“Vivere senza soldi” – parte seconda

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Heidemarie Schwermer autrice del libro
“Vivere senza soldi”

Come dicevo nel primo post, il libro “Vivere senza soldi” di Heidemarie Schwermer mi ha stupito perché ci ho trovato diverse coincidenze con la mia storia, con la mia vita, con i miei studi e le mie passioni. Ora ve le racconto, utilizzando delle frasi del suo libro.

Scrivere – come è successo ad Heidemarie, anche io, ad un certo punto, ho ripreso a scrivere e tutto è confluito in alcuni racconti e infine nel blog. Perché lei ci descrive, come nasce un blog 🙂

In questo mio travaglio cominciai a scrivere quello che era successo, e così riuscii a prendere la necessaria distanza e molte cose mi si chiarirono.

[…] Cominciai a scrivere delle storie sui comportamenti umani. […] Con i miei scritti , che trattavano sempre della convivenza sociale, volevo indurre a riflettere. Non avevo soluzioni da dare, ciascuno doveva cercarle da sé

Quaderni – mi accompagnano sempre: in giro, in casa e vi annoto appunti, idee, scarabocchi vari (ma i miei restano privati e non li ho dati alle stampe!)

Avevo cominciato a scrivere le mie esperienze sul “Dai e prendi” all’inizio solo per me, per scaricare la mia frustrazione e per fissare informazioni e conoscenze […]

Un grafico revisionò i testi dei miei quaderni “Sterntaler” che poi detti alle stampe a mie spese. Dopo aver pagato da brava i quaderni da uno a tre, i quaderni quattro e cinque furono pagati col sistema dello scambio: a questo punto potevo anche regalare le mie copie

Fiabe – Le fiabe le sto leggendo ora. Da piccola non ne ho lette molte ma grazie ad un percorso di scrittura creativa, ho trovato un grande aiuto in questo magico mondo fatato.

Bene, e io sono qui con la mia certezza che nelle fiabe c’è molta verità, che il mondo è bello e pieno di avventure. Le fiabe sono piene di simboli e, se le si leggono in questo modo, ci si accorge subito che riflettono la realtà. Il bene e il male sono sempre uno accanto all’altro, e tutti quei giganti, maghi, streghe e nani, principi, fate e regine appartengono all’inconscio umano. Tutti noi abbiamo la forza di dare forma al mondo in cui viviamo e di cambiarlo. Non dobbiamo fare altro che metterci sulla strada giusta, come la ragazzina dei talleri di stelle

Talleri di stelle – Questo è il nome che Heidemarie ha usato per i suoi quaderni, prendendo come spunto la fiaba numero 153 della raccolta di fiabe dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, intitolata “La pioggia di stelle” (raccolta in lingua italiana edita da Einaudi)

Ecologia – anche nel libro, ad un certo punto, arriva una ragazza che ha studiato ecologia e si presenta

Circa sei mesi dopo l’assemblea generale, si presentò da noi una giovane donna che veniva dall’università. Doveva fare una ricerca sull’ecologia e l’ambiente, e uno dei punti fondamentali della sua indagine era quello relativo ai nuovi modi di lavorare e di proteggere l’ambiente. Aveva conosciuto dei circoli di scambio in altri paesi

Animali – la natura è il mio mondo

Il lavoro mi ha fatto vedere che ogni animale ha una sua personalissima indole, un carattere specifico, proprio come un essere umano. Essi sono parte di un modo di stare insieme ben funzionante. Gli animali esprimono i loro sentimenti in modo assolutamente sincero: gioia, amore, simpatia. Da loro possiamo imparare un bel mucchio di cose.

Piante e magia – Le piante, coi loro poteri curativi, hanno sempre avuto attinenza col mondo della magia

Le piante hanno un che di magico. In una fiaba la fata buona consegna alla giovane regina un fiore che le mostrerà sempre come vanno le cose al re che deve partire per la guerra. Per molto tempo il fiore cresce e prospera, ma un giorno reclina il capo e per la regina è il segno che il marito ha bisogno d’aiuto.

[…] In diverse case in cui ho abitato, le piante irradiavano salute e felicità, in altre, invece, davano l’impressione di un deperimento. Ero certa che ciò non aveva a che fare solo con le cure, ma anche con lo stato di salute dei proprietari.

[…] Anche con gli alberi possiamo parlare; essi ci rispondono se abbiamo abbastanza pazienza di aspettare che si stabilisca un contatto. In natura l’importante è sempre la pazienza, la calma, la tranquillità. Gli alberi hanno molto tempo. Anche da loro potremmo imparare un bel mucchio di cose.

La Bottega della Scienza – sarebbe bello poter riprendere oggi questo tipo di attività: un’esperienza davvero innovativa, che si è persa col tempo

La Bottega della Scienza! Risposi al telefono.

La voce femminile all’altro capo del filo voleva sapere che cosa doveva intendere sotto il nome di “Bottega della Scienza”. Colsi l’occasione per fare una piccola conferenza.

“Negli Anni Settanta, nei Paesi Bassi, furono fondate le prime Botteghe della Scienza. Gli olandesi volevano stabilire un collegamento tra scienza e società, tra università e popolo. In pratica la cosa si presentava così: quando uno aveva bisogno di un’informazione scientifica, poteva telefonare a una di queste botteghe. La “Bottega della Scienza” di Dortmund era stata fondata da alcuni studenti universitari nel 1983. Per la verità dopo ha cambiato struttura e adesso queste informazioni non si danno più.

Questa è la mia recensione per un libro davvero interessante e semplice da leggere. Allora non resta che dire: buona lettura! specialmente a chi si è incuriosito leggendo uno o tutti e due i miei post.

Autrice: Heidemarie Schwermer

Titolo: Vivere senza soldi

Sottotitolo: L’esperienza sorprendente di una donna che da undici anni ha eliminato del tutto il denaro dalla propria vita

Casa editrice: Editrice Aam Terra Nuova

Anno: 2007

Pagine: 179

Prezzo: 13 €

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

1 commento

  1. Mirella

    Bhè… notevole veramente. I miei complimenti a Heidemarie!

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