Martedì pomeriggio all’Urban Center a Milano ho assistito alla prima parte dell’incontro dal titolo “Milano si prepara all’Expo. Lotta allo spreco. Ecocucina: non si butta via niente”. L’incontro è stato organizzato da CiBi – arte e scienza del cibo e ha ospitato lo showcooking di Lisa Casali. Erano presenti anche cascine e apicultori: Cascina Battivacco, Cascina Gaggioli, Cascina Gavazzo e Apicoltura Veca. Purtroppo non ho fatto in tempo a soffermarmi ai loro stand.
Seguo il blog di Lisa Casali e ho seguito tutte le puntate di “Orto e Mezzo”. Quindi si può dire che sono una sua fan. Anche se non mi sono ancora cimentata con le sue ricette, ma sono ferma all’orto, se così posso dire. Forse mi si addice di più il coltivare, chissà. Ma dopo quel che ho visto, ho deciso di provare a fare qualcosa.
Innanzitutto non ho potuto (e mi spiace) seguire tutta la serata, ma solo la prima parte. Quindi: niente assaggi (se mai c’erano)!
Ho sentito l’intervento di Marco Lucchini del Banco Alimentare. Ha detto cose che spesso leggete in questo blog.
L’importanza di educare i bambini a non sprecare il cibo che si associa con il recente progetto delle mense scolastiche di Milano (qui il post).
Il fatto che il concetto di recupero non viene vissuto come un sacrificio (e lo hanno detto anche molte persone nel video mostrato da Banco Alimentare) ma è un insieme di azioni che danno soddisfazioni a chi le compie. Perché tutti possono fare qualcosa.
E poi, come sappiamo, il tema di EXPO 2015 sarà proprio “nutrire il pianeta”.
Infine dopo aver aiutato l’uomo, se ancora avanza del cibo, meglio darlo agli animali piuttosto che buttarlo nella spazzatura: e anche questo si ricollega alla recente iniziativa di Balzoo
Molti argomenti che approvo e che ripeto (e ripeterò) per chi capitasse qui, magari la prima volta, per caso.
A questo punto è iniziato l’intervento di Lisa Casali che ha scoperto, per la gioia di tutti noi, che gli scarti alimentari non sono scarti ma nuovi ingredienti. Buttiamo via gran parte di verdure quali carciofi, finocchi, zucche, fave, porri e molto spesso è proprio la parte che buttiamo quella più ricca di fibre e vitamine. Invece questi scarti possono essere utilizzati benissimo anche loro. Basta vincere un certo “pregiudizio iniziale”, come lo chiama Lisa.
Allora, come dicevo, voglio provare a fare qualcosa. Ecco da cosa comincio. Visto che ancora circolano le arance e si fa qualche spremuta, voglio provare a non buttar via la buccia e la polpa che avanzano nello spremiagrumi.
La buccia, si taglia a pezzettini, si fa essiccare sul termosifone o in forno e poi si frulla e si ottiene così una nuova spezia da usare per condire i nostri cibi.
La polpa, si mette tra due fogli di carta da forno e si fa essiccare, ad esempio in forno a 40°C e si ottiene una cialda da usare come snack o da riempire con ricotta.
Per altri suggerimenti, vi rimando ai libri di Lisa, che è più brava di me in cucina. E intanto cerco anche io di mettere in pratica i suoi consigli. Non amo sprecare e i miei avanzi a tavola sono quasi inesistenti, ma sui “nuovi ingredienti” posso apportare dei miglioramenti 🙂
Idea intrigante usare gli scarti per cucinare. Un po’ come faceva mia nonna quando ero bambina… Sfida accettata! Mi documento e provo a fare qualcosa… 😉