Leggendo trovo la natura ovunque. Alcuni libri che leggo trattano proprio di ecologia, animali, ambiente, natura come avrete potuto notare in qualche mia recensione all’interno di questo blog. E allora è logico trovare la natura e me lo aspetto.
Ma sono gli altri libri, quelli di racconti, i romanzi e le storie in apparenza estranee all’ambiente e alla natura, quelli che mi sorprendono di più quando ci trovo belle descrizioni, impressioni ed emozioni da vivere e condividere.
Visto che siamo entrati nel clima caldo estivo, tempo di svago e di aria aperta, anche i post diventano più leggeri. Per darvi qualche indicazione di lettura, per farvi conoscere brevi brani che mi hanno particolarmente colpito, per riflettere insieme e sapere cosa ne pensate voi, ma stando comodi, freschi e rilassati.
Ecco, quel tempo lì era come un porto franco, una terra di nessuno, una riva deserta; da lì io potevo lasciarmi andare.
I miei pensieri navigavano in totale assoluta libertà. Io lasciavo che andassero dove gli pareva perché nulla poteva mettersi di mezzo, né dentro di me né fuori di me: era quello un tempo del tutto irresponsabile.
E i pensieri nuotavano dentro un gran mare. Era un infinito mare di immagini, ricordi, associazioni improvvise, luci che apparivano abbagliando e sparivano di colpo, lasciando il buio e nel buio una nuova ondata di immagini.
A volte precise, come se fossero cose che avrei potuto toccare, cose della casa, familiari, a volte indistinte ed equivoche. potevo anche spaventarmi dalla forza di certi pensieri, ma, ti assicuro, quello che sentivo di più era una specie di onnipotenza.
Pensavo storie, storie del tutto assurde, impossibili; ricordi che si trasformavano in qualcosa che in realtà non era mai successo, ma che mi sarebbe piaciuto far succedere. Valeva la pena di lasciar andare di fuori il latte o bruciare il pane.
Maurizio Maggiani – “È stata una vertigine” – Feltrinelli
Brano tratto dal racconto: “ La buriana ”
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