Il 27 ottobre 2022 è una giornata che non scorderò mai. Ho avuto la fortuna di poter assistere al convegno della dottoressa Jane Goodall a Milano. Un’emozione grande, un incontro bellissimo e un messaggio di speranza per tutta l’umanità.
Jane Goodall a Milano
La dottoressa Jane Goodall, etologa e ambientalista, fondatrice del Jane Goodall Institute e Messaggera di Pace dell’ONU è stata in Italia, a Milano e a Venezia, in questo mese di ottobre. Quando ho visto la locandina dell’evento mi sono precipitata a scrivere per riservare un posto in sala.
Da biologa, appassionata in particolare di zoologia, botanica ed ecologia, Jane Goodall è per me un mito. Non volevo assolutamente perdere questo incontro. Un convengo bellissimo ed emozionante, con un messaggio di pace e uguaglianza e una speranza per il futuro dell’umanità e del Pianeta.
Quando sono arrivata alla sede Cariplo di Milano ho capito subito che quello era il posto. L’ho capito dalla lunga coda di persone, fin dietro l’angolo. Mi sono messa in fila e sono stata premiata dal poter vedere la dottoressa Goodall al suo arrivo, scendere dall’auto ed entrare nel Palazzo della Cariplo, sede del convegno. Finalmente le coda ha iniziato a scorrere e sono entrata nella sala a occupare uno dei posti liberi.
Quando Jane Goodall è entrata nell’auditorium, è stata salutata da un lungo applauso. Ma non era un applauso qualunque: già da quel primo momento mi sono resa conto che quel giorno avrei respirato un’aria diversa, un’emozione grande, un brivido intenso che mi ha accompagnato per tutta la giornata, un’emozione condivisa con tutti i presenti.
Esseri senzienti
Il convegno è stato organizzato da Unione Buddhista Italiana e Jane Goodall Italia. A dare il primo saluto è stato Filippo Scianna, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana. Ringraziando tutti i presenti e la dottoressa Goodall, la sua voce si è subito rotta dall’emozione e da quel momento le emozioni di ciascuno di noi sono state le emozioni di tutti.
Due parole mi hanno colpito ascoltando la visione di questa religione: compassione, desiderio sincero che nessun essere soffra e saggezza. Quello del buddhismo è “un pensiero rivoluzionario che muove dall’idea di un potenziale illimitato presente all’interno di ciascun essere vivente”.
Da quel momento ho respirato un’aria nuova, che difficilmente ho trovato altrove, ad iniziare dalle parole: gentilezza, armonia, emozioni, dialogo, compassione, empatia.
Con queste parole, Filippo Scianna ha dato inizio all’incontro, ricordandoci come gli esseri umani possono creare grandi cose, come per capire il linguaggio degli animali basta guardare il loro volto, osservare i loro gesti.
“Condividiamo l’idea di trasformare la visone antropocentrica di oggi in una di tipo eco-centrica. Lo spirito di una mente ecologica vede oltre la separazione: apparteniamo a qualcosa di più grande del nostro ristretto mondo personale e non c’è altra via che vivere collegati a tutto ciò che ci circonda”
Filippo Scianna, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana
Come capire gli animali
Dopo i saluti di Filippo Scianna, all’incontro “Esseri senzienti. Le ragioni di una speranza” hanno partecipato Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia e Angelo Vaira, etologo e zooantropologo.
La vita sott’acqua la conosciamo poco. Eppure negli oceani si trovano creature fantastiche e molto intelligenti come i polpi. Sea Shepherd Italia ha iniziato una campagna per liberare questi animali, importanti componenti della catena alimentare. Senza polpi, non ci sarebbero le foche monache e tante altre creature marine. Stiamo inquinando i mari e distruggendo gli habitat marini. Senza polpi, foche, balene e senza le creature del mare anche la nostra vita è in pericolo:
Ognuno di noi ha un impatto sul mare, anche chi vive distante dalle rive. Dobbiamo percorrere insieme una strada verso l’azione che fa la differenza
Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia
Angelo Vaira, etologo e zooantropologo, è tornato a far respirare quell’aria nuova a tutti i presenti in sala con una parola semplice: dialogo, cioè incontro tra menti. Comunicare con gli animali non è così difficile: basta guardarli in volto. Basta dare a ciascuno di loro un nome. Basta adottare un cane o un gatto da un canile.
