Nel mese di novembre possiamo tirare un respiro. L’orto è in una sorta di letargo e i lavori da fare sono prevalentemente di manutenzione. Possiamo utilizzare questo mese per pianficare la rotazione, per organizzare il lavoro, per evitare i costi del concime ed ottenere un raccolto costante. Ecco i consigli di Planeta Huerto.
La pausa di novembre. In questo momento di riposo per l’orto, possiamo dedicarci ad alcuni lavori: la protezione delle coltivazioni dalle possibili gelate, la messa a dimora, il trapianto e la raccolta dei frutti di stagione. Le piante più esposte, come i cavoli, si devono proteggere con qualche materiale di protezione delle coltivazioni, con paglia o con steli di mais. Lo stesso vale per i carciofi, che possiamo coprire con copertura, sterco o paglia. Se abbiamo recipienti o aiuole senza piante, è un buon momento per rigenerarli, aggiungendo del compost, mentre nel caso di coltivazioni in contenitori, aggiungendo sterco e zappando successivamente le varie zone.
Inoltre, durante questo periodo dell’autunno, vediamo che si riducono la frequenza dell’irrigazione e la varietà di coltivazioni da controllare e praticamente scompaiono i problemi associati ai parassiti, visto che freddo e insetti non vanno d’accordo. Dopo che le varietà estive hanno finito il ciclo, è importante strappare le piante e, quando possibile, riciclarle convertendole in compost.
Protezione dal freddo. La principale preoccupazione per il nostro orto in questo periodo è che il freddo rovini i semenzai delle coltivazioni future.
La serra. Una soluzione è l’installazione di serre nelle quali si può mantenere una temperatura di almeno 5ºC superiore a quella esterna. Esiste una grande varietà di serre, con differenti misure e funzionalità, in base al tipo di coltivazione (da suolo, vasi, tavoli da coltivazione, ecc), ma in tutti i casi deve essere controllata la ventilazione, soprattutto durante il giorno, quando può esserci caldo. Per la coltivazione in balconi un’altra opzione può essere quella di mettere pacciame a base di paglia sulle piante di porri o carote per rendere morbido il terreno e per ripararle dal gelo.
Messa in dimora, trapianto e raccolto. Sfruttando questi giorni prima che inizi il freddo di dicembre, possiamo seminare con successo aglio, spinaci, scarola, fave, lattuga, patate, carote e cipolle. È anche stagione di valeriana, ideale per variare le nostre insalate.
Il raccolto dipenderà da quelle coltivazioni che abbiamo seminato alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno: lattuga, ravanelli, rucola, carote o rape. Appena seccate, è necessario zappare tutte le aree libere, dopo il raccolto.
Buon periodo per coltivare piante aromatiche. Partendo dal presupposto che un orto quanto più è biodiverso, tanto più è ecologico, stabile e con meno problemi, possiamo sfruttare questo periodo per dedicare più tempo alle piante aromatiche. L’autunno è il miglior periodo per riprodurre specie come la salvia, il rosmarino, la marialuisa o la santolina, o buono per la divisione di cespugli di timo, santoreggia o melissa. Questa attività dell’orto può rivelarsi utile per iniziare a pianificare il prossimo ciclo di coltivazioni, programmando quando iniziare con il semenzaio o quando ridisegnare il nostro orto per renderlo più pratico e produttivo.
Come sempre, sul sito Planeta Huerto trovate tutte le sementi e le attrezzature nominate. Anche questo guest-post è stato rivisitato da me per il blog: grazie a Gennaro Savanelli di Planeta Huerto per la collaborazione e a Celia Gosálbez per la stesura del post originale.
Sono stato più di 3 ore su internet, ma
non avevo ancora trovato un articolo così interessante.
Se tutti i siti avessero articoli fatti così bene, internet sarebbe decisamente più piacevole da leggere.
Un caro saluto.
Grazie mille per il tuo commento. Mi fa davvero molto piacere 🙂