Con la parola ecocidio si intende il danneggiamento esteso, la distruzione o la perdita di ecosistemi. Questo reato oggi non esiste. Potrebbe diventare, però, il quinto crimine contro la pace.
Breve storia dell’ecocidio L’ecocidio avrebbe dovuto essere incluso tra i crimini internazionali molti anni fa, ma ciò non avvenne perché alcuni governi si opposero. Un solo riferimento all’ecocidio si ha nello Statuto di Roma (Art.8, 2b, iv) quando si accenna a: “danni diffusi, duraturi e gravi all’ambiente naturale come i crimini di guerra”. Quindi l’assurdo è che oggi l’ecocidio è un crimine in tempo di guerra, ma non in tempo di pace!
Si è iniziato a parlare di ecocidio nel 1970 durante un discorso a Washington D.C. col quale il professor Arthur Galston propose un accordo internazionale per bandire l’ecocidio, che, secondo lui, era
una devastazione e distruzione che mira a danneggiare o distruggere l’ecologia di aree geografiche a danno di tutte le forme di vita, umana, animale o vegetale
Da questo suo discorso è stata tratta la definizione di ecocidio (quella che si legge all’inizio del post).
Due anni dopo, il primo ministro svedese, Olof Palme, alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano a Stoccolma, parlò della guerra del Vietnam (allora in corso) come un “caso di ecocidio”. Nel 1973 Falk elaborò la bozza preliminare della Convenzione sull’Ecocidio e nel 1978 uno studio ufficiale delle Nazioni Unite propose di aggiungere l’ecocidio alla Convenzione sul Genocidio.
Si dovrà aspettare il 1985 quando, nel rapporto Whitaker, si suggerì di dare attenzione all’ecocidio, così come si era fatto per l’etnocidio e il genocidio culturale mentre si procedeva alla revisione della Convenzione.
Una pubblicazione dell’avvocato Mark Gray nel 1996 pose le basi legali per il reato di ecocidio.
Tuttora, i quattro reati contro la pace sono: i crimini contro l’umanità, il genocidio, i crimini di guerra e i crimini di aggressione.
Nel 2010 l’avvocato Polly Higgins ha ripreso la lotta a favore dell’introduzione del reato di ecocidio come reato internazionale e ha presentato una proposta alla Commissione del Diritto Internazionale delle Nazioni Unite, promuovendo l’ecocidio come quinto crimine contro la pace.
Nel 2012 un gruppo di cittadini europei ha raccolto l’invito di Polly Higgins raccogliendo le firme per far discutere questa proposta di legge alla Commissione Europea.
A che punto siamo oggi Oggi occorre raccogliere firme entro la fine di gennaio 2014 per proporre al Parlamento Europeo di discutere questa legge.
La legge vuole che l’ecocidio diventi un crimine per il quale individui e aziende siano ritenuti responsabili secondo il diritto penale e il principio di responsabilità superiore.
L’ecocidio sarà considerato crimine se:
- si verifica sul territorio europeo
- sono coinvolte aziende europee
- sono coinvolti cittadini europei (anche se lavorano per aziende non europee)
I prodotti basati sull’ecocidio non avranno accesso ai mercati europei perché importare tali prodotti darebbe luogo al reato di favoreggiamento dell’ecocidio.
Cosa posso fare? Occorre raggiungere un milione di firme per proporre alla Commissione Europea di discutere questa proposta di legge sull’ecocidio.
Le firme sono raccolte online qui oppure clicca sul banner a lato End Ecocide Now per arrivare alla pagina direttamente.
Le informazioni di cui parla questo post e ulteriori approfondimenti, potete trovarli sul sito ufficiale dell’iniziativa.
Vi invito ad informarvi e a informare. Perché anche un reato contro l’ambiente, l’ecocidio, diventi davvero un reato secondo la legge.
Bhè questa non la sapevo! Magari se diventa reato per la legge è la volta buona che ci si dà una regolata… Vado a guardare i link!