Marius è il nome che è stato dato a questo cucciolo di giraffa, nato solo 18 mesi fa in uno zoo di Copenhagen, in Danimarca. Qualche giorno fa è stato ucciso da un addetto dello zoo con un colpo di pistola alla testa. Marius era sano: allora perché lo hanno ucciso? Perché era nato da una coppia di genitori imparentati tra loro.
La prima domanda che mi faccio è: allora perché hanno fatto questo incrocio? La consanguineità può provocare malattie genetiche, è vero, ma Marius era sano. Inoltre i principali zoo europei hanno come regola quella di evitare questo tipo di incroci, proprio perché sanno quali conseguenze potrebbero avere sulla prole, cioè sui figli nati da parenti con lo stesso sangue.
Lo hanno ucciso con un colpo di pistola, non con un’iniezione letale, per non contaminare le sue carni. Infatti, i suoi resti sono stati in parte lasciati intatti per motivi di studio e in parte dati da mangiare ad altri animali carnivori dello stesso zoo.
Non sono valse a nulla le firme raccolte on line per lasciare Marius in vita e trasferirlo in un altro zoo o in una simile struttura che avrebbe potuto accoglierlo. Anzi, il direttore scientifico dello zoo, Bengt Holst, è sembrato quasi sorpreso del clamore suscitato dalla piccola giraffa. In un’intervista alla BBC ha dichiarato:
I geni di Marius sono già ben rappresentati tra le giraffe dello zoo.Eliminarlo è necessario, per evitare la consanguineità nel gruppo e mantenere bene la popolazione delle giraffe. Se tutte le specie si riproducono bene, poi si deve accettare che ci sia un surplus di animali che non possono essere inclusi nella catena genetica senza causare problemi di consanguineità.
Quindi, dopo queste dichiarazioni, si è passati alla soppressione. Già questo fatto mi ha molto indignato, perché penso che un posto per Marius, in un qualsiasi luogo del mondo, si poteva trovare.
Ma il fatto che mi ha davvero inorridito è ben visibile in questa foto a destra (tratta dal web).L’uccisione è avvenuta in presenza del pubblico, fatto anche di famiglie con bambini. Si vedono chiaramente lì attorno alla giraffa, pronte ad assistere, a fotografare, a filmare questa esecuzione in diretta. Io non avrei potuto assistere, lo dico sinceramente.
E quindi mi chiedo: come hanno fatto queste persone a star lì ad assistere alla morte in diretta, a farla vedere ai bambini, a filmarla e a registrarla?
Qualcuno dirà: ma è solo una giraffa. Questo è vero, ma per me è un essere vivente innocente. E poi, se assisti senza batter ciglio a questo evento, potresti fare lo stesso anche con un’aggressione, una violenza, la morte di esseri umani.
Questa è la mia personale opinione. Non so se sia da ritenere vera dal punto di vista della psicologia e della sociologia perché non sono materie che ho studiato. Però un po’ di buon senso dovrebbero averlo tutti. Ma, oggi come oggi, ne dubito sinceramente.
Sono comunque ottimista e voglio sperare che il clamore e l’indignazione che l’uccisione di Marius ha provocato possa far riflettere tutti.
Che bestia l’uomo
Guarda… ho letto ieri la notizia e sono rimasta di stucco! Ma sterilizzare Marius e passarlo a qualche altro zoo? Troppo difficile?
E poi fare assistere all’esecuzione… Ai bambini poi! Che genitori quelli che hanno portato lì i propri figli… La civilissima Danimarca questa volta mi ha proprio deluso!
Sabri… tu sei ottimista, ma io personalmente quel minimo di ottimismo che ho lo sto perdendo. Nel mio commento al tuo post sui lupi scrivevo che “confido nel futuro e nei nostri figli… ho davvero fiducia in loro!”, ma vedendo un tale spettacolo e cotanti genitori anche quel mio pensiero vacilla. Che adulti saranno mai questi bambini portati ad assistere all’esecuzione della giraffa Marius? Speriamo bene, ma mi sa che ci aspettano tempi bui…
Volevo solo aggiungere una cosa…
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)
Più chiaro di così…
Più conosco l’uomo, più amo gli animali… Forse non è solo una battuta questa…