Wildlife Photographer of The Year 2023

mostre, RECENSIONI

Wildlife Photographer of The Year è la mostra delle 100 fotografie naturalistiche vincitrici del concorso fotografico più prestigioso al mondo. Un’occasione per ammirare la bellezza della natura e per riflettere sui nostri comportamenti.

Cos’è Wildlife Photographer of The Year

Anche quest’anno la città di Milano ospita le 100 fotografie naturalistiche premiate nel più prestigioso concorso di fotografia naturalistica a livello mondiale: quello indetto ogni anno dal Natural History Museum di Londra. Al concorso internazionale hanno partecipato oltre 40.000 scatti da 93 Paesi del mondo.

Grazie all’Associazione culturale Radicediunopercento, presieduta da Roberto Di Leo, e con il patrocinio del Comune di Milano, quest’anno l’esposizione fotografica Wildlife Photographer of The Year è ospitata dal Superstudiopù di via Tortona. La nuova sede ha permesso di esporre le fotografie in un formato più grande, realizzate con carta fotografica Duratrans e illuminate a LED. La sala principale ospita anche uno schermo di quattro metri che mostra le 25 fotografie che sono state premiate dal pubblico. La mostra fotografica prosegue nelle sale più piccole attorno alla sala principale; qui sono ospitati filmati che raccontano i retroscena di alcune foto e di come l’attivazione da parte dell’opinione pubblica spesso è fondamentale per la salvaguardia di specie in pericolo.

Una mostra imperdibile, che porta nella città di Milano la natura e gli animali di ogni zona del mondo. Il percorso della mostra racconta il mondo animale e vegetale attraverso diverse sezioni: comportamento animale, piante e funghi, animali nel loro ambiente e fauna urbana, ritratti di animali e mondo subacqueo. Questa edizione ha riservato un ampio spazio alle zone umide, portando in evidenza il problema della siccità e delle alluvioni, due facce di una stessa medaglia, quella dei cambiamenti climatici.

Ho notato in particolare come la bellezza delle foto e della natura mi ha fatto pensare che spesso quello che si vede a prima vista non coincide con la realtà. Bellissime fotografie, quasi perfette, nascondono una triste verità che solo leggendo le didascalie e cercando informazioni possiamo cogliere. Queste sono solo alcune delle tante riflessioni che la visita alla mostra Wildlife Photographer of The Year ci mette sotto gli occhi.

immagine ©Karine-Aigner-WINNER-Wildlife-Photographer-of-the-Year-58- Il grande ronzio - Karine Aigner (USA)
©Karine-Aigner-WINNER-Wildlife-Photographer-of-the-Year-58-
Il grande ronzio – Karine Aigner (USA)

Impollinatori e orsi ci raccontano il clima che cambia

In questa edizione del concorso, mi sono soffermata ad osservare gli impollinatori e gli orsi, protagonisti di numerosi degli scatti del Wildlife Photographer of The Year 2023 che ci raccontano di un clima che è cambiato e che che continua a cambiare.

Il grande ronzio è la foto di Karine Aigner vincitrice di questa edizione del Wildlife Photographer of The Year. Maschi che competono per accoppiarsi formano delle masse rotolanti sulla sabbia bollente. Sono api solitarie minacciate dalla perdita di habitat, pesticidi e cambiamenti climatici. Il 70% delle api solitarie nidifica sul suolo; anche per la loro salvaguardia, è molto importante proteggere ogni suolo, che sia incolto o coltivato. Oltre alle api, i bombi sono un altro esempio di insetti impollinatori. Molto bella è la foto La regina della California che ritrae un esemplare di questa specie, in primo piano, posata sopra un cespuglio di fiori colorati, mentre sullo sfondo si vedono un ponte e la grande città.

Parlando di impollinatori, lo scatto L’orchidea fantasma e la ladra, ritrae una falena sfinge gigante mentre succhia il nettare dalle orchidee attraverso la sua spirotromba. Quando pensiamo agli impollinatori, pensiamo spesso solo alle api e ai bombi, ma in natura gli impollinatori sono numerosi e non sono solo e sempre insetti.

