Ho letto molti libri di Andrea Camilleri, ho visto molte fiction con protagonista il Commissario Montalbano. Vorrei dedicare un post al maestro Camilleri, un post insolito che parla del suo amore per gli animali
Andrea Camilleri e il commissario Salvo Montalbano
Sono una fan di Andrea Camilleri e del suo Commissario Salvo Montalbano. Ho letto diversi libri e visto e rivisto le fiction che hanno come protagonista il Commissariato di Vigata con Fazio, Catarella, Mimì Augello. Sarà che amo la Sicilia perché sono per metà siciliana e sogno la casa di Marinella in riva al mare, le calde giornate d’agosto, gli arancini di Adelina e i cannoli del dottor Pasquano.
I racconti e le fiction del Commissario più amato d’Italia mi riportano in un mondo che amo, a una vita più lenta e a misura d’uomo, con un clima mite e la vicinanza della natura e del mare. Le indagini sono sempre complicate e la scoperta del colpevole lunga e faticosa ma è così piacevole sentir parlare Montalbano con i suoi modi un po’ rudi, ma con un cuore grande. E così alcuni episodi li ho visti più di una volta e mi fa piacere rivederli.
Gli animali e Montalbano
Nella fiction televisiva, forse più conosciuta rispetto ai racconti, la fidanzata del commissario, Livia, adotta una cagnolina che chiama Selene. Montalbano non è molto favorevole alla nuova arrivata perché gli morde sempre i pantaloni. Ma, come accade a chi dice no all’inizio, diventa poi sempre più affettuoso e comprensivo verso l’animale.
Ricordo di un episodio – Il senso del tatto – nel quale il protagonista è il bellissimo cane Orlando, un cane per non vedenti, nero dal pelo lungo e folto che Montalbano e Livia porteranno a Levanto per una breve vacanza e per indagare.
Nell’episodio Il cane di terracotta due coniugi vengono trovati morti in una caverna che contiene dei reperti archeologici, tra i quali un cane di terracotta.
Il cane sembra essere tra gli animali più presenti nelle storie di Andrea Camilleri. Ricordo un’episodio del Commissario Montalbano – Il gatto e il cardellino – nel quale si parla di un cardellino e di un gatto che una signora anziana affida alla vicina di casa per andare ad assistere il marito malato ricoverato nell’ospedale di un’altra città.
Andrea Camilleri è uno scrittore. Tornando alle sue pubblicazioni mi sono chiesta: come posso lasciare un mio omaggio ad Andrea Camilleri? Questo blog parla di animali, natura, ambiente. E lui stesso mi è venuto incontro scrivendo un piccolo libro testamento nel quale racconta del suo amore per gli animali e il suo rapporto con queste bellissime creature.
I tacchini non ringraziano è il libro scritto da Andrea Camilleri
proprio con l’intenzione di lasciare ai suoi nipoti e pronipoti una testimonianza del suo rapporto con gli animali. Come dice Camilleri, uno scrittore scrive per diverse ragioni e lui ha deciso di mettere su carta alcuni racconti della sua infanzia e della sua vita da adulto per testimoniare il suo amore per gli animali.
Ha scritto questo libro in primo luogo “per testimoniare che ai miei tempi gli animali non erano ancora artificiali” visto che oggi sembrano esserci delle perplessità tra i bambini delle scuole. Alla domanda: un pollo ha più o cosce o più ali? Si entra nel panico. E il pesce-bastoncino, dove vive?
Dopo aver letto un articolo sulla rivista “New Scientist” nel 2006 che informava degli studi per costruire “apparecchiature in grado di raccogliere, amplificare e trasmetterci le emozioni e i pensieri degli animali”, strumenti che potrebbero essere in uso nel 2050, ecco che Camilleri ci lascia il suo punto di vista sul mondo degli animali:
“Se veramente un giorno riusciremo a sapere quale opinione hanno di noi gli animali, sono certo che non ci resterà da fare altro che sparire dalla faccia del pianeta, sconvolti dalla vergogna. Sempre che, tra cinquant’anni, gli uomini saranno ancora in grado di provare questo sentimento. Io, fortunatamente, non ci sarò. Ma vorrei che qualche mio pronipote consegnasse agli animali una copia di questo mio libretto…”
Grazie, Maestro Andrea Camilleri!
Vorrei semplicemente ringraziare Camilleri per tutti i libri che ha scritto. Grazie per i personaggio di Salvo Montalbano e tutti i suoi colleghi. Grazie dell’amore verso gli animali, cani, gatti e uccellini, sempre incontrati e adottati per strada. Grazie perché ha sempre saputo che sono loro a scegliere noi e non il contrario.
Anche io, come lei, lo so che le cose stanno così ma con gli animali faccio finta di non saperlo, come lei suggerisce nei suoi racconti di vita vera:
“I cani, i gatti, gli uccelli che abbiamo avuto si sono sempre presentati spontaneamente a casa nostra e hanno quasi subito mostrato di volerci restare. Tutti noi siamo sempre stati convinti che, se un animale desidera essere ospitato per qualche ora o per tutta la vita, è giusto esaudire quel suo desiderio.
Anche perché sempre più mi vado convincendo che non siamo noi a scegliere un animale per compagno, ma è lui che sceglie noi e oltretutto fa in modo che ci si continui a cullare nell’illusione di aver agito di nostra libera iniziativa”
Una riflessione per concludere
Grazie anche al Commissario Montalbano scrissi un racconto e vinsi la partecipazione al primo Perfect Day di Scuola Holden Torino nel 2010. In seguito a quell’evento è nato questo blog, un mio personale e continuo messaggio alle generazioni presenti e future sulla bellezza della natura, degli animali, delle piante, dei paesaggi di questo pianeta.
Perché, come dice lei, dottor Camilleri, scriviamo blog, racconti, libri per lasciare un messaggio diverso, una testimonianza di amore verso il mondo della natura.
“… perché di me e di moltissimi altri come me gli animali possano avere un’opinione sia pure leggermente diversa”
Andrea Camilleri – I tacchini non ringraziano – disegni di Paolo Canevari – Salani Editore – pagine 196 – prezzo di copertina 15,90€
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