Negli ultimi giorni di dicembre ho visitato la bellissima mostra di Marzio Tamer “Pittore per natura” al Museo di Storia Naturale di Milano aperta ancora per pochi giorni: vi consiglio di visitarla!
Mi spiace non aver saputo prima di questa mostra e di potervela raccontare solo a pochi giorni dalla chiusura. Se siete a Milano, a passeggio in centro, vi consiglio di fare un giro al Museo di Storia Naturale e di visitare, oltre al museo stesso, la bellissima mostra dell’artista Marzio Tamer “Pittore per natura”.
Pittore per natura. Con questo titolo, una curiosa di natura come me non poteva certo farsela scappare. La mostra è piccola ma molto interessante. Si suddivide in tre sezioni: i lupi, gli animali, i paesaggi.
Nell’ingresso che precede la mostra, fermatevi a guardare i video nei quali l’autore racconta (sempre col suo fedele cane al proprio fianco) di come abbia iniziato a dipingere paesaggi e animali e di quali scelte abbia fatto. Una di queste, ad esempio, è stata quella di passare dalla tempera ad acrilico a quella col tuorlo d’uovo, tecnica che, onestamente, non conoscevo.
I lupi. La parte iniziale della mostra mi ha subito colpito. Non avrebbe potuto essere diversamente. Il lupo è uno dei miei animali guida e scoprire che anche questo artista ha una grande passione, o meglio “una vera ossessione”, per i lupi mi ha dato molta gioia.
All’inizio sono rimasta un po’ perplessa nel vedere i lupi su uno sfondo marrone o grigio, senza paesaggio. Mi sono chiesta: dov’è il paesaggio? Gli alberi? La natura? Dove vive questo lupo? Ma poi mi sono avvicinata al quadro e ho capito.
“Il suo primo lupo è del 1994, e ognuno viene accolto con entusiasmo. Ma non è il successo che spinge Marzio a riprendere il tema con regolarità. Ogni volta o quasi superandosi nel cogliere la maestà, l’intelligenza e il mistero dello straordinario animale”
I lupi ci parlano con i loro sguardi che ci invitano a riflettere: siamo fratelli, siamo esseri animali che vivono fianco a fianco su questo Pianeta. I lupi ci parlano con le loro pose: sdraiati, quasi morti, a dirci di avere più rispetto per delle creature così belle oppure attenti, in piedi, a fare la guardia per sé e per il branco o ancora distesi con gli occhi semi chiusi, ma senza perdere mai il contatto con tutto quello che li circonda.
Prima di passare alla sezione successiva, sedetevi per qualche minuto a vedere il cortometraggio girato da Gabriele Salvatores per il progetto Almo Nature: The Promise, racconta la promessa di amicizia e fedeltà fatta dall’uomo con il cane e ci invita a riflettere sul rapporto uomo-natura.
Gli animali. Anche gli altri animali sono dipinti su uno sfondo colorato, senza paesaggio attorno. Anche loro ci parlano con uno sguardo che lascia davvero stupiti. Ci parlano anche con il loro corpo.
Mi ha molto colpito la bravura del pittore nel rappresentare il pelo, le squame, le piume di ogni singolo animale. Ogni pelo si distingue da quello accanto, ha un diverso colore, così anche le piume: davvero spettacolare.
Tra gli animali, ci sono dipinti che raffigurano i rinoceronti, il leone, l’elefante, i cervi, gli orsi, gli impala.
Molto bella la sezione dedicata agli uccelli, le piccole creature che popolano i nostri campi e i giardini: pettirossi, cinciallegre, luì, passeri, ma anche tucani, pappagalli, macao e cacatua.
“Nelle tele più recenti Marzio Tamer propone un confronto immediato con l’animale, concentrandosi sul muso e sull’espressione”
I paesaggi. Al paesaggio è dedicata l’ultima sezione della mostra. Qui ritrovo quello che mi ero aspettata di vedere insieme agli animali. Sono davvero vari, questi paesaggi: dalle zone di pianura, alle rocce a picco sul mare. Gli alberi, i prati e l’acqua sono i protagonisti della sezione. Anche in questi dipinti sono rimasta affascinata da come viene rappresentato il singolo filo d’erba, ogni ago di pino, ogni sfumatura della roccia tanto da sembrare quasi una fotografia. Le faggete, i pini marittimi, i gelsi sono i rappresentanti dei paesaggi italiani, spesso immersi nella nebbia o avvolti dal vento.
“Molti dei paesaggi più belli e più intensi sono ambientati in un momento indeterminato del giorno e della stagione, con toni e timbri armonizzati e attenuati.
A parte qualche rarissima eccezione, non compaiono edifici o tracce di presenza umana: domina su tutto il respiro solenne della natura, vista come un’entità inscindibile ma sempre fragile e minacciata, giocata sull’equilibrio armonico ma precario tra gli elementi dell’acqua, del fuoco e dell’aria”
“… chi guarda è invitato a condividere uno stato d’animo, una condizione naturale che pervade l’ambiente. Intorno a noi cambia il clima, avvertiamo fisicamente la temperatura, la luce, l’umidità, le condizioni climatiche…
Con la sua pittura pacata, attenta, sensibile, Tamer mette lo spettatore al centro di un mondo naturale sincero e forte, osservato con totale rispetto”
Buona visita alla mostra, dunque. Sono felice di iniziare questo nuovo anno con un post che parla di natura e animali. Anche se non da un punto di vista scientifico, ma artistico, da questi dipinti appare la bellezza e la fragilità della natura e degli animali, l’invito ad osservare i loro sguardi, il loro corpo, le piume e il pelo. Attraverso tutto questo la natura e gli animali ci parlano. Sta a noi ascoltare il loro richiamo, il loro appello, interpretare le frasi di fedeltà, amore e amicizia.
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