Una giornata che ha riassunto pienamente il tema di Expo 2015. Il cibo per la salute, per il corpo e per lo spirito. Con un occhio all’ambiente.
L’incontro “Il cibo come medicina. Alimenti funzionali, qualità della vita e salute” si è svolto grazie a Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale), Expo Milano 2015, WWF Italia e Fondazione Sviluppo Cà Granda in una (anche troppo) afosa giornata di luglio. Nonostante il caldo, gli spunti offerti da questo incontro sono stati davvero belli e interessanti da molti punti di vista.
Il cibo è vita, il cibo è energia. Il cibo rientra anche in molte patologie legate all’ambiente fin da quando si è scoperto che attraverso gli alimenti noi ricaviamo acqua, energia, composti chimici vitali ed eliminiamo anidride carbonica.
Gli alimenti sono importanti per la salute. Anche la genetica influenza il nostro “stare bene”, ma non tanto quanto possiamo pensare. Le malattie, d’altra parte, non sono uguali per tutti, nel senso che ogni individuo reagisce diversamente alla stessa malattia, anche in base al suo stato psicologico.
Ecco allora alcuni temi trattati nella giornata di studio, in 20 punti, che sono anche altrettanti spunti di riflessione sullo stile di vita e sul comportamento di ciascuno di noi.
Quando la salute è ambientale
1. Lo spreco alimentare non è sostenibile (dal punto di vista economico, ecologico ed etico). I maggiori produttori di CO2 al mondo sono: la Cina, gli USA e “lo spreco alimentare globale” occupa il terzo posto.
2. Il caso della Fondazione Cà Granda di Milano. Si tratta di un’ospedale che possiede anche delle terre agricole. In queste terre si portano avanti progetti di valorizzazione della filiera alimentare sostenibile con alimenti che poi sono destinati alle tavole degli istituti ospedalieri.
Quando l’ambiente fa squadra.
3. Nella società moderna è sempre più importante il dialogo e “fare squadra”. Come ci ha ricordato Opera San Francesco, il Santo di Assisi diceva: “Fare, prima di dire”.
4. La sana alimentazione è collegata ad un corretto stile di vita. Meglio stiamo, meno abbiamo bisogno di medicine, più risparmiamo. Un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali dipendono da una sana alimentazione.
5. La principale malattia dei nostri tempi (e la principale causa di mortalità) è l’obesità. Viviamo il paradosso dei due opposti: chi è senza cibo e chi ne consuma troppo.
6. La stessa malattia è vissuta in diverso modo da ogni singola persona (per questo stiamo andando verso una “personalized medicine”) e ognuno reagisce in diverso modo allo stesso stimolo.
7. Uomo e ambiente sono in stretta relazione: l’uomo è nell’ambiente, col proprio corpo e con la propria mente.
8. Il cibo è anche ecologia e sostenibilità. Dalle nostre scelte alimentari dipende il futuro della biodiversità e dell’intero Pianeta. Ogni cibo, infatti, lascia un’impronta idrica, di carbonio e di azoto.
Quando il cibo è medicina
9. La natura ci fornisce, attraverso piante animali, molti principi attivi usati per farmaci che curano importanti patologie.
10. Le sostanze nutraceutiche sono sostanze che aiutano il nostro benessere. Le troviamo in tantissimi alimenti. Solo qualche esempio: l’olio di oliva, l’uva, le Solanaceae, le Brassicaceae, l’aglio, le spezie e anche il cacao.
11. La dieta mediterranea è la la migliore al mondo dal punto di vista della salute (ma anche dell’ecologia)
12. Il 90% dei tumori ha una forte componente ambientale, cioè possiamo prevenire queste patologie facendo attenzione all’obesità e a sostanze quali il tabacco e gli alcolici.
13. L’ambiente comprende la natura e l’uomo: non dimentichiamoci degli animali e dell’importanza della medicina veterinaria (anche nella sicurezza alimentare). “One Health: uomo-animale-ambiente”
14. Un campo interessante è quello della nutrizione cognitiva: come comunicare il cibo, ad esempio attraverso le etichette e le immagini. Sapete che il 90% delle nostre azioni quotidiane, anche a tavola, sono automatiche?
15. Il pensiero ha le sue scorciatoie: l’euristica. Anche quando si tratta di alimentazione, spesso scegliamo una via di mezzo e abbiniamo certi sapori a certi colori.
E infine, l’intervento molto interessante del Prof. Michele Carruba che, dopo un’iniziale “panico da dati” provocato a tutti noi, ci ha fatto riflettere su quello che possiamo fare ogni giorno con il nostro stile di vita per noi, per la nostra salute e per l’ambiente.
16. Cosa determina la longevità? Lo stile di vita (50%), la genetica (25%), le condizioni socio-economiche (15%) e le cure mediche (10%).
Se potessimo agire sui processi di invecchiamento, potremmo vivere anche oltre i 100 anni.
17. Il problema del secolo è l’obesità: in Italia il 27% degli adulti e il 47% degli adolescenti sono obesi.
18. Il diabete è fortemente correlato con l’obesità.
19. Nel mondo, in 1 ora, muoiono 60 persone per patologie collegate all’obesità.
20. 10 000 passi al giorno possono ridurre di 3 volte il rischio di mortalità.
E allora non ci resta che riflettere ognuno sul proprio stile di vita e cambiarlo, quando necessario. Siamo ancora (e sempre) in tempo.
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