Come dicono gli autori musicali di un certo livello: la playlist di curiosa di natura è fuori! Grazie al lavoro di Riccardo Urso, il Ricky, blogger musicale di fama interprovinciale. Questa è la storia di un bellissimo regalo di anti-compleanno.
Se curiosa di natura fosse una canzone…
“Chissà, chissà chi sei, chissà che sarai…” Sono le parole di una famosa canzone e spesso me lo chiedo: chi sono io? O meglio, mi faccio questa domanda: ma come mi vedi, mi immagini, mi descriveresti tu che stai leggendo questo post, che vedi le mie foto, le frasi e gli articoli che pubblico?
Stiamo parlando di personal branding, ma di un tipo molto particolare: quello musicale. Come nel gioco del “se fosse”:
se curiosa di natura fosse una canzone, quale sarebbe?
Domanda non facile, di un certo livello, alla quale ha dato una sua bellissima risposta Riccardo Urso, conosciuto come Il Ricky. Riccardo è stato architetto e ora è strategic designer, consulente di identity marketing e naturalmente blogger musicale di fama interprovinciale.
Guardando il blog, i testi che pubblico, i colori, le immagini, osservando, analizzando tutto ciò che di me c’è online e seguendo il cuore è arrivato a confezionare un bellissimo regalo per il mio anti-compleanno dello scorso 7 novembre.
E come dicono i musicisti di un certo livello:
La playlist di curiosa di natura è fuori!
Prenditi 5 minuti, siediti sulla tua poltrona preferita con un bicchiere di vino, di birra, o di quel che vuoi tu e assapora le bellissime parole con le quali Riccardo ha dato vita a questa super playlist!
E poi, vai ad ascoltare i brani.
Breve spiegazione sulla selezione musicale per curiosa di natura
L’idea è stata quella di comporre un percorso circolare ispirato all’identità definita perfettamente dall’ottimo nome del tuo blog: vedere la bellezza della Natura con occhi curiosi.
Sui tuoi vari canali di comunicazione online, non sono riuscito a trovare nessun riferimento a tuoi gusti, generi o artisti musicali preferiti, tranne forse qualche accenno al Jazz in qualche tuo post. Quindi mi sono sentito libero di spaziare dal Pop al Funk, passando per Modal Jazz e musica Classica. In linea con il tuo approccio curioso e aperto alla sperimentazione, all’innovazione e alla diversità.
L’atmosfera e i colori che avevo in mente e che hanno guidato la scelta dei brani, erano quelli della gentilezza e bellezza dei prati in fiore, delle piante, degli ecosistemi e degli oceani illuminati dalla luce del sole.
Il viaggio ha inizio (e si chiude) con Jamiroquai, che si è sempre «posizionato» come artista sensibile e impegnato sui temi ambientali.
When You Gonna Learn?, il brano di apertura del suo album di debutto di 30 anni fa (Emergency On Planet Earth), è un invito ad impegnarsi attivamente per cercare di conservare l’equilibrio della Natura.
Il successivo brano dei Beach Boys – sicuramente non una delle loro canzoni più famose e apprezzate dalla critica – secondo me è una composizione un po’ stramba, ma originale nel racconto dal punto di vista dell’albero morente.
Dopo un giretto tra i campi della gioia di Lenny Kravitz e le diverse sfumature date dai fiati di Rahsaan Roland Kirk, immenso sperimentatore e innovatore del jazz e a cui è stata dedicata una versione di WordPress, arriviamo ad un altro grande classico inno ambientalista: la bellissima Earth Song del Re del Pop Michael Jackson.
Segue poi un blocco di brani che evocano paesaggi caldi, accoglienti ed emozionanti. Il panorama si apre sul tema iniziale di Nausicaä della Valle del Vento, uno dei tantissimi film dello Studio Ghibli del mitico Hayao Miyazaki, stupendamente raccontato in musica da Joe Hisaishi, uno dei miei compositori di colonne sonore preferiti. Ovviamente, se per caso non l’hai ancora visto, Sabrina, ti consiglio questo film strepitoso.
Dopo i colori psichedelici descritti nella canzone di Donovan e una delle tante passeggiate di Ludovico Einaudi, si ritorna sui temi della crisi ambientale con il recente successo sanremese di La Rappresentante di Lista che, nonostante il ritmo indie-pop/danzereccio, parla proprio di «fine del mondo».
E a seguire, un omaggio alla tua mamma siciliana, con un breve intermezzo degli Utveggi, interessante band alternative/prog-rock palermitana, multiculturale e positivamente contaminata.
Si arriva quindi ad un altro gruppetto di pezzi che evocano viaggi esotici, vita selvaggia e ritimi/climi estivi, altro tema presente nella tua narrazione online.
E per finire, come spiegato all’inizio, il cerchio si chiude e si ri-cicla con Jamiroquai e la sua composizione strumentale caratterizzata da un caldo giro di basso e dal suono rilassante e un po’ ipnotico del didgeridoo degli aborigeni australiani.
Grazie mille Riccardo per aver confezionato, attraverso le orecchie del designer strategico, la playlist su misura per curiosa di natura.
Grazie di questo bellissimo regalo per me e per tutti coloro che seguono il blog. Troverete l’immagine e il link per l’ascolto anche nella colonna alla destra del blog.
Per conoscere meglio Riccardo Urso potete consultare il suo profilo LinkedIn e seguire il suo blog Il Ricky musica di un certo livello
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