Il Decennio del Mare è stato istituito dalle Nazioni Unite per dare vita ad un programma comune di tutela e salvaguardia del mare. Obiettivo: far conoscere meraviglie, problematiche e soluzioni per i mari e gli oceani, anche grazie alla mostra Ocean and Climate Village che si è tenuta a Milano.
I 7 obiettivi del Decennio del Mare
Le Nazioni Unite hanno istituito il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. Dal 2021 al 2030 la Decade of Ocean Science for Sustainable Development si occuperà di riunire la comunità scientifica, i governi, la società e i privati in un grande comune programma di ricerca e innovazione tecnologica.
Il Decennio del Mare sarà un periodo nel quale dare spazio alla scienza che aiuta ad avere mari e oceani come li vogliamo:
la scienza di cui abbiamo bisogno per l’oceano che vogliamo
Dieci anni per promuovere azioni di sviluppo sostenibile per raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030. In particolare, l’obiettivo 14 che prevede di ridurre in modo significativo, entro il 2025, tutti i tipi di inquinamento e ridurre al minimo l’acidificazione degli oceani e dei mari.
The Ocean we want, l’oceano che vogliamo, è la frase chiave della campagna del Decennio del Mare. Per avere un mare pulito e ricco di biodiversità, le Nazioni Unite si sono date sette obiettivi.
I sette risultati concreti per la società che il Decennio del Mare punta a raggiungere, rispondono alla domanda vogliamo un mare che sia:
- pulito, con un inquinamento ridotto al minimo o assente
- sano, mari ed oceani con ecosistemi marini protetti e studiati
- predicibile, ovvero una società in grado di comprendere l’ecosistema marino e i suoi bisogni presenti e futuri
- sicuro, per le persone
- sostenibile, che garantisca cibo per il futuro
- trasparente, con dati e informazioni accessibili a tutti
- ispirazionale, che dà spunti, idee e coinvolge.
Perché occuparsi del mare e degli oceani? Parliamo sempre della salvaguardia della Terra sopratutto degli ecosistemi terrestri, dell’aria e delle acque dolci. Ma il nostro Pianeta è composto per il 77% da acqua salata e dobbiamo tenerne conto.
Alcuni dati significativi che ho trovato alla mostra Ocean and Climate Village ci dicono che:
- nel mondo ci sono 777.655 chilometri di coste
- 181 Stati al mondo su un totale di 208 si affacciano sul mare o sull’oceano
- il 71% della superficie terrestre è coperto dall’acqua
- l’oceano contiene il 96.5 %di tutta l’acqua della Terra.
La mostra Ocean and Climate Village
Dall’1 al 3 ottobre si è svolta a Milano presso La Triennale la mostra Ocean and Climate Village. Ispirata al Decennio delle Scienze del Mare e dello Sviluppo Sostenibile, è stata la prima mostra itinerante con focus su oceano e clima.
Un’esperienza multisensoriale e formativa per parlare del rapporto che c’è tra il clima e le acque dei mari e degli oceani. Il nostro Pianeta è fortemente influenzato dai mari e dagli oceani che ne cambiano le condizioni climatiche. La mostra ha raccontato il rapporto tra clima ed oceani attraverso otto zone e sei punti di vista:
- climatologia
- specie ed habitat
- alimentazione
- cultura
- protezione ambientale
- sfide che l’oceano affronta oggi.
Una mostra interessante, che mi ha fatto pensare al fatto che si sente parlare così poco di alcuni temi e tanto di altri. Ad esempio, sappiamo tutti che la plastica è uno dei principali problemi per mari e oceani e anche per la terraferma. Mentre si parla poco del fatto che nel mare e negli oceani l’ossigeno sta diminuendo.
Si tratta della deossigenazione dell’oceano. Attività umane come la combustione dei combustibili fossili e gli scarichi di agricoltura e rifiuti, assieme all’aumento di temperatura e nutrienti nelle acque sono responsabili del fenomeno della deossigenazione degli oceani. Si contano oltre 500 siti a basso contenuto di ossigeno. Questa perdita di ossigeno danneggia gli organismi marini, che devono lavorare di più per ricavarlo.
Il nostro mare è il Mar Mediterraneo e nella mostra Ocean and Climate Village ho trovato numerosi dati che ci confermano la sua importanza.
Il Mar Mediterraneo:
- occupa lo 0.82% della superficie dell’oceano mondiale
- ospita il 7% della biodiversità marina mondiale
- bagna 21 Paesi in 3 continenti
- la sua profondità media è di circa 1430 metri
Dell’Italia è emersa la sua estrema fragilità. Tredici dei suoi siti culturali costieri dichiarati Patrimonio Unesco rischiano di essere sommersi e quattordici sono quelli a rischio di erosione futura. Le zone più fragili sono Venezia e la laguna, Ferrara, il Delta del Po e la Basilica di Aquileia.
Allo stesso tempo, l’Italia ha una grande bellezza legata al suo patrimonio naturale ed artistico. Il Mediterraneo ospita tra le sue acque specie ed ecosistemi unici al mondo. Alcune di queste aree sono state riconosciute dall’Unesco come Riserve della biodiversità. Queste Riserve della Biosfera sono luoghi di grande importanza per la sostenibilità. L’Italia conta 17 riserve della biosfera, zone studiate e protette per comprendere i cambiamenti climatici e le interazioni tra sistemi naturali e sociali.
Alla mostra Ocean and Climate Village è stato promosso un concorso dedicato alle donne e al mare. Si chiama Premio Donna di Mare 2022 e si rivolge a giovani donne che hanno a cuore l’ambiente marino. Imprenditrici femminili che tutelano l’ambiente, nel rispetto delle pari opportunità e della tutela del patrimonio e delle persone. È possibile partecipare con contributi multimediali, grafici e fotografici e con progetti educativi e di ricerca.
L’obiettivo del Premio Donna di Mare 2022 è quello di mettere al centro la relazione tra le donne e il mare e creare un modello di organizzazione capace di affrontare le sfide ambientali e sociali verso uno sviluppo sostenibile e in accordo con gli obiettivi delle Nazioni Unite. I tre macro temi di ricerca riguardano il mare e la donna e il fondamentale ruolo delle donne e del mare.
I dati che trovi in questo post sono tratti dal sito ufficiale del Decennio del Mare
0 commenti
Trackback/Pingback