Da oggi con Bulbo non si indicherà più solo un organo di propagazione vegetativa delle piante, ma anche una lampada a led ad alta innovazione tecnologica che ci permetterà di portare l’orto all’interno dei nostri appartamenti.
È stata presentata in questi giorni a Milano in occasione del Fuorisalone 2013 da Chiara, Sara, Lorenzo, Tommaso e Zeno, giovani under 30 che hanno messo insieme il loro know-how e le loro competenze per creare una start-up e un prodotto “made in Italy”.
Il progetto ha avuto inizio nel 2010 come ricerca tecnologica presso il Politecnico di Milano, supportato da studi scientifici svolti nel Dipartimento di Agronomia dell’Università di Bologna e ha vinto nel 2012 il concorso europeo Spinner.
Le lampade Bulbo sono veri e propri elettrodomestici di ultima generazione. Sono in grado di sostituire la luce solare e permettere la coltivazione di vegetali all’interno degli appartamenti, riducendo al minimo il consumo di energia elettrica, grazie all’uso dei LED (Light Emitting Diode).
In pratica queste lampade riproducono proprio lo spettro luminoso ottimale per favorire la fotosintesi e la crescita di una pianta. Basta scegliere il tipo di seme, seminarlo in un vaso o in un cassone di legno e Bulbo offrirà la soluzione adatta alla specie che stiamo coltivando e al luogo della casa in cui vogliamo metterla.
La lampada base si chiama Cynara, è a spot singolo e permette di coltivare fiori o piante aromatiche, consumando solo 3 watt (come un televisore in stand-by). Fatta interamente in Italia (così come tutte le altre lampade Bulbo) in alluminio anodizzato e terracotta modellata e smaltata a mano.
C’è poi Quadra, lampada adattabile a spazi e superfici più ampie, per coltivare ortaggi o piante aromatiche. In due dimensioni, può essere posizionata in orizzontale o verticale, fatta di alluminio anodizzato e legno naturale, consuma 12 watt (come una radiosveglia in stand-by)
Horti Lumen è un sistema più sofisticato per la coltivazione intensiva di ortaggi, fiori, piante aromatiche. Composta da un modulo base di due superfici illuminanti, può ruotare di 180° e raddoppiare la sua estensione, consumando 45 watt di elettricità (come un computer portatile mentre si ricarica)
Il futuro è rappresentato da città sempre più popolate. La popolazione tende a spostarsi nei centri urbani, le case sono sempre più piccole e, nonostante i parchi cittadini e gli spazi verdi, le città non riusciranno a soddisfare il bisogno di produrre cibo. Ecco allora che accanto agli “orti urbani” ogni casa potrà avere il proprio “orto da appartamento”
Visitando il loro spazio espositivo al Ventura Lambrate ho notato la bellezza e il verde vivo delle piante, il profumo del basilico e il sapore delle fragole appena tagliate. Nella frenesia della città, coltivare anche solo qualche piccola pianta aromatica, come salvia, rosmarino o basilico e poter staccarne le foglie e utilizzarle subito in cucina mi è sembrato un riportare la campagna, la terra, le tradizioni dell’orto nel mondo tecnologico di oggi.
Se volete vedere, annusare e assaggiare i prodotti della terra coltivati da Bulbo siete ancora in tempo fino al 14 aprile al Fuorisalone. Poi potete contattarli sul loro sito e dal prossimo autunno le lampade saranno pronte per essere vendute on-line e/o presso la grande distribuzione.
Intanto io comincio a trovar posto ai semi che Tommaso e Sara mi hanno dato ieri, dopo il nostro incontro e la nostra chiacchierata 🙂
Il mio sogno però rimane quello di avere un piccolo giardino (o un grande terrazzo)!
L’idea è buona. Peccato che a casa mia manchi lo spazio… 🙁