Torre da record e Oasi Urbane

ECOLOGIA, EVENTI, Expo 2015, STILI DI VITA

Lo scorso fine settimana alla Fabbrica del Vapore a Milano, Lego e WWF con il Comune di Milano e Radio DeeJay hanno dato vita all’evento #torredarecord per conoscere i problemi del clima e della deforestazione, giocando e costruendo.

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Il nuovo record Lego a Milano: torre alta 35,05 metri

L’iniziativa è di Expo In Città con il Comune di Milano. Protagonista è Lego, nota azienda produttrice di mattoncini per costruzioni coi quali tutti abbiamo giocato per uno o più periodi della nostra vita. Nel cortile della Fabbrica del Vapore si è installato tutto l’occorrente per formare la torre di mattoncini Lego più alta al mondo. Per far divertire bambini (e grandi) con i mattoncini, per creare, inventare, immaginare nuove costruzioni, dalle più realistiche alle più fantasiose.
Obiettivo: battere il record della città ungherese di Budapest dove nel 2014 si è realizzata la torre record alta 34,76 metri.
WWF Italia è stata scelta come partner dell’iniziativa e Lego si è impegnata a donare 7 euro per ogni centimetro di torre costruita. Lego ha apprezzato, in particolare, il progetto delle Oasi Urbane per permettere anche agli abitanti delle città di vivere in zone più verdi, più ricche di ossigeno e di natura.

Così ho trascorso due pomeriggi al gazebo WWF ad informare su questa particolare iniziativa e sulle attività dell’associazione. Il gazebo era vicino a quello della Lego per le iscrizioni per accedere alla costruzione della torre. In certi momenti la coda era davvero lunga… ma, quando ho visto un attimo di pausa, sono andata a prendere il numero anch’io. Ho atteso qualche minuto che chiamassero il mio gruppo e mi sono avventurata sotto i tendoni. Ai tavoli Lego, ho dato il mio contributo alla costruzione della torre da record. Certo si vede che non ho la vocazione dell’ingegnere e ho fatto qualche pasticcio, ma poi ho rimediato e ho ottenuto il mio diploma di costruttrice Lego.

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Diploma di (perfetta) master biulder Lego

Lego, azienda sostenibile. Come azienda, Lego si impegna da anni nella salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità. Ad esempio utilizza energia da fonti rinnovabili per emettere meno anidride carbonica in atmosfera, anche grazie all’aiuto delle centrali eoliche. Il 90% del materiale che utilizza per produrre mattoncini e giochi è materiale di scarto riciclato: è in grado di produrre fino a 75 milioni di mattoncini senza impiegare nuova materia prima. Molta attenzione è riservata anche al packaging con 6000 tonnellate di cartone risparmiato e di conseguenza 10 000 tonnellate di anidride carbonica non emessa in atmosfera.

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L’impegno di Lego per l’ambiente

Lego e WWF insieme. Lego ha firmato nel 2013 un accordo con WWF per il progetto Climate Savers, impegnandosi a migliorare le performance in diversi ambiti aziendali – tra i quali la collaborazione con i fornitori – per ridurre le emissioni totali di CO2. Attenzione anche ai fornitori, quindi, affinché abbiano comportamenti socio-ambientali in linea con la politica ecologica di Lego. Il programma Climate Savers di WWF nasce nel 2000 e propone alle grandi aziende di adottare volontariamente piani di riduzione delle emissioni di gas serra, di definire e utilizzare strategie e tecnologie innovative per ridurre le emissioni di CO2 nel loro rispettivo settore di lavoro. Entro la fine del 2016 Lego si impegna a ridurre del 10% l’energia usata per produrre una tonnellata di elementi Lego e a produrre più energia rinnovabile di quanta ne venga usata nelle sue fabbriche, con l’obiettivo di diventare un’azienda basata al 100% su energia rinnovabile.

Per diversi anni, il Gruppo LEGO e WWF hanno dialogato sui molti temi legati alla sostenibilità come il materiale delle confezioni oggetto di certificazione FSC (Forest Stewardship Council) e la partnership per lanciare l’iniziativa WindMade (etichetta che identifica i prodotti e le aziende che utlizzano energia eolica per le loro operazioni o produzione).

WWF opera in Italia da quasi cinquanta anni e, grazie all’aiuto dei cittadini e al coinvolgimento delle imprese e delle istituzioni, da subito si è impegnato per conservare il patrimonio di biodiversità presente a livello nazionale e i sistemi naturali in Italia e nel mondo. Partiti nel 1967, oggi le Oasi sono oltre 100, coprono più di 30 mila ettari di territorio, rivestendo un ruolo importantissimo per la conservazione della biodiversità, e sono visitate da più di 500 mila persone, offrendo l’occasione di entrare in contatto con ambienti naturali unici, di esplorare la natura in modo nuovo e comprendere il valore degli ecosistemi per il futuro del pianeta e delle società umane.

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Infografica creata da WWF per l’evento Lego

Tra queste Oasi, ve ne sono molte che derivano da spazi riqualificati e recuperati, soprattutto in ambito periurbano e urbano, da Firenze a Milano, da Roma a Napoli: sono chiamate Oasi Urbane. La funzione di queste aree è duplice: preservare la biodiversità che cerca spazio anche tra cemento e asfalto e rendere più vivibili le nostre città, anche in termini di piacevolezza derivante dal contatto con la natura.

Tra le Oasi Urbane, importante per il contesto in cui si colloca e per le caratteristiche del progetto, i Giardini Comunali di via Tommaso da Cazzaniga, gestiti dal WWF Italia a Milano: 2.200 mq che ospitano un orto condiviso e un giardino per le farfalle. Alberi da frutto (fichi, cachi, nespoli), cespugli profumati (ligustro e filadelfo), allori e altro verde attira api, farfalle e una ricca avifauna (cince, regoli, merli, ballerina bianca, fringuelli, gheppi)

Tutti contenti, quindi, di aver battuto il record! Ora la torre Lego più alta al mondo è quella che abbiamo costruito lo scorso weekend qui a Milano con 35,05 metri di altezza!

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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