Sto leggendo l’Enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune e ve la racconto, capitolo per capitolo, mentre la leggo, un po’ come Carlo Petrini, autore dell’introduzione, “da lettore non credente”
Da pochi giorni Papa Francesco ha pubblicato l’Enciclica che parla del nostro Pianeta: “Laudato Sì – Enciclica sulla cura della casa comune”. È la prima Enciclica che leggo. La leggo come testo di ecologia e spunto di riflessione, senza nessuna pretesa di insegnamento, né di critica dal punto di vista religioso. Credo che ognuno sia libero di credere o non credere. Rispetto il pensiero di tutti e ogni religione.
L’introduzione all’Enciclica si compone di 16 punti e di 40 pagine. La Terra viene chiamata “nostra casa comune”. Si racconta come il pensiero ecologico si è “evoluto” nel corso degli anni, a partire da PapaGiovanni XXIII (che parlava di “uomini di buona volontà”) fino a San Giovanni Paolo II (che ha proposto una conversione ecologica globale) per arrivare a Papa Benedetto XVI che ha affermato: “l’ambiente naturale è pieno di ferite prodotte dal nostro comportamento irresponsabile […]”
Anche altre Chiese, così come scienziati, filosofi e organizzazioni sociali hanno cominciato a preoccuparsi delle condizioni del Pianeta. Due esempi citati da Papa Francesco sono il Patriarca Bartolomeo e San Francesco.
“Credo che San Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. È il Santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell’ecologia […] In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore”
San Francesco viveva con gioia, dedizione e con cuore. La sua “ecologia integrale” richiedeva apertura mentale, l’unione tra scienza e umanità, l’accostarsi alla natura e all’ambiente con apertura allo stupore e alla meraviglia, il parlare il linguaggio della fraternità e della bellezza.
Riconoscere la natura come uno splendido libro
L’appello di Papa Francesco. L’introduzione si conclude con “Il mio appello”. La sfida che oggi viviamo di proteggere la casa comune deve “unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”. Papa Francesco ringrazia, quindi, tutti coloro che si occupano di proteggere la nostra Terra. Segue un invito al confronto e al dialogo.
“Il movimento ecologico mondiale ha già percorso un lungo e ricco cammino, e ha dato vita a numerose aggregazioni di cittadini che hanno favorito una presa di coscienza. Purtroppo, molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri“. Il negare i problemi, l’indifferenza, la comoda rassegnazione, sono i mali peggiori della società.
Occorre una nuova solidarietà universale. “Tutti possiamo collaborare […] per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, per le proprie iniziative e capacità”. L’introduzione all’Enciclica si conclude spiegando i temi che saranno affrontati nei successivi capitoli: un percorso nell’attuale crisi ecologica, alcune argomentazioni, le radici della situazione attuale, i sintomi e le cause, le proposte per una nuova ecologia.
Perché ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni
La mia lettura dell’Enciclica continua. Appuntamento ai prossimi post.
0 commenti
Trackback/Pingback