Alcuni giorni fa ho ricevuto una mail da un volontario con delle bellissime foto di ricci. Nella mail mi chiedeva se potevo fare qualcosa per questi animali e, se possibile, di “farla girare”. Strana coincidenza, ho pensato, perché avevo appena scritto un post parlando del prof. Tibaldi. Con lui ho sostenuto, tra gli altri, l’esame di zoologia applicata. Si trattava di delineare, in una mezz’ora di tempo, una campagna ambientale con un breve slogan, un cartello, delle azioni, un piccolo progetto. Io avevo pensato di occuparmi dei ricci, forse perché ne avevamo parlato a lezione, forse perché mi sono simpatici. Avevo abbozzato un cartello triangolare con un riccio schematizzato disegnato dentro e con la scritta “attenzione ai ricci”. Poi avevo pensato di illuminarlo per bene, mettere diversi lampioni sulla strada e creare dei tunnel sotterranei per facilitare il loro attraversamento e molto altro ancora.
In questo periodo, infatti, i ricci escono dal letargo invernale e cominciano a muoversi, perciò è più facile incontrarli sulle strade. Sono animali solitari, insettivori, ma si nutrono anche di vermi , ragni, uova di uccelli. Di giorno dormono tra l’erba o tra le foglie e di notte si spostano in cerca di cibo. Usano soprattutto l’udito per localizzare le prede. Sono utili all’uomo in quanto si nutrono di quegli insetti per noi fastidiosi. Se incontrano un ostacolo si appallottolano per proteggersi. Sulle strade, se vengono urtati da un’automobile, tengono lo stesso comportamento e così finiscono per morire travolti.
Sono questi i mesi più difficili per loro e perciò dobbiamo prestare molta attenzione sulle strade. Anche tagliando l’erba non è del tutto improbabile trovarne qualcuno appallottolato. I ricci sono animali protetti. Perciò passiamo parola e cerchiamo di rispettare i loro spostamenti primaverili
Nelle case in campagna, fino a qualche anno fa, si vedevano ancora arrivare ad ottobre. Si appallottolavano sotto i balconi, tra la legna tagliata per il camino e restavano lì in letargo per tutto l’inverno e all’arrivo della primavera si poteva vederli andar via di corsa verso un prato o un corso d’acqua. Ultimamente non ne ho visti, è diventato molto più difficile incontrarli. Perciò meritano tutta la nostra attenzione, come tutte le creature del meraviglioso mondo animale. E se conoscete qualche campagna a loro dedicata o una particolare asociazione che se ne occupa, scrivete un commento: sarò felice di ampliare le mie conoscenze.
0 commenti