L’economia del riciclo circolare: dal riciclo di un prodotto, ne produco uno nuovo, ma di diverso tipo, con tecnologia pulita e zero rifiuti. Il caso di Lucart Group e il progetto Fiberpack® raccontato in occasione dell’evento Expo 2015.
Il Gruppo Lucart, azienda nata nella provincia di Lucca nel 1953 è uno dei maggiori produttori europei di carte monolucide e tissue (per tissue si intendono prodotti quali tovaglioli, fazzoletti, carta igienica e altro ancora). Lucart Group è stato uno dei primi marchi ad utilizzare la tecnica della disinchiostrazione per produrre carta a partire da prodotti da macero. Per il suo impegno ecologico ha ottenuto tra i primi in Italia il marchio Ecolabel e molte altre certificazioni ambientali (UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001)
Il lavoro dell’azienda Lucart è un ottimo esempio di “riciclo lineare”, quel riciclo per cui, dalla carta, prodotto di rifiuto della raccolta differenziata, produco nuova carta da riutilizzare, con risparmio economico ed ecologico evidente.
Cos’è, allora, il “riciclo circolare”? Si tratta di un’idea interessante e credo che nel futuro sentiremo parlare di molte altre applicazioni simili. Lucart Group ha studiato l’attività di TetraPak®, nota azienda che produce confezioni per alimenti. In particolare, si è visto che i cartoni delle bevande da 1 litro contengono circa il 77% di cellulosa. Visto che sono molti i cartoni di bevande utilizzati nelle nostre case e nei luoghi pubblici, cartoni che poi gettiamo nei contenitori della raccolta differenziata, come potrebbero essere riutilizzati, per non sprecare tutta questa cellulosa?
Il progetto Fiberpack® si occpua di questo: dai cartoni di TetraPak® delle bevande, separa la cellulosa (77%) dalle altri componenti, quali PET e alluminio. Questi ultimi sono tarattati a parte per produrre oggetti vari (come le penne e gli evidenziatori Lucart) e la maggior parte di questo materiale viene venduto a ditte che producono manufatti per l’edilizia, elementi per l’arredo urbano e altri oggetti di uso comune.
La cellulosa viene reimpiegata da Lucart Group per produrre le sue carte tipiche. Ecco allora spiegata “l’economia circolare”: da un contenitore di Tetra Pak, si ottiene la cellulosa che, lavorata, dà origine a prodotti di carta. Questa carta ha molte buone qualità: è morbida e soffice, ma anche molto assorbente e resistente. Una cosa diversa, quindi, e innovativa rispetto al “riciclo lineare”, attraverso il quale si producono, ad esempio, carta da carta, legno da legno, vetro da vetro. Inoltre, nell’economia circolare, le fibre di cellulosa sono separate dal resto dei materiali, utilizzando tecnologie pulite e a rifiuti zero, recuperando così il 100% delle componenti dei cartoni TetraPak®
Dati ambientali. Il Gruppo Lucart ha raccolto i dati ambientali relativi all’anno 2014. Sono risultati di grande valore ecologico, ma anche economico e sociale, considerato il problema dei cambiamenti climatici di questi decenni:
Un grande risultato per tutti noi. Ogni cittadino che si impegna nella raccolta differenziata troverà che lo sforzo fatto è stato utile: da un prodotto di scarto nasce un prodotto nuovo, un “riprodotto”, come lo ha chiamato Laura Brambilla, responsabile del “progetto Comuni Ricicloni” di Legambiente. I prodotti sono di ottima qualità, pari a quella dei prodotti fatti con la materia prima. Anzi, sono prodotti che hanno maggior valore economico, ambientale ed etico.
Ognuno di noi deve essere orgoglioso nel fare una racccolta differenziata di qualità: dalle nostre azioni quotidiane, con l’aiuto di consorzi, ditte ed istituzioni possono nascere nuovi prodotti, o riprodotti.
Speriamo che i Comuni possano premiare i comportamenti virtuosi: già un primo passo è stato fatto con Comuni Ricicloni, ma si dovrebbe fare di piu: non solo attestati, ma anche sconti per i Comuni che raggiungono i migliori risultati con la raccolta differenziata.
Grazie al Gruppo Lucart per il suo impegno per l’ambiente, a Tommaso De Luca che ha coordinato l’incontro e a tutti partecipanti per aver fatto conoscere tante belle realtà ambientali del nostro Paese. Come è stato detto in questo incontro, i buoni esempi bisogna farli conoscere:
Importante è anche far conoscere e comunicare: fare una raccolta differenziata di qualità, riciclare, ridurre, riusare. Più cittadini faranno una buona raccolta differenziata, più riprodotti di qualità avremo a disposizione, risparmiando denaro ed energia e aiutando l’equilibrio del Pianeta e dei suoi abitanti.
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