“Lessico naturale: energia, biodiversità e clima” è il tema di un evento che si è tenuto lo scorso mese di novembre presso Fondazione Feltrinelli a Milano. Seguendo online, mi sono soffermata a riflettere su come la nostra visione del mondo naturale cambia assieme al lessico che utilizziamo.
Quali parole usare oggi per parlare di natura e ambiente
La transizione ecologica giusta che stiamo mettendo in atto cambia col cambiare del mondo. Ma se il mondo cambia, cambiano anche le parole che utilizziamo, il lessico della natura.
Oggi siamo abituati a pensare alle parole chiave in ogni settore e anche durante questo incontro destinato alle parole utilizzate per la natura, sono emerse alcune parole chiave della natura che saranno fondamentali per la giusta transizione ecologica: biodiversità, energia, clima ma anche capitale naturale, conoscenza, innovazione, risorse, territori, economia circolare e sviluppo sostenibile.
Il primo passaggio da fare sarebbe quello di passare da una visione egocentrica, che mette gli esseri umani al centro, ad una visione ecocentrica, che considera anche gli altri esseri viventi e il paesaggio, l’ambiente, che ci circonda. Nel suo interessante intervento, il professor Paolo Vidali, filosofo della natura e della scienza, ha sottolineato come
la rivoluzione scientifica è una rivoluzione del lessico
professor Paolo Vidali, filosofo della natura e della scienza
Nei secoli, siamo passati attraverso tre rivoluzioni parallele: logica, geologica ed ecologica. Anche il concetto di natura è cambiato profondamente. Per gli antichi Greci, tutto era vivente e in trasformazione costante. Nel Medioevo, invece, la natura era vista come un grande libro da ammirare, leggere e studiare.
La scienza ha portato poi a concentrarsi sullo studio della materia e degli esseri viventi. Ad esempio, Galileo Galilei ha indagato le proprietà della natura e dello spazio studiandole attraverso leggi fisiche e matematiche. Poi è arrivato Cartesio e la natura è diventata qualcosa di semplificato e poco intelligente. La natura era considerata solo dal punto di vista delle leggi fisiche e matematiche; probabilmente è da questo momento della storia che nasce la separazione tra l’uomo e la natura circostante. Dall’Ottocento in poi, c’è la scienza e non c’è più una filosofia della natura.
L’importanza dell’ecologia, da natura a ecosistema
La natura torna ad essere al centro grazie all’ecologia. La rivoluzione ecologica, secondo il professor Paolo Vidali, ci riporta ad un nuovo e profondo cambiamento del nostro modo di considerare la natura. La natura è un processo, la natura è un insieme di reti e relazioni. Ecco perché, invece del termine natura, oggi si dovrebbe utilizzare il termine ecosistema. Perché il termine ecosistema è un vocabolo inclusivo, che include, comprende e non separa. La natura, intesa come vocabolo, tende a tenere divise le diverse parti che la compongono: animali, piante, terra, acqua, mentre l’ecosistema è una rete che connette tra loro tutti questi singoli, diversi ed unici elementi.
L’ecologia è l’unica tra le discipline scientifiche a tenere insieme saperi diversi, creando connessioni
professor Paolo Vidali, filosofo della natura e della scienza
Da questo punto di vista, noi esseri umani siamo natura, e ne facciamo parte.
Noi siamo la componente cosciente della natura. Siamo una specie che pensa l’ecosistema che è
professor Paolo Vidali, filosofo della natura e della scienza
Ecco spiegato come la rivoluzione scientifica è anche una rivoluzione del lessico. Se utilizzo il termine natura, sono portata a vedere tutti gli elementi che la compongono, ma solo col termine ecosistema porto alla luce anche le relazioni e connessioni che ci sono tra gli esseri viventi e il paesaggio, il clima, l’ambiente.
Capitale naturale o patrimonio naturale?
La rivoluzione ecologica e la rivoluzione scientifica comportano anche un diverso utilizzo dei termini e delle parole. Abbiamo visto come si parli di cambiamenti climatici e di emergenza climatica, di eventi meteo estremi e non più di maltempo.
Allora sarebbe meglio parlare di sodalizio uomo-natura o di armonia uomo-natura? La differenza è sottile, ma durante il dibattito dedicato al lessico naturale la preferenza è andata a sodalizio. Il termine sodalizio indica una comunanza di tipo affettivo e spirituale, mentre armonia indica un accordo, una proporzione tra le parti, una corrispondenza sì spirituale, ma forse intesa più dal punto di vista materiale.
E tra capitale naturale e patrimonio naturale, quale preferire? Per capitale si intende una somma di denaro da investire, una quantità di qualcosa da far fruttare. Al contrario, col termine patrimonio si mette l’accento sulla disponibilità per la collettività: ad esempio, parliamo di patrimonio naturale, di patrimonio artistico o culturale.
Per non “economizzare”la natura, il termine patrimonio sarebbe da preferire. È vero che il termine capitale è più famigliare per le imprese e, come parola in sé, indica qualcosa da investire, da trattare bene, da far fruttare. Infatti, come è stato fatto notare dai relatori intervenuti all’evento lessico naturale, il patrimonio si conserva, mentre il capitale si valorizza e si fa fruttare.
La giusta transizione, la rivoluzione ecologica e quella scientifica passano anche dal lessico. Cambiano i tempi e cambiano le parole da utilizzare. Giorno dopo giorno, scegliamo bene le parole che utlizziamo perché le nostre parole creano le nostre azioni e il nostro mondo.





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