Condizionatori portatili: ecologici o no?

ECOLOGIA, GUEST POST, STILI DI VITA

Oggi ospitiamo il guest-post di Silvia Crimi che ci spiega quali condizionatori è meglio scegliere per le nostre case. Se state pensando ad un’acquisto di questo tipo, ecco alcune informazioni sui prodotti più green, che rispettano l’ambiente.

Con l’arrivo dell’estate e del caldo, sono in arrivo anche gli eccessivi consumi in bolletta oltre che un notevole rialzo dell’inquinamento. L’utilizzo dei classici climatizzatori comporta di avere queste due spiacevoli conseguenze. Per un maggior rispetto della natura e di se stessi, oltre che per un minor consumo elettrico, meglio optare per la scelta dei condizionatori portatili.

Il condizionatore portatile a differenza del classico climatizzatore, non ha bisogno di particolari installazioni. Dal nome si può già intuire come questi climatizzatori si possano spostare in ogni angolo della casa per rinfrescare una specifica camera. L’unica accortezza è quella di doverli posizionare vicino alle finestre, in modo da far fuoriuscire il tubo di collegamento all’unità esterna (modelli split) o il tubo da dove verranno scaricati i gas (modelli monoblocco).

condizionatori-portatili

Un modello di condizionatore portatile. Per altri modelli, visita il sito condizionatori-portatili.com

La domanda sorge spontanea: perché i condizionatori portatili sono ecologici se anch’essi scaricano i gas nell’ambiente?
Perché utilizzano un gas che non ha alcun impatto negativo sull’ambiente. Infatti, ormai sono diversi i climatizzatori portatili che utilizzano il propano R290, ovvero un gas naturale.
Quindi se vuoi godere di refrigerio per combattere le afose giornate estive ma allo stesso tempo desideri che l’inquinamento dell’ambiente sia minore, è necessario utilizzare i condizionatori portatili che utilizzano un gas naturale.

La scelta dei condizionatori portatili. Al di là delle caratteristiche che differenziano i vari modelli, ci sono due principali categorie di condizionatori portatili. I modelli con unità esterna e i modelli senza.
I primi sono denominati split e sono dotati oltre che di un’unità base anche di un condensatore da posizionare all’esterno della camera. Per far passare il tubo di collegamento bisogna fare un foro nella finestra. Operazione semplice e che non richiede l’intervento di un professionista. Basta un po’ di manualità. In alternativa basta lasciare la finestra semiaperta.
I secondi sono anche chiamati monoblocco. Non ci sarà nessuna unità esterna. Il funzionamento è concentrato in un’unica unità base.
La scelta delle tipologie non va sottovalutata soprattutto se si sceglie di usufruire dei benefici del condizionatore portatile in camera da letto. I modelli monoblocco non avendo un’unità esterna sono più rumorosi e possono disturbare il sonno.
Se si preferisce ugualmente (per questioni di spazio e praticità) un climatizzatore monoblocco da utilizzare in camera da letto, bisogna optare per i modelli più silenziosi e dotati della funzione sleep. Una funzione che gestisce automaticamente la temperatura nella stanza in modo che non ci sia mai troppo caldo. Inoltre, lavora ad una bassa potenza in modo da attenuare il rumore e garantire un buon riposo.
Ricordate pure, per un consumo energetico ridotto, di scegliere solo i prodotti con classe energetica A o superiore, così anche dopo tante ore di utilizzo non troverete sgradite sorprese in bolletta. Per un utilizzo anche in inverno, ci sono degli appositi modelli con doppia funzione caldo e freddo.

In conclusione, è bene prepararsi all’estate scegliendo uno strumento che possa rendere più piacevoli anche le giornate in casa, ma non bisogna nemmeno dimenticare i danni che certi elettrodomestici fanno all’ambiente. Se anche voi volete ridurre l’inquinamento e beneficiare del giusto refrigerio, scegliete i condizionatori portatili ecologici.
Per saperne di più sul mondo dei climatizzatori portatili, clicca su: condizionatori-portatili.com

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

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