“curiosa di natura” inizia il nuovo mese con una domanda:
Riuscirò a far rifiorire le mie orchidee? Lo scorso anno sono riuscita in questa impresa abbastanza difficile. Chi ha delle orchidee, le conosce e prova a coltivarle, potrà capirmi benissimo.
Che piante sono? Sono piante che fanno bellissimi fiori in natura (in Italia si contano circa 180 specie spontanee). Sono originarie delle zone tropicali, dove crescono sui tronchi degli alberi o sulle rocce, ma si sono diffuse nei cinque continenti. Sono state coltivate e incrociate in serra e ora si possono comprare ovunque, dal mercato dei fiori, al fiorista, al grande magazzino.
Cosa significa il loro nome? A me piace curiosare il significato dei nomi delle piante (anche se ce n’è più d’uno e a volte i significati non sono proprio in linea tra loro). Significa: sei sensuale, comunichi raffinatezza, lusso ed eleganza. Si ritiene sia un fiore da regalare solo ad una donna, ma non è così. Questo è il bello: anche per gli uomini riceverla è un grande dono, soprattutto nei colori del marrone. Infatti, se regalata a un uomo, significa riconoscere il suo potere e la sua autorità, oltre che apprezzare il suo lavoro.
Furono coltivate per prime dai cinesi, che le usavano per decorare le loro stanze in occasione delle festività. Secondo questo popolo, il fiore di orchidea aveva il potere di allontanare il male da una casa e dare fertilità alla coppia che in quella casa viveva.
Quali varietà? Sono tutte bellissime. Io sono stata affascinata dalle Phalaenopsis, dal caratteristico fiore a forma di farfalla. Si acquistano in vaso contenente dello speciale terriccio, detto “bark”.
L’errore più comune, quello del principiante (errore che naturalmente ho fatto anch’io con le prime piante) è quello di annaffiarle troppo e farle morire per “annegamento”. È sufficiente bagnarle poco, quando il vaso è leggero, circa una volta a settimana. Importante però è fornire del concime adatto (concime per orchidee) che si trova facilmente nei negozi di fiori, nelle serre o consorzi agrari. Dopo aver fatto varie prove, ho notato che i miei vasi si trovano bene dietro alla portafinestra, vicino al calorifero. Hanno luce quanta ne basta e aria calda ma anche umida. Lì sono riuscita a farle rifiorire.
Avete in casa una pianta di orchidea che si prepara a fare graziosi fiori? Siete riusciti a farle rifiorire o le avete appena comprate e hanno degli splendidi fiori che avete fotografato?
Inviatemi le foto e le vedrete qui sul blog (col vostro nome o anonime se preferite). Ogni mese faremo insieme il punto della situazione 🙂 Allora, non mi resta che attendere le vostre foto! Inviate le foto a: s.lorenzoni1@gmail.com
L’anno scorso hai fatto un lavorone con le tue orchidee. Speriamo che anche questa volta tu riesca a fare la tua magia. Incrocio le dita…
Già, proprio così. E quest’anno invito tutti a partecipare. Vorrei fare una bella raccolta di foto di orchidee e magari una piccola rubrica e anche, perché no, una bella sorpresa per chi partecipa o comunque legge il blog… Ma per ora, aspetto le foto!
Ma cosa vuol dire “rifiorire”? Io ho sempre pensato che l’orchidea fosse un fiore (perdonami l’espressione) usa e getta. Cioè di quelli che prendi dal fiorista durano qualche giorno e poi butti. Sono delle piantine verdi che fioriscono una volta l’anno? Mi sto guardando intorno, appena guarisco mi do da fare.
Di solito le piante di orchidea le vendono fiorite e i fiori restano belli anche un mese, prima di appassire. Però possono rifiorire, cioè buttare un nuovo rametto che cresce e porta dei boccioli che poi fioriranno. Vanno bene sia foto di fioriture che di rifioriture, naturalmente. Alcune foto sono già arrivate e presto ci sarà il post di aggiornamento. Risponderò più ampiamente anche alla tua domanda. Grazie 🙂