Anche i pipistrelli, i Chirotteri, sono impollinatori che appartengono ai Mammiferi placentati. Numerosi scatti in mostra ci ricordano che sono animali davvero particolari: utilizzano i suoni per orientarsi, cacciano di notte e dormono di giorno e spesso sono presenti, vivi o morti, nei mercati cittadini. In uno degli scatti al Wildlife Photographer of The Year sono ritratti mentre si nutrono di banane, un frutto che amano molto e che contribuiscono ad impollinare.

Gli impollinatori sono minacciati dalla perdita degli habitat naturali, dai pesticidi, dall’inquinamento dell’uomo che toglie loro cibo e luoghi nei quali vivere, costringendoli ad avvicinarsi alle città, a spostarsi per trovare un nuovo areale.

Questo è anche il presente e il destino degli orsi, minacciati dallo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico e in molte altre zone al mondo. Numerose fotografie all’interno del Wildlife Photographer of The Year ritraggono gli orsi. Spesso si vedono all’interno di case abbandonate, affacciati alla finestra, luoghi nei quali non dovrebbero esserci. Altre immagini ci mostrano orsi polari e foche, due specie legate tra loro, sempre più minacciate dal clima che cambia e le costringe a muoversi verso le zone abitate per trovare cibo e per sopravvivere.

Lo snello orso dagli occhiali, scatto di Daniel Mideros, ritrae un orso che osserva il paesaggio sottostante. Quando scompare un habitat, scompaiono anche i suoi abitanti. Accade in Venezuela dove i corridoi ecologici che la fauna utilizza per raggiungere gli altopiani sono in pericolo perché frammentati dalle costruzioni e coltivazioni umane.

Il mondo degli Uccelli, la bellezza per riflettere sulla realtà

©Junji Takasago, Wildlife Photographer of the Year 
Fenicotteri paradisiaci Junji Takasago (Giappone) Vincitore L’arte della natura
© Junji Takasago, Wildlife Photographer of the Year, Fenicotteri paradisiaci

Questo scatto, Fenicotteri paradisiaci del fotografo Junji Takasagoha, ha vinto il premio Wildlife Photographer of The Year dedicato a L’arte della natura. Una foto che sembra un quadro surreale, dove il confine tra suolo e cielo si fondono e ci confondono. Una bellezza straordinaria, un paesaggio che sembra davvero perfetto. Ma non è così. Spesso molte foto di questa esposizione, foto bellissime e incredibili, nascondono un problema ambientale. In questo caso i fenicotteri cileni si trovano in Bolivia, sul lago salato Salar de Uyuni, il più grande lago salato sulle Ande. Qui c’è anche una delle più grandi miniere di litio, sito che rappresenta una seria minaccia per l’habitat di questi animali.

I fenicotteri sono anche protagonisti di una foto simile, Illusione lacustre, dove sembrano aleggiare nell’aria in un quadro perfetto. Il problema che lo scatto nasconde è quello piogge torrenziali in aumento che sommergono le terre circostanti, rendendo difficile la nidificazione di questi bellissimi animali.

Gli Uccelli sono tra i protagonisti di questa edizione: uccelli giardinieri, falco pescatore, pernice bianca, piovanelli sono alcune delle specie che troviamo negli scatti del Wildlife Photographer of The Year. Bellissimo il regolo, Il più piccolo cantante, un animale dal peso di soli 6 grammi, una tra le più piccole specie di Uccelli d’Europa. Il Premio Astro Nascente è andato ad una serie di scatti dedicata agli uccelli che racconta come nei piccoli stagni e nei parchi di città, è possibile ammirare la natura.

Una mostra sempre bellissima e interessante che porta il mondo della natura e degli animali a Milano facendoci riflettere sulla bellezza della natura e sui nostri comportamenti.

Siate curiosi. Visitate il parco locale, aree selvatiche, campi, guardatevi in giro, sedetevi e osservate gli uccelli, cercate gli insetti tra erba e cespugli. Esplorate il mondo naturale a due passi da casa.

Dr. Natalie Cooper, Ricercatore principale al Natural History Museum, London

 

 

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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