Noi siamo profondamente legati al mondo animale, è il nostro stesso mondo, sarà semplice comprenderlo:
Proprio come una madre protegge con la vita suo figlio, così, con amore sconfinato, dovremmo amare tutti gli esseri
Buddha – Metta Sutta – Suttanipata, 143-152
Daniela De Donno, Presidente del Jane Goodall Institute Italia, ha introdotto l’intervento della dottoressa Goodall con poche parole. Un grande senso di gratitudine. La certezza che ognuno di noi può fare la differenza. Serve agire, serve educare al rispetto per ogni essere vivente e per la sostenibilità.
Per questo Jane Goodall ha fatto visita all’Italia, per lasciare il suo messaggio di speranza al mondo e ai giovani in particolare, ma anche perché ha inviato al governo una proposta di legge per migliorare le condizioni di vita delle scimmie antropomorfe in cattività nel nostro Paese, per garantire loro un maggiore benessere fisico e psicologico.
Jane Goodall e le ragioni di una speranza
L’arrivo di Jane Goodall sul palco è stato accolto da un forte applauso e da tanta commozione. Quell’aria di compassione e condivisione che ha invaso ciascuno di noi nel profondo. Riassumere il suo intervento non è possibile: occorre ascoltare la sua voce, le sue parole, vedere la sua grande semplicità.
Una bambina che da sempre ha amato la natura: il faggio del suo giardino, osservare come le galline fanno le uova. Un grande amore che l’ha portata ad andare in Tanzania a studiare gli scimpanzé. Senza laurea, è stata poi invitata dal suo professore in Inghilterra per conseguire un dottorato e continuare il lavoro di ricerca.
Gli scimpanzé condividono con l’uomo circa il 99% del loro DNA. Sono simili a noi, hanno comportamenti di forte competizione e territorialità, ma sono anche capaci di grande altruismo e compassione.
Sono esseri senzienti ai quali dare un nome, sono nostri compagni di vita in questo mondo. Provano emozioni come noi: gioia, paura, curiosità. Dare un nome perché non siamo soli su questo Pianeta: ogni individuo ha il suo nome. Gli animali sono intelligenti: pensiamo ai polpi, ai delfini, alle balene ma anche ai cani, ai gatti e ai maiali. Per non parlare degli uccelli, dai corvi che portano regali e risolvono problemi, ai pappagalli che imparano migliaia di parole.
Se vivi nella foresta, ti rendi conto come tutto è interconnesso. Tutti gli esseri viventi sono interdipendenti tra loro. L’uomo dipende in tutto e per tutto dalla natura
Dr.ssa Jane Goodall
Nonostante questo, siamo stati capaci di inquinare il Pianeta, di uccidere gli animali e distruggere i loro habitat e stiamo portando il Pianeta al collasso. Occorre agire ora. Questa è una chiamata al risveglio per tutti noi. Nel mondo occidentale, tra i Paesi più ricchi, si sta facendo avanti una coscienza ambientale. Occorre ridurre la povertà e portare questo messaggio a tutti.
In un Pianeta con risorse naturali limitate non può esserci uno sviluppo economico illimitato. Siamo ad un bivio: continuare con le nostre scelte sbagliate oppure sviluppare una nuova relazione col mondo naturale?
Durante questo incontro ho respirato un’aria nuova: ricca di armonia, compassione, amore e rispetto per tutti gli esseri viventi. Un’aria che spero possa arrivare fino a te che stai leggendo questo post. Per questo ti invito ad agire e, come abbiamo fatto qui in sala, a pronunciare tutti insieme le parole con le quali Jane Goodall ha concluso il suo intervento:
We can, we will, we must!
Dr.ssa Jane Goodall
