passeggiando nel centro di Milano.
Sono coperti di mille colori
e si sono accomodati su piccoli piedistalli di plastica.
Hanno trovato un loro posto tra le vie e gli angoli della città e si sono fermati. Proprio così, gli elefanti hanno invaso la metropoli. Sono piccoli elefantini indiani dipinti con infiniti colori, disegni e sfumature. Mi tornano in mente immagini dell’India viste nei documentari in televisione.
I colori mi ricordano le donne indiane, con i loro occhi scuri e capelli corvini. Avvolte dalle loro tuniche di seta fruscianti di blu, verde e arancio, con le mani coperte di arabeschi floreali fatti con henné nero e rosso. Mi sembra di vederle camminare silenziose in piccoli gruppi tra questi elefanti. Macchie blu, verdi, arancione che sfiorano leggere l’asfalto.
Ma non sono loro, in realtà sono mamme italiane che fotografano i bambini tra le stravaganti sculture e ragazze che improvvisano le pose più strane. Anch’io mi fermo a scattare qualche fotografia tra gli elefanti che più mi colpiscono, perché ce ne sono davvero tanti.
Sono legati a un’iniziativa benefica, la Elephant parade, che si svolge contemporaneamente in quattro città nel mondo e per la prima volta a Milano. Le sculture sono state decorate da artisti e personaggi famosi e saranno vendute all’asta il prossimo 22 novembre da Christie’s. Gran parte del ricavato sarà devoluto a The Asian Elephant Foundation per la protezione di questi grossi mammiferi e in Italia anche a Fondazione Telethon.
Gli elefanti indiani sono in pericolo di estinzione e il loro numero si è ridotto del 90% negli ultimi cento anni. Vivono in una fascia di terra che si estende dall’India alla Cina e sono vegetariani. Si nutrono di banane, bambù e canna da zucchero. Abitano le zone erbose e le foreste.
Possiamo fare qualcosa per loro? Visitiamo il sito dedicato alla mostra e alla fondazione per avere maggiori informazioni. E speriamo in futuro di vederli ancora lì tra le foreste indiane, bellissimi elefanti grigi circondati da donne vestite di mille colori e di sentire la loro voce potente risuonare nell’aria.
grazie Sabrina, grazie di averci invitato nella prima tappa del tuo viaggio, di averci preso per mano e accompagnato per le strade di Milano a vedere gli elefantini, e poi con un volo prodigioso, di averci portato sino in India, …di averci mostrato i colori degli occhi e dei capelli delle donne indiane avvolte nelle loro tuniche di seta fruscianti…
buon viaggio allora e a presto, anche perchè seguirò i tuoi “reportage” da vicino, un carissimo saluto
Ciao Claudio, mi fa molto piacere leggere un commento così bello! Grazie! Spero di poter continuare a incuriosirti con i miei “reportage”, un misto tra cronaca e narrazione, tra natura e racconto. Un saluto a te!