La visione di Leonardo

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La visione di Leonardo è la mostra diffusa inaugurata a Milano lo scorso 29 giugno. Nasce per raccontare in mondo nuovo Leonardo da Vinci e il suo rapporto con la città attraverso il punto di vista di otto artisti che utilizzano la tecnologia digitale e la realtà aumentata.

Come nasce la mostra diffusa La visione di Leonardo

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano è partner scientifico nella mostra diffusa permanente La visione di Leonardo. Leonardo da Vinci ha vissuto a lungo a Milano alla corte degli Sforza e la città è molto legata a questo artista inventore. Dall’Ultima Cena agli studi sui Navigli, Leonardo è presente in diversi luoghi della città.

Al Museo Scienza troviamo numerose sue opere e le recenti Gallerie dedicate a questo artista inventore sono il punto di partenza di questa nuova esposizione digitale collocata in giro per la città. Oltre a raccontare Leonardo da Vinci con le opere che il museo custodisce, com’è possibile raccontarlo in chiave moderna attraverso il digitale? 

A partire da questa domanda, il Museo della Scienza ha lanciato un bando finanziato da InnovaMusei di Regione Lombardia che ha portato alla scelta finale degli otto artisti che si sono ritrovati a vivere insieme per alcuni mesi e a progettare le loro opere digitali con animazioni tridimensionali.

Non è un caso se tutto parte dal Museo Scienza, un’eccellenza tecnologica e una voce autorevole: è stato il primo museo in Italia a creare nel 1997 un proprio sito web con un ufficio dedicato allo sviluppo delle strategie e dei linguaggi digitali. Oggi è l’unico museo in Italia ad avere nel proprio staff un game specialist, esperto di game design.

Il sapere è unico, ma tutti i saperi sono tra loro collegati: scienza e arte, tecnica e disegno, innovazione digitale. La visione di Leonardo mette insieme queste diverse esperienze per raccontare Leonardo da Vinci e Milano attraverso gli occhi di artisti digitali.

 

La visione di Leonardo, mostra diffusa a Milano

Come funziona La visione di Leonardo

Questa nuova esperienza digitale è di facile utilizzo e molto immediata. Per conoscere le zone della città attraverso l’occhio dell’artista che racconta un suo personale punto di vista su Leonardo da Vinci basta avere uno smartphone adatto e trovarsi fisicamente sul luogo.

Gli otto luoghi della città che ricordano Leonardo da Vinci e che sono stai scelti per le loro opere dagli artisti contemporanei sono: Piazza Gae Aulenti, Parco Sempione e Castello Sforzesco, Piazza della Scala e Palazzo Reale, Conca del Naviglio e Darsena e il Museo stesso della Scienza e Tecnologia di Milano.

Tutto funziona attraverso un app scaricabile su smartphone. L’applicazione è stata progettata da Bepart, società cooperativa impresa sociale, che ha realizzato l’app ImaginAR. Con questa app potrai vivere la tua esperienza phygital: essere sul luogo e vedere la creazione dell’artista nel tuo smartphone. Aerarium chain ha contribuito alla scannerizzazione di oggetti e ambienti.

Tutto questo è possibile grazie all’unione della tecnologia delle applicazioni che incontra quella del GPS. Ecco che ogni persona può interagire con l’opera, muovendosi e spostando il proprio telefono in diverse direzioni. Con la possibilità di fare screenshot, l’opera che vedrai potrà essere condivisa sui social, ma sarà anche la tua opera, quella che hai voluto fermare come immagine nel tuo telefono e nei tuoi ricordi.

La città diventa così uno spazio espositivo diffuso, con opere d’arte virtuali e presenti come e quando lo spettatore sceglie di vederle. La creatività e la tecnologia si uniscono e danno vita ad “una interazione con lo spazio gentile e sostenibile”, come l’ha descritta l’Amministratore Delegato di Bepart, Giovanni Franchina.

Oltre allo spazio dedicato alla vista, il progetto include anche una parte pensata  come audio, realizzata da eArs. Ogni progetto digitale è accompagnato da un breve file audio che racconta come è nato e quale opera, pensiero, idea di Leonardo è stata presa come punto di partenza dall’artista che ha creato la nuova opera. 

Non resta che partire insieme per conoscere in breve gli otto artisti e i luoghi del tour.

 

foto ©Giulia Roncucci – Tu sei il messaggio

Gli otto artisti e i luoghi del tour La visione di Leonardo

La visione di Leonardo è una mostra itinerante permanente. Ognuno può decidere come e quando visitarle e farsi il suo personale percorso. Basta conoscere i luoghi e aver scaricato sul proprio smartphone la app Imagin AR. Il Museo propone anche visite guidate che da settembre saranno utilizzabili da gruppi, famiglie, scuole.

