Pubblicato alla fine di gennaio negli Stati Uniti l’ultimo libro di Al Gore dal titolo “The future: six drivers of global change”.
Al Gore, vicepresidente USA e Premio Nobel per la Pace nel 2007 è da sempre impegnato a favore dell’ambiente e a far conoscere i rischi dovuti al “global warming”, il riscaldamento globale prodotto dall’uomo, che sta contribuendo a disegnare una nuova geografia del nostro pianeta.
Il libro in 6 punti. Nelle 500 pagine del libro, vengono identificate le sei forze che saranno determinanti per il nostro futuro:
- la globalizzazione economica. L’economia di ogni Paese è sempre più correlata a quella degli altri, ma anche ai mercati e ai consumatori che stanno cambiando i loro modi di acquistare
- le comunicazioni digitali. Internet è una grande rete che permette di collegare e condividere pensieri, idee e progetti velocemente e in tutto il mondo, ma anche di sviluppare robot e date-base utili all’uomo
- il trasferimento del potere politico e militare. Negli ultimi anni si registrano più Paesi emergenti e il variare dei loro equilibri è più veloce rispetto a qualsiasi altro periodo storico. Anche i protagonisti privati e i mercati oggi possono fare la differenza
- la bussola economica difettosa. Cerchiamo di cambiare rotta, ma per lo più ci stiamo ancora muovendo verso una crescita insostenibile, che aumenterà l’inquinamento e porterà all’esaurimento di risorse quali suolo, acqua dolce e specie viventi
- la rivoluzione scientifica. Questi ultimi decenni hanno visto lo sviluppo della genomica, delle biotecnologie, delle neuroscienze e delle scienze della vita. L’uomo sarà sempre più in grado di controllare l’ambiente circostante e la sua stessa evoluzione
- la rottura del rapporto tra gli esseri umani e il sistema della Terra. La Terra è stata radicalmente trasformata dall’uomo, specialmente nei settori dell’energia, dell’agricoltura e dei trasporti.
Le recensioni a questo libro negli Stati Uniti sembrano in gran parte entusiastiche, nonostante Al Gore sia stato poco presente nei dibattiti televisivi. Attendiamo l’arrivo del libro in Italia per poter vedere come il testo verrà accolto da noi.
Una delle opinioni che ho letto sul web e che mi ha interessato particolarmente è quella dello studioso di biologia, lo statunitense Edward Osborne Wilson.
Si è dedicato alla biodiversità degli insetti (formiche, soprattutto) e ha formulato ipotesi sulla diversa evoluzione delle specie animali sulle isole (ovvero, la biogeografia insulare). Fondatore della sociobiologia, intesa come studio dell’evoluzione biologica e del comportamento sociale (vedi appunto le formiche) ha vinto con i suoi libri il Premio Pulitzer per la saggistica.
Del libro di Al Gore, Wilson dice:
The Future è una mappa del mondo a venire, fatta da un uomo che ha guardato avanti prima e lo ha dimostrato fin troppo bene. Questo è un grande libro. Dalla linea politica all’economia, dalla scienza ed alle questioni etiche più spinose, Al Gore presenta senza mezzi termini la condizione umana e le questioni che abbiamo di fronte, senza paura e in un linguaggio di facile comprensione, e dice cosa deve essere fatto
Me lo leggerò volentieri quando arriverà in Italia in ebook. Sembra interessante…
E intanto mi sono letta le prime pagine in inglese… Difficile farsi un’idea. E’ un libro scritto da un (ex-)politico e va da sé che ha sostenitori e detrattori, ma al momento pare ricevere un giudizio discreto tra i lettori… Aspetto l’uscita italiana…
Che grande Al Gore…