Frida Kahlo, il caos dentro

mostre, RECENSIONI

Il caos dentro è la mostra dedicata all’artista Frida Kahlo, presso la Fabbrica del Vapore a Milano: dipinti, lettere e fotografie di una donna che ha amato tanto la vita. Amante delle piante e della natura, Frida si circondava di oggetti colorati di artigianato che le ricordavano ogni istante la bellezza della vita.

La mostra si svolge su due piani: sono esposti abiti e gioielli, lettere e fotografie, busti e oggetti appartenuti all’artista. Frida viene raccontata anche attraverso i ritratti fotografici del fotografo Leo Matiz e i dipinti del marito Diego Rivera.

Alla fine del percorso, un filmato di oltre trenta minuti racconta la vita e gli amori di Frida Kahlo. Da non perdere anche l’esperienza nella sala della realtà multimediale che ci porta a camminare sulle strade messicane di terra battuta e sul tram dell’incidente.

Quanto è fragile e preziosa la vita? Come possiamo volare e liberarci da un corpo a pezzi che ci fa soffrire attraverso i colori, l’arte, la natura? Questo è il viaggio che ho percorso con Frida Kahlo.

La donna e l’artista Frida Kahlo

Frida Kahlo nasce vicino a città del Messico, a Coyocán, il 6 luglio 1907. Il padre è un fotografo tedesco e la madre una donna messicana benestante. Da piccola è colpita dalla poliomelite che le causa problemi al piede e alla gamba. Frida è molto affezionata al padre: saranno i colori appoggiati in un angolo del suo studio fotografico ad aiutarla nei periodi della malattia e a farle scoprire il mondo della pittura.

Frida intraprende gli studi per diventare medico e le arti figurative sono solo un gioco e un passatempo per lei. Il 25 settembre 1925 è una data fatidica nella vita di Frida Kahlo. Era sul bus, stava tornando a casa da scuola insieme al suo fidanzato, quando un tram schiacciò il bus contro un muro. Ci furono morti e feriti e Frida, a soli 18 anni, subì un grave danno alla colonna vertebrale che le cambiò per sempre la vita.

Dopo anni di cure, Frida inizia a dipingere e incontra il famoso pittore Diego Rivera. Si innamora di lui e i due si sposano nel 1929: Frida ha solo 22 anni, Diego ne ha 43. Nel 1930 si trasferiscono negli Stati Uniti, a Detroit e poi a New York. In questi anni Frida ha il suo secondo aborto per problemi di salute legati al suo incidente.

La vita con Diego non procede più come prima e i due si separano nel 1935: Frida torna in Messico, Diego resta in America. In questi anni Frida vive nella sua casa, Casa Azul, che sarà uno dei luoghi più cari per lei. Ora è una pittrice famosa: la sua prima mostra personale è a New York nel 1938 e l’anno seguente espone a Parigi.

Nel 1940 è costretta a tornare a San Francisco per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute e a subire sette interventi alla colonna vertebrale. Resterà in ospedale per più di nove mesi. Vicino a lei ci sarà ancora Diego Rivera che ha sposato per la seconda volta proprio nel 1940. Nel 1953 subirà l’amputazione di una gamba, ma potrà camminare grazie all’uso di una protesi. Quest’ultima operazione la fa cadere in uno stato di profonda depressione e dipendenza dall’alcol, dai farmaci, dall’oppio e della morfina. Muore il 13 luglio 1954 a soli 47 anni in seguito ad una polmonite.

Chi ha conosciuto Frida Kahlo la descrive come una donna molto intelligente e sensibile, ma anche dal carattere difficile, molto gelosa e con una forza straordinaria. Amava dedicare del tempo a vestirsi, pettinare i capelli, indossare i gioielli. Una donna libera, indipendente, amante della vita, della natura, dei fiori.

Nei suoi ritratti emerge il suo sguardo curioso e vivo, l’amore per la quotidianità. Sdraiarsi sul prato, festeggiare e ridere con gli amici, accarezzare i cani: gesti semplici e genuini di una donna che colpisce per la sua particolarità di essere un’opera d’arte vivente.

Non vale la pena andarsene senza aver goduto un po’ la vita

Frida Kahlo
Frida Kahlo, la mostra Il caos dentro

La natura e Casa Azul

Casa Azul è la bellissima casa azzurra a Coyocán dove visse Frida Kahlo. Oggi è diventata un museo che attira visitatori da ogni parte del mondo. Due edifici azzurri, circondati da una serie di piante e cactus e con un giardino interno: questa è Casa Azul. Nella mostra Frida Kahlo il caos dentro è ricostruito lo studio dove l’artista dipingeva. Al secondo piano dell’edificio, mi ha colpito per la grande luminosità delle vetrate che fanno entrare la luce naturale. Dal suo studio, Frida vede il verde del giardino e il blu dei muri della casa: due colori che richiamano la natura, il cielo, il mare, i prati.

Nella stanza, vicino al tavolo, c’è la sedia a rotelle dalla quale Frida dipingeva. Poi, quando la malattia l’ha costretta a letto, grazie all’uso di uno specchio, ha iniziato a dipingere anche da lì. Sul tavolo ci sono i barattoli dei suoi colori e pigmenti naturali, che mischiava con grande coraggio e armonia per esprimere ogni sfumatura del mondo reale e dei suoi sentimenti.

Nel giardino di Casa Azul dominano le piante verdi: dai cactus, alle palme, piante dalle foglie grandi che spesso ospitavano pappagalli rossi, gialli e verdi che Frida amava e che ritroviamo nei suoi quadri.

L’arte messicana, così come l’arte di Frida Kahlo, è un mix tra l’arte europea e quella indigena. Le grandi feste messicane, piene di musica, di colore, di balli, di liquori caratterizzano anche i dipinti di Frida.

Gli animali sono accanto a lei nei suoi autoritratti: le scimmie, le pantere, il colibrì, il cervo ferito e i cani nudi messicani. Non manca una grande ricerca botanica e l’elemento del verde e dei fiori si ritrovano comunemente nei suoi dipinti.

Frida Kahlo la vive su di sé e la rappresenta: la dualità della vita. La vita e la morte, la luce e l’ombra, la felicità e il dolore. La natura per lei è spesso un processo che porta al cambiamento, al movimento, alla trasformazione.

Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini

Frida Kahlo
Casa Azul, la casa di Frida Kahlo ricostruita nella mostra Il caos dentro

I gioielli e gli abiti di Frida Kahlo

Diverse sale della mostra Frida Kahlo, il caos dentro sono dedicate alle fotografie, alle lettere, agli abiti e gioielli dell’artista. Gli scatti del fotografo Leo Matiz colgono una donna nella sua quotidianità. Nella casa, in giardino, nel suo studio, Frida amava pettinarsi, indossare abiti e gioielli, prepararsi e mettersi in posa con cura. E i fotografi amavano i suoi gesti, il suo sguardo, la sua energia, l’amore per la vita che si manifesta.

Frida aveva un suo stile particolare: amava mischiare gli stili. Univa il moderno al vintage, l’etnico all’internazionale. Possedeva numerosi gioielli in oro e argento e tutte le pietre preziose. Le conchiglie e le perle, le pietre naturali, dal corallo, al turchese, all’ametista. Tutti i colori erano rappresentati.

I suoi abiti sono quelli della tradizione messicana. I colori base sono il bianco, il nero, il rosso e il turchese. Sugli abiti sono raffigurati fiori di grandi dimensioni e di mille colori, gli stessi fiori che Frida usava per adornare i suoi capelli.

In Messico l’artigianato e la religione avevano grande importanza. La madre di Frida era cristiana e lei collezionava ex voto e cuori e rappresentava nelle sue opere le spine, la croce, le ferite, le frecce che ritroviamo nei quadri dei martiri della religione cattolica.

Molto bello è l’utilizzo dei simboli: il teschio, i pupazzi, le bambole, i salvadanai e i giocattoli. Tutti oggetti che Diego e Frida collezionavano e che sono presenti nei suoi quadri. Un mondo ricco di oggetti, di colori, di idee e di emozioni.

Mi sono piaciuti molto i suoi busti in gesso dipinti come opere d’arte a proteggere un corpo rotto e ferito. Dipingere fiori sul busto è un augurio di eleganza, di bellezza, di gioia di vivere e guarigione.

La bellezza che Frida rappresenta ci invita a vivere la vita. Una grande donna e artista che ha saputo guardare la natura con occhi curiosi.

Se amate questa artista, vi consiglio di visitare la mostra Frida Kahlo, Il caos dentro presso la Fabbrica del Vapore a Milano

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Frida Kahlo
Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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