All’inaugurazione della sezione dedicata allo Spazio e all’Astronomia del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano c’era anche l’ultimo uomo che ha messo piede sulla Luna, il Capitano Cernan.
La presentazione Martedì 28 ottobre ho partecipato alla presentazione della nuova esposizione permanente del Museo: la Sala delle Colonne era talmente piena da dover aprire tutte le finestre per arieggiare… Non mi aspettavo tutta questa partecipazione e ne sono stata colpita positivamente. Il Direttore del Museo, Fiorenzo Galli, ha raccontato dei lunghi anni necessari alla preparazione di questa area. Un’area che mancava ad un museo oramai all’avanguardia come il Leonardo Da Vinci.
L’ astronauta Claudie Haigneré e lo spazio ricorrente Claudie è la prima donna astronauta francese ed europea. Ha partecipato alla missione Cassiopea nel 1996 (sulla stazione spaziale russa MIR) e alla missione Andromeda nel 2011 (sulla Stazione Spaziale Internazionale, ISS) ed è stata l’unica donna del corpo degli astronauti europei fino al 2008.
Ha raccontato di come lo spazio sia entrato per caso nella sua vita, durante gli anni attorno al 1969, mentre studiava medicina. Da allora se lo è ritrovato davanti più volte, tanto da appassionarsi a questo settore e da pensare di fare l’astronauta:
Perché fare l’astronauta?
Per dare un’ispirazione, per far scoprire la passione per la scienza e la tecnologia, per andare oltre ed avere una visione sul futuro e anche per osservare il nostro Pianeta dallo spazio.
L’ultimo uomo sulla Luna: il Capitano Eugene Cernan Questa serata mi ha permesso di vedere ed ascoltare le parole di uomo davvero eccezionale. Un astronauta che è stato per tre volte nello spazio: nel 1966 copilota del Gemini 9A, nel 1969 pilota del modulo lunare Apollo 10 e nel 1972 comandante dell’Apollo 17, ultima missione di allunaggio. Per questo è conosciuto come “l’ultimo uomo sulla Luna”, per essere stato l’ultimo a rientrare nella capsula dopo la passeggiata lunare e perché, dopo il 1972, non ci sono state altre missioni sul satellite terrestre.
Il Capitano Eugene Cernan è un giovane di 80 anni compiuti, pieno di energia e di voglia di comunicare. Alla domanda:
“Partiresti per una missione su Marte?” Ha risposto prontamente: ”Sì, certo, domani mattina! Ma poi tornerei sulla terra per raccontare. Ma, pensandoci bene, data l’età, forse sarebbe meglio guardare l’atterraggio su Marte in televisione!”
Un grande ispiratore, un uomo ricco di sogni, mai stanco di vivere:
Vorrei parlare ai sognatori di oggi e di domani. Vorrei ispirare sogni e passioni. Vorrei dire a tutti di sognare l’impossibile. Succede anche l’impossibile!
La sezione del Museo La nuova sezione vuole raccontare le frontiere della ricerca e della tecnologia, senza dimenticare il passato. L’uomo ha da sempre desiderato esplorare gli spazi ignoti e l’Italia ha dato un grande contributo in questo settore. Ci sono due nuclei principali: osservare lo spazio e andare nello spazio.
La sezione è stata organizzata secondo tre aree tematiche che vogliono dare qualche risposta ad altrettante domande:
- A che cosa serve andare nello Spazio?
- Come si fa ad andare nello Spazio?
- Perché l’uomo è andato, va e andrà nello Spazio?
Sono esposti i primi strumenti utilizzati nel 1700 per le osservazioni dalla Terra. Bellissimi i globi celesti e terrestri di Coronelli e Moroncelli del XVII secolo! Per passare poi al settore della tecnologia con gli strumenti più moderni per osservare e andare nello Spazio. Lo Z9, uno dei tre stadi del lanciatore Vega, il satellite Sirio, e molti oggetti legati alle missioni lunari, come la rara tuta Krechet.
Il frammento di Luna Una parte della sezione spaziale è stata dedicata al frammento di suolo lunare che proviene da una zona della Luna chiamata Taurus Littrow Valley. Questo frammento è stato raccolto dal Capitano dell’Apollo 17, Eugene Cernan, nel dicembre 1972, nell’ultima occasione in cui l’uomo ha messo piede sul satellite terrestre. L’allora Presidente Nixon, come segno di fratellanza e collaborazione da parte degli Stati Uniti, lo regalò al Governo italiano che lo donò al museo di Milano.
Lo scorso anno il Museo ha lanciato la campagna “Conquistiamoci la Luna” e la raccolta fondi per aiutare la costruzione di questa sezione: un bel modo per ricordare ed essere ricordati.
E così la serata col Capitano Eugene si è conclusa proprio ricordando l’Italia e il suo contributo alle missioni lunari:
Leonardo Da Vinci e Galileo Galilei sono la storia dello Spazio e sono italiani. Questo Paese ha una grande eredità nello spazio, grazie alla vostra cultura prima e poi alle tecnologia. Tornate ad essere audaci!
Consiglio a tutti gli appassionati (e non) di Spazio e Astronomia una visita alla nuova sezione del museo. La visita mi ha fornito anche degli spunti di riflessione sul nostro Pianeta e questo sarà l’argomento di uno dei prossimi post.
L’apertura della nuova area coincide anche con la prossima partenza (il 23 novembre 2014) per una missione spaziale del nostro Capitano Samanta Cristoforetti: l’ho scoperta in un’intervista televisiva ed è una donna davvero simpatica, semplice e chiara! Ora la seguo nel suo diario su Avamposto 42.
In bocca al lupo, Samanta e colleghi per la nuova avventura spaziale!
E voi, ci andreste nello Spazio, sulla Luna o su Marte? Buona visione della mia (ormai quasi abituale) foto gallery! 🙂
0 commenti
Trackback/Pingback