L’orto ad aprile

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Quest’anno la primavera è molto varia: giornate di sole si alternano ad altre grigie. Aprile resta comunque un periodo favorevole alla proliferazione di parassiti o “erbe cattive” per cui è necessario fare attenzione. Vediamo i lavori da fare nell’orto in aprile, consigliati da Planeta Huerto

L’appuntamento mensile con il guest-post dedicato ai lavori dell’orto prosegue anche ad aprile. Ecco cosa ci consigliano gli esperti di Planeta Huerto per il primo mese di primavera.

orto_aprile

Continuano i lavori nell’orto e cominciano a dare i loro frutti

Sfruttare l’acqua piovana, la migliore acqua per l’orto. Quando capitano gironi piovosi, se non abbiamo problemi di spazio, può essere una buona idea raccogliere l’acqua piovana e sfruttare la sua elevata qualità. Al contrario dell’acqua della rete idrica, non contiene il calcare, che può ostruire l’installazione di irrigazione e bloccare l’assorbimento delle piante di nutrienti – quali ferro o cloro – che possono comprometterne il normale sviluppo e poi è gratis. Un buon modo per raccogliere l’acqua piovana è mediante il deposito di acqua.

Per immagazzinarla possiamo utilizzare qualunque tipo di recipiente che serva da deposito. E per utilizzarla, aggiungere un rubinetto nella parte inferiore del deposito, al quale può associarsi anche un’installazione di irrigazione che funzioni con pressione bassa, come l’irrigazione per essudazione: aiutandoci con la legge della gravità è preferibile porre il deposito in alto.

Convivere con gli altri abitanti dell’orto non molto desiderati. Le piogge portano con sè un’elevata umidità e creano un ambiente favorevole per la circolazione di chiocciole e lumache. Se la loro presenza minaccia le nostre coltivazioni (soprattutto perchè amano i germogli, le piante tenere e le foglie) esistono varie soluzioni per tenere sotto controllo la loro presenza in maniera rispettosa per l’ambiente.

chiocciole

Attenzione alle chiocciole che potrebbero mangiare le nostre piantine

Raccolta manuale. Per facilitarci il lavoro, mettiamo delle piastrelle che, da un lato forniscono loro rifugio, dall’altro fanno in modo che si concentrino tutte in una zona in modo da raccoglierle con maggior facilità.
Trappole di birra. Un’altra possibilità è quella di mettere per terra dei sottovasi pieni di birra, nei quali le lumache andranno a bere e annegheranno.
Spruzzare le piante con una soluzione al caffè. Diluire un litro di caffè in 10 litri di acqua e spruzzare le piante affette, terreno o coperture. Se vogliamo solo cacciare gli ospiti indesiderati è consigliato diluire la stessa quantità di caffè in 20 litri d’acqua.
Repellenti e trattamenti. Se dobbiamo ricorrere ad un trattamento “forte”, scegliamo prodotti che non comportino danni per gli animali domestici e la fauna ausiliare: in questo modo potremo diminuire considerevolmente la popolazione di chiocciole e lumache senza disturbare i quattrozampe di casa e la fauna dell’orto.

Controllore la comparsa di “erbe cattive” o erbe avventizie. La maggiore umidità favorsice le “erbe cattive”, quelle specie selvatiche che sembrano dannose perché non hanno alcun uso alimentare e, inoltre, competono con le coltivazioni per acqua e nutrienti.

Alcune tecniche per evitare la comparsa di tali erbe, sono:

Controllo manuale. In piccole aree possiamo strappare manualmente le erbe o servirci di una zappa.
Pre-messa in dimora. Un paio di mesi prima della messa in dimora degli ortaggi, è bene annaffiare abbondantemente l’area destinata a questa attvità. In tal modo i semi delle erbe che non ci interessano germineranno prima e li potremo eliminare più facilmente mentre prepariamo la terra.
Copertura. Questa tecnica prevede di coprire gli spazi del suolo attorno alle nostre coltivazioni affinchè il sole non attivi la germinazione delle erbe che non ci interessano. La copertura si può fare con paglia, con altri resti vegetali della potatura o diserbatura oppure con plastiche (anche se è meglio utilizzare plastiche biodegradabili che si incorporano al terreno e non sono contaminanti durante il processo di produzione).
Le abbiamo chiamate “erbe cattive”, ma sarebbe meglio definirle “erbe avventizie” perchè non appena piove un po’ e le condizioni migliorano, ne approfittano per germinare e compiere il loro ciclo vitale. Inoltre, l’immagine di “cattivo” non corrisponde al vero, visto che fungono da rifugio per molti insetti (che apportano benefici all’orto per il controllo di parassiti e l’impollinazione) e proteggono il suolo dalle radiazioni intense del sole.

In vista di questi benefici, risulta più conveniente non eliminarle e lasciarle stare, ma questa è una pratica soggettiva, che può variare da persona a persona.

Cosa seminare ad aprile?

Messa in dimora in semenzai protetti: zucca, zucchine, meloni, cetrioli, peperoni e pomodori.
Messa in dimora in semenzai scoperti: bietola, sedano, lattuga e cavoli.
Messa in dimora all’aria aperta direttamente al suolo o recipiente definitivo: cardi, pastinaca, spinaci, scarola, fagioli rampicanti, mais, rape, patate, carote, barbabietola.

Cosa trapiantare ad aprile?

Trapianto all’aria aperta: broccoli, zucche, zucchine, cavoli, germogli di cavolo estivo, cavolfiore estivo, finocchio, lattuga, rucola e pomodori.
Trapianto con protezione: peperoni, melanzane, zucchine, meloni e angurie.

Cosa raccogliere ad aprile?

Raccolto: carciofi, cavoli, scarola, spinaci, fragole, piselli, fava, lattuga, rapa, porri, ravanelli, barbabietola, carote.

Se siete rimasti indietro con i lavori, è arrivato il caldo e non avete ancora preparato i semenzai, siete ancora in tempo per andare al vivaio più vicino e acquistare una talea pronta per il trapianto in modo da mettersi in pari con il lavoro.

Come sempre, sul sito Planeta Huerto trovate tutte le sementi e le attrezzature nominate. Anche questo guest-post è stato rivisitato da me per il blog: grazie a Gennaro Savanelli di Planeta Huerto per la collaborazione e a Celia Gosálbez per la stesura del post originale.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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