Incendi in Australia e Germania: così inizia il 2020

ANIMALI, EVENTI

Gli incendi in Australia e in Germania hanno segnato l’inizio di questo 2020. Dai gorilla morti nello zoo in Germania ai gravi danni causati dal fuoco e dalla siccità in Australia. Sono tutti incendi dolosi, appiccati dall’uomo, ma il clima che cambia gioca la sua parte, e non è una parte secondaria. E il clima che cambia è come un cane che si morde la coda: dopo gli incendi in Australia, cosa succederà al clima mondiale? C’è chi dice che siamo entrati in una nuova era geologica: il Pyrocene.

Scimmie e gorilla morti nell’incendio dello zoo in Germania

Il primo giorno del nuovo anno ho letto questa terribile notizia. In uno zoo in Germania a Krefeld, nei pressi di Düsseldorf sono morti trenta primati a causa di un incendio. Scimpanzé, oranghi, scimmie scoiattolo e cebidi erano ospitati in un edificio dedicato a loro all’interno dello zoo di Krefeld. Un incendio ha distrutto la struttura e ucciso circa trenta primati, oltre a pipistrelli e volpi. Solamente un gorilla di nome Kidogo e la sua famiglia si sono salvati perché in quelle ore si trovavano in un’altra parte della struttura. Kidogo è un gorilla maschio di 19 anni abile nel fare acrobazie sulla fune. 

I vigili del fuoco sono stati chiamati subito dopo la mezzanotte ma non sono riusciti a domare l’incendio, ormai troppo esteso, visto che la sorveglianza antincendio non era presente da molti anni perché troppo costosa. Sembra molto probabile che siano stati i fuochi d’artificio sparati per festeggiare il capodanno a danneggiare la struttura. In particolare le lanterne cinesi di carta che si sono posate sul tetto, innescando il fuoco che ha causato il grave incendio. 

Primati morti nell'inendio dello zoo di Krefeld, Germania

Primati morti nell’inendio dello zoo di Krefeld, Germania (foto©24zampe)

Gli ultimi aggiornamenti delle indagini indicano che tre donne si sono presentante alla Polizia dicendo di aver liberato in cielo cinque lanterne cinesi per festeggiare il nuovo anno, senza sapere che in Germania l’utilizzo di queste lanterne è vietato

Tra le vittime dello zoo c’è anche il gorilla di nome Massa, un maschio di 48 anni. Era un esemplare della sottospecie gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla): questa sottospecie di animali è classificata come in pericolo critico di estinzione (codice CR) dalla lista rossa IUCN. Una grave perdita: era un maschio inserito nel programma europeo per le specie in pericolo (EEP)

La strage di animali causata dagli incendi in Australia

Sempre a cavallo del nuovo anno è arrivata la terribile notizia degli incendi che stanno devastando l’Australia. Sono iniziati già lo scorso settembre ma in queste giornate di caldo estremo e di secco – le temperature hanno raggiunto anche i 48°C – gli incendi si sono propagati a grande velocità facilitati dai forti venti che hanno raggiunto gli 80 chilometri orari. Molte zone sono state evacuate, le case distrutte, gli abitanti hanno perso tutto quello che avevano: case, negozi, terreni. Le vittime che si contano fino a oggi sono venticinque. 

Nel Galles del Sud si stima che siano bruciati più di 5 milioni di ettari di terreno. Una grave perdita per il polmone verde del nostro Pianeta già a rischio dopo gli incendi in Amazzonia. Il terreno che brucia e diventa arido è una conseguenza del clima che noi stiamo cambiando ad una velocità mai riscontrata prima nella storia.

In questo immenso disastro si contano mezzo miliardo di animali morti tra mammiferi, rettili e volatili: queste sono le prime terribili indicazioni sulla biodiversità che abbiamo perso in Australia in pochi mesi. Negli studi fatti dagli scienziati si stima che gli animali presenti in 1 ettaro (10.000 metri quadrati di terreno) siano circa: 

17,5 mammiferi

20,7 volatili

129,5 rettili

Moltiplicando gli ettari incendiati per il numero di animali si ha una stima di quelli morti, anche se i grandi mammiferi e i volatili si spera siano riusciti a lasciare per tempo la zona delle fiamme. 

incendi-australia-animali-morti (tpi.it)

I soccorritori australiani cercano di salvare i koala dalle fiamme (foto©tpi.it)

Gli esperti del WWF stimano che siano morti circa 8.000 koala tra le fiamme del Nuovo Galles del Sud, ovvero il 30% della popolazione di koala australiani. Un vero disastro ambientale. È stato molto doloroso vedere le immagini di questi poveri animali salvati dalle fiamme, cercare conforto nell’abbraccio dell’uomo, bere avidamente da bottiglie e borracce. 

La gravità della situazione è peggiorata dal fatto che:

“Circa 34 specie e sottospecie di mammiferi native australiane si sono estinte negli ultimi 200 anni, il più alto tasso di perdita di specie al mondo” 

(Chris Dickman, Università di Sidney)

Un danno che si va a collocare in un’area già danneggiata, un continente che ha perso molte specie animali che non rivedremo mai più.

Gli incendi sono di origine dolosa: nel Galles del Sud sono state arrestate 180 persone accusate di aver appiccato gli incendi. Questo è vero e vanno puniti gravemente coloro che, per gioco, per scherzo, hanno causato un così grave danno all’uomo e all’ambiente. Non dimentichiamo però che il cambiamento climatico gioca ugualmente un ruolo, non di secondo piano, in questa tragedia.

Il clima che cambia cambia il clima: cosa succederà adesso?

Il cambiamento climatico ha favorito il fenomeno degli incendi in Australia. È come la storia del cane che si morde la coda. L’azione dell’uomo cambia il clima. Il clima che cambia provoca un sempre maggior numero di eventi estremi quali incendi e inondazioni, come è accaduto in Australia. Anche se l’origine di entrambi gli incendi è dolosa, il clima che cambia ha giocato la sua parte in questi eventi. Il decennio che si è da poco concluso è stato il più caldo della storia, in particolare per l’Australia anche il più secco. 

In Australia, dopo questi enormi incendi, il clima cambierà di nuovo. E modificherà perfino il clima di zone distanti molti chilometri perché i fumi e i vapori si muovono in atmosfera fino a raggiungere luoghi molto lontani. 

C’è chi parla di una nuova aera geologica: il Pyrocene

“Abbiamo creato un’epoca equivalente alle ere glaciali, ma sul fronte opposto” (Steve Pyne, Arizona University)

Quando si bruciano combustibili fossili, i gas emessi restano in atmosfera per molto tempo ancora. Il calore generato dagli incendi crea un nuovo ecosistema climatico, fatto di tempeste di fulmini e uragani di fuoco, anche a centinaia di chilometri dal luogo di origine.

I due incendi, purtroppo, sono di origine dolosa. Appiccati dall’uomo per una sua stupidità, perché non siamo più in grado di prevedere cosa c’è dietro un gesto che può sembrare banale. Ma, nonostante questo, il cambiamento climatico facilita il verificarsi di eventi estremi e ora questi incendi australiani cambieranno il clima verso altre nuove direzioni. 

E si torna sempre allo stesso punto, quello che abbiamo perso di vista: nel mondo, tutto è collegato.

Fonti e suggerimenti di lettura:

Zoo di Krefeld, brucia la casa dei primati: 30 gli animali morti

Quanti animali sono morti negli incendi in Australia?

Gli incendi in Australia trasformano il clima: temporali e tempeste di fulmini 

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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