Tornando dalle vacanze estive e ricominciando a prendere i mezzi pubblici, ho notato un cartellone che pubblicizzava l’evento. Il 28 settembre sarà “La notte dei ricercatori” manifestazione promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005. Confesso che è la prima volta che la sento nominare e così mi sono informata meglio.
Vuol essere un’occasione d’incontro tra ricercatori e cittadini, un modo per far meglio conoscere questo tipo di lavoro e per diffondere la cultura scientifica. In programma ci sono esperimenti, visite guidate, mostre, giochi e concerti.
A seconda della regione coinvolta, la manifestazione prende un diverso nome e in Lombardia è stata chiamata “MeetmeTonight”. Ho già consultato il sito e gli eventi in programma sono davvero numerosi. Sono stati divisi in cinque sezioni: Sport e giochi, arte e creatività, food, scienza e società ed energia e sostenibilità. Inoltre le varie iniziative sono divise per fasce d’età, ovvero bambini (5-12 anni), ragazzi (12-16 anni) e adulti.
Ora non mi resta che scegliere i miei preferiti e partecipare, un po’ da ricercatrice per il lavoro svolto negli anni di università e di tesi, un po’ come pubblico, non lavorando al momento strettamente nell’ambito della ricerca, ma più in quello dell’educazione e comunicazione. Mentre consulto il sito e cerco ciò che più mi interessa per poter programmare un minimo la mia visita, mi vien da pensare.
E sorrido pensando all’idea di ricercatore nell’immaginario del cittadino comune. Penso che ce ne siano diversi tipi.
- L’ individuo alla Einstein, capellone, disordinato e sempre a fare le linguacce, mentre scrive formule col gessetto sulla lavagna.
- Il topo di laboratorio, chiuso in un buio seminterrato, alle prese con provette dal contenuto multicolor da far reagire senza far saltare per aria l’edificio.
- L’uomo provvisto di guanti e mascherina per lavorare sotto cappa, attento a non inalare fumi tossici e a sbagliare con l’uso delle micropipette.
- L’eroe moderno, tutto intabarrato a dovere per varcare quella porta con il teschio dei pirati disegnato sopra e con la scritta: “Attenzione: pericolo radiazioni. Accesso consentito solo al personale autorizzato e munito di adeguato abbigliamento!”
- Il ricercatore sul campo, dotato di scarponcini e attrezzatura trek, che scala rocce, naviga per mari, scende sottoterra a misurare, raccogliere dati e campioni, scoprire e analizzare, fotografare.
- e chissà quanti altri tipi ancora.
E voi, il ricercatore, ve lo immaginate come uno di questi “tipi” o in tutt’altro modo?
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