Cosa può dirci una mostra di design sulla natura, sull’ambiente? Broken Nature mi ha meravigliato e fatto riflettere. Ecco perché vi consiglio di vistarla.
Broken Nature è la grande mostra dedicata ai legami tra design e natura aperta fino al 1 settembre 2019 presso La Triennale di Milano. È davvero molto grande, occupa due piani dell’edificio ed è divisa in varie sezioni: Broken Nature, The Great Animal Orchestra, La Nazione delle Piante, le Partecipazioni Internazionali, il Milano Urrban Center e il Museo del Design Italiano.
Le prime quattro sezioni hanno catturato la mia attenzione e a loro dedicherò alcuni post del blog nel prossimo mese.
Una mostra dedicata ai legami tra uomini, design e natura. Mi sono chiesta – e forse ve lo state domandando anche voi – come può il design avere influenza sulla natura e sull’ambiente.
“Estetica e design hanno il potere di comunicare e possono aiutarci a comprendere la realtà e ad agire in modo costruttivo”
Il Clima. Un tema trattato nella mostra è quello dell’instabilità climatica e ambientale. Questi due fenomeni sono ormai innegabili e si manifestano con uragani, terremoti, inondazioni e incendi, eventi estremi che sono sempre più frequenti.
Costruire legami. Il design è uno strumento costruttivo. Attraverso gli oggetti che utilizziamo ogni giorno, possiamo agire e cambiare in meglio i nostri comportmanenti. Possiamo ricostruire legami con l’ambiente naturale. Ad esempio, riparare ecosistemi danneggiati (barriere coralline), prevenire l’erosione delle coste, nutrire un pianeta sempre più sovrappopolato.
Ispirare gli altri. Anche i designer ci ricordano che ogni singolo essere umano può ispirare gli altri. Le nostre abitudini quotidiane possono essere tali da salvaguardare le specie e l’ambiente.
Molti sono i progetti utili all’ambiente e alle comunità presenti in Broken Nature: nel prossimo post ve ne racconto alcuni che mi hanno particolarmente colpito.
I rifiuti. La crisi globale dei rifiuti, il problema dell’obsolescenza programmata di molti apparecchi elettronici sono noti a molti di noi. Sappiamo che i rifiuti possono essere visti come una risorsa alternativa non solo in campo scientifico, ma anche nel mondo del design per un modello di economia sempre più circolare.
L’industria elettronica mondiale produce molti rifiuti ma solo il 30% di questi vieni smaltito correttamente. In mostra si possono vedere molti oggetti realizzati con metalli e componenti elettronici riciclati.
La biosfera. “La biosfera è un ambiente condiviso nel quale non è possibile che una singola forma di vita viva esclusivamente a spese delle altre”. Gli esseri umani e non-umani vivono in un equilibrio detto omeostatico. È tempo di smettere di sfruttare altri esseri viventi e di muoversi verso una giustizia multispecie. In mostra si possono trovare macchine progettate per aiutare – e farci aiutare – dalle api e da altri insetti, per le sementi, per i viaggi dei migranti. Altre ci permettono di sperimentare cose nuove come vivere per un giorno come fossimo una capra oppure identificarci con un masso.
Le crisi migratorie. Negli ultimi anni le crisi migratorie hanno coinvolto tutti noi. La violenza, le ingiustizie, le catastrofi ambientali concorrono ad alimentare le migrazioni umane. L’inquinamento e l’uso incontrollato delle risorse naturali aumenta la povertà e spinge uomini e donne a dirigersi verso altre zone del mondo.
Per concludere, il rapporto esseri umani – natura è fatto di legami. Molti di questi sono stati rotti negli ultimi due secoli. L’uomo ha devastato foreste, ha trivellato suoli, ha estratto materie prime, ha inquinato, ha spinto all’estinzione molte specie animali e vegetali. Molte lingue e molte tradizioni sono scomparse per sempre.
Alcuni legami si possono ancora ricostruire ma serve un nuovo atteggiamento. Questa mostra ci fa riflettere sui nostri comportamenti nella vita di tutti giorni e ci spinge ad attivarci per migliorare la nostra vita e quella di tutto il pianeta.
Dedicherò i prossimi post del blog – trovate anche alcune foto in più sulla pagina Facebook – a Broken Nature, a La Nazione delle Piante e alla bellissima The Great Animal Orchestra e vi invito a seguirli per riconnettere noi stessi al meraviglioso mondo della natura e lasciare un messaggio positivo alle future generazioni.
“Broken Nature celebra il potere rivoluzionario dell’immaginazione e dell’inventiva. Anche a chi crede che la specie umana si estinguerà in un futuro (prossimo o remoto?) il design offre gli strumenti per progettare una fine più elegante. Ci può aiutare a far sì che la prossima specie dominante ci ricordi con rispetto, come esseri dignitosi, responsabili e intelligenti”
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