La mostra mercato milanese Orticola 2019 racconta le piante amiche, buone associazioni botaniche che rispettano la biodiversità e festeggia l’anniversario di Leonardo 500
Anche quest’anno ho fatto un bel giro ad Orticola 2019, la più importante vetrina italiana per il vivaismo nazionale e internazionale, nel centro di Milano presso i Giardini Indro Montanelli.
Purtroppo il clima di questo maggio è un po’ simile a quello di ottobre qui a Milano e non ho respirato quell’aria d’estate che Orticola ci aveva quasi abituato gli scorsi anni. Ho passeggiato con più calma, ho fotografato con la luce a volte un po’ offuscata da qualche nuvola e mi sono mancati i vestiti leggeri ed estivi e i numerosi cappellini colorati e floreali.
Il tema del 2019. Il tema di Orticola 2019 era “Piante amiche: le buone associazioni botaniche” ovvero come combinare tra loro piante con stesse esigenze – e su questo c’è sempre da imparare:
“Il territorio italiano, per conformazione idrogeologica e posizione, offre una molteplicità di climi, ambienti e flora e le piante crescono combinandosi tra loro, secondo le proprie esigenze e comportamenti. Queste caratteristiche devono essere rispettate per fare del buon giardinaggio, favorendo accostamenti, non basati solo su forma, colore e fioritura, ma soprattutto sulle necessità delle piante e sul modo di convivere tra loro.”
Cerchiamo, dunque, nei nostri giardini di accostare piante con esigenze simili per temperatura, umidità, qualità del suolo: in questo modo favoriremo anche la biodiversità.
L’immagine di Orticola 2019, rispecchiava il tema dell’anno. Creata da Sofia Paravicini, rappresenta due fiori in grado di vivere in armonia: una peonia e un tulipano, accostate per creare un mazzo di fiori molto semplice e naturale, in cui convivono anche alcuni insetti, come una piccola formica e un’ape entrambi estremamente fondamentali all’intero ecosistema.
“Le piante particolari” di Orticola 2019 Questa edizione di Orticola ha fatto conoscere alcune piante particolari:
l’Epipactis di Baradel, chiamata elleborina, un genere che raggruppa diverse specie di orchidee spontanee italiane
la collezione di Fargesia di Central Park, un genere di bambù non invadente e non infestante
la Grewia occidentalis, una malvacea arbustiva di origine sud africana, così adattabile da essere coltivata nei giardini italiani
la Castilleja coccinea di Plantula, un emiparassita che completa la sua nutrizione attaccandosi alla radice della pianta come fa il vischio
la Scorzonera hispanica, chiamata scorzonera di Spagna, diffusa dall’Europa Meridionale alla Siberia ed è conosciuta per la presunta efficacia contro il morso dei serpenti
la Gardenia jasminoides ‘Kleim’s Hardy’ particolarmente interessante per le sue grandi doti di resistenza al freddo (sopporta temperature fino a – 17°C)
Premio alla biodiversità L’edizione di Orticola 2019 ha premiato la biodiversità con il Premio Nord/Sud che celebra la collaborazione tra Orticola di Lombardia e l’Orto Botanico di Palermo, un’importante istituzione scientifica fondata nel 1789, un giardino storico di grande importanza e bellezza. Durante la mostra mercato Orticola sono stati esposti esemplari di cicadacee provenienti da questo prestigioso Orto Botanico.
La fontana e il “bosco e giardino” Ognuno dei quattro ingressi ad Orticola è diverso e particolare. Mi hanno colpito la fontana che è stata allestita con piante adatte al clima mediterraneo, proponendo un’interpretazione del giardino produttivo che era il tema del festival Radicepura organizzato in Sicilia e il “bosco e giardino” con un bosco di giovani alberi dai 2 ai 3 metri e mezzo, un invito ai visitatori a comperare alberi nuovi, sani e robusti per aiutare il paesaggio italiano a rigenerarsi dopo le conseguenze della tragica tempesta che lo scorso autunno ha abbattuto milioni di alberi in diversi parti del paese.
Orticola e Leonardo da Vinci. Se segui il blog saprai che sto seguendo gli eventi legati a Leonardo 500 qui a Milano (e presto te ne racconterò un altro molto interessante).
Al Castello Sforzesco è stata da poco riaperta la Sala delle Asse di Leonardo. Nel cortile del Castello sarà possibile visitare – e lo farò presto – la Pergola dei Gelsi, riproduzione in scala 1:50 della gigantesca decorazione che il Maestro progettò sulle pareti e il soffitto della Sala nel 1498.
“L’allestimento prevede una struttura in legno che riproduce in scala l’esatta forma della Sala. Attorno a questa saranno fatti crescere i 16 gelsi (Morus alba), come quelli rappresentati da Leonardo, preparati con le giuste potature per adattarsi alla struttura sulla quale dovranno crescere. Nel corso del tempo i rami della nuova crescita saranno fissati al telaio della copertura, così da ‘guidarli’ nella direzione voluta. Nell’arco di due o tre stagioni, i rami avranno raggiunto l’intera copertura, dando modo ai visitatori di vedere crescere e sperimentare dal vivo un pergolato realizzato secondo le antiche tecniche: frondoso nella bella stagione per dare riparo dal sole e spoglio in inverno, a mostrare la sua preziosa struttura.”
Orticola e Arte con Pao. Pao ha disegnato e realizzato una scultura che è ospitata in Orticola durante i giorni di mostra e che troverà spazio definitivo successivamente in città, grazie all’impegno del Comune di Milano. La scultura si chiama Primo giorno di primavera e rappresenta un fiore fucsia con una coccinella sopra, realizzato con materiali di riciclo (a questo interessante progetto dedicherò un altro post)
Grazie ad Orticola che anche quest’anno ha portato la gioia, il colore, l’amore per la bellezza di piante e giardini al centro della nostra città.
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