Il primo ottobre non inizia solo il mese, ma anche una nuova speciale settimana. Sì perché sarà la “Settimana Internazionale Vegetariana” ovvero la International Vegetarian Week. Il manifesto della campagna, che qui vedete, è molto carino e ripropone tutti gli animali che vivono nelle fattorie.
Per parlare del vegetarianesimo mi faccio aiutare da un articolo che ho letto su Repubblica.it alla fine di agosto, dal titolo: “2050, tutti vegetariani. Ecco la dieta del futuro”. In questo articolo, scritto da Enrico Franceschini, si parte dalla constatazione che la popolazione mondiale aumenterà di 2 miliardi di individui e le risorse non saranno più sufficienti, sia quelle idriche, che quelle alimentari. Quindi saremo tutti “costretti” a diventare vegetariani.
Se la popolazione continuasse a cibarsi come fa attualmente, nel 2050 si prevedono lunghi periodi di siccità e gravi carenze alimentari, vere e proprie carestie che non si esclude possano anche innescare guerre civili nelle popolazioni più affamate. Uno studio fatto da professori di Stoccolma arriva alla conclusione che sarà necessario cambiare le nostre abitudini alimentari, come unica possibilità di sopravvivenza (si leggeva sempre nel citato articolo). Così se ora ricaviamo il 20% del nostro fabbisogno di proteine da animali e da prodotti da loro derivati, quali i latticini, dovremmo scendere al 5% ed evitare il consumo di grossi quantitativi di carne.
Il problema iniziale resta comunque l’acqua. Sappiamo che già oggi è una risorsa da salvaguardare e da non sprecare dato che scarseggia in molti Paesi del mondo. La crisi idrica si aggraverà se continueremo di questo passo. Infatti per allevare animali da cui ricavare cibo si consuma da 5 a 10 volte più acqua rispetto a quella che serve ad una alimentazione vegetariana. Oggi molti terreni sono coltivati a cereali e foraggio da dar da mangiare agli animali d’allevamento. Mangiando meno carne, si potrebbe risparmiare acqua e utilizzare i campi per produrre direttamente vegetali, frutta e ortaggi da destinare all’alimentazione umana. Anche i calcoli dell’impronta ecologica* confermano i dati dimostrati dagli scienziati di Stoccolma.
Il ragionamento funziona e ci sono studi scientifici che lo supportano. Oggi molte persone hanno fatto una scelta di vita vegetariana o vegana* e il loro numero è in continuo aumento. Diverse discipline mediche confermano il vantaggio per la salute umana di chi ha una dieta ricca di frutta, verdura e cereali, rispetto a chi consuma molta carne.
Allora tentiamo di avvicinarci allo stile di vita vegetariano almeno per questa settimana, magari provando gli ottimi menù proposti da locali vegetariani e vegani. Diversi locali che aderiscono alla settimana vegetariana e le iniziate a loro correlate le trovate in questo sito. Sarà una piacevole scoperta, imparare nuovi modi di cucinare le verdure, cercare nuovi sapori, venir a conoscenza di spezie poco utilizzate. E gli animali della fattoria della foto ci ringrazieranno. E forse il passaggio obbligato alla dieta vegetariana del prossimo futuro ci sembrerà un pò meno obbligato e un po’ più una scelta consapevole
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