In questo tour sulla carta, partiamo dal Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Al suo interno, nelle Gallerie dedicate a Leonardo da Vinci, e in altre stanze del Museo troviamo numerose opere dell’artista inventore. L’opera digitale di Lorenzo Fonda dal titolo “Viaggio di un’idea” si può ammirare nei pressi del sottomarino Toti e racconta una reazione a catena in una macchina visionaria, Rube Goldberg Machine, pensata guardando i numerosi modelli leonardeschi creati per stupire e meravigliare nelle feste in onore degli Sforza.

Dal Museo, ci muoviamo verso il Castello Sforzesco e il Parco Sempione. Qui troviamo altre due opere del percorso La visione di Leonardo.

Al Parco Sempione ci appare la “Macchina di levitazione” creata da David Szauder. Il grande Parco milanese che vediamo oggi, creato nell’Ottocento da Emilio Alemagna, all’epoca di Leonardo da Vinci non c’era. Qui si poteva trovare la tenuta di caccia della famiglia Sforza, chiamata Barcho Ducale. Leonardo frequentava questa tenuta nel verde e nella natura e proprio qui Szauder ha ideato una macchina impossibile che prende spunto dai disegni di Leonardo, elaboarati in chiave moderna.

Il Castello Sforzesco ospitava la famiglia di Ludovico il Moro. Qui Leonardo ha vissuto e ha creato numerose macchine per feste ed eventi proprio in onore della nobile famiglia milanese. Nel Cortile delle Armi troviamo l’opera digitale di Davide Capuano dal titolo “L’ombra si figura”, una riflessione sul corpo umano che nasce dall’uomo vitruviano di Leonardo.

Spostandoci nel centro della città, tra Piazza della Scala e Piazzetta Reale troviamo altri due luoghi di Leonardo da Vinci raccontati in chiave digitale moderna.

Piazza della Scala ci ricorda Leonardo da Vinci attraverso la sua statua. Monumento inaugurato nel 1872 e realizzato dal milanese Pietro Magni. Pensando a questo monumento, l’artista Luca Pozzi ha creato la sua opera “Third Eye Prophecy”. Un esempio di come arte e fisica quantistica possono incontrare il mondo moderno degli oggetti in levitazione e delle sculture magnetiche.

Dove oggi vediamo Palazzo Reale, al tempo di Leonardo da Vinci c’era la Corte dei Visconti e degli Sforza. Qui Leonardo aveva il suo laboratorio e lavorava alle sue numerose opere. Il cortile ha ospitato il grande cavallo che celebrava la potenza e lo sfarzo della famiglia milanese degli Sforza. L’opera digitale moderna si affaccia verso il Duomo e prende spunto dalle geometrie del pavimento per fare una riflessione sul tempo e sulla condizione umana, partendo dagli elementi naturali che si trasformano in oggetti interattivi: “Tu sei il messaggio” di Giulia Roncucci.

La moderna Piazza Gae Aulenti è il luogo nel quale Leonardo trovava le strade a doppio livello che disegnavano la sua città ideale. Qui, ai suoi tempi, era piena campagna e oggi l’artista Francesca Guiotto ha creato “Curioso: d’assai pensieri”. Un ritorno alla natura, con la possibilità di camminare in una foresta di carta che spinge alla curiosità del trovare i tesori che vi sono nascosti.

Spostandosi verso la zona della Darsena, incontriamo altre due installazioni digitali del percorso La visione di Leonardo. I Navigli sono da sempre collegati a Leonardo da Vinci e un’importante via d’acqua per la città. Su questa via d’acqua l’artista digitale Claudio Vittori ha realizzato “Dio è natura”, un braccio che crea un disegno sull’acqua, l’acqua elemento vitale per tutti e oggetto di numerose ricerche da parte di Leonardo.

Siamo giunti alla Conca del Naviglio. Il Duca Ludovico il Moro volle ricostruire questa conca nel 1479. Le conche permettevano alle imbarcazioni di superare i dislivelli d’acqua e arrivare in città. Questo meccanismo ha permesso la costruzione del Duomo di Milano: da questa via d’acqua sono arrivati i marmi di Candoglia. In questo spazio verde , l’artista digitale Livia Ribichini ha pensato la sua opra “Urbs”, una città ideale, visionaria e utopistica.

Questo è in breve il tour di otto tappe che racconta Leonardo da Vinci attraverso le opere degli artisti digitali. Sul sito del Museo Scienza troverai le informazioni per i tour guidati e da settembre nuove proposte anche per gruppi e scuole. 

Per conoscere Leonardo da Vinci e la città, come e quando vuoi: basta uno smartphone, un’app e la voglia di girare per la città di Milano.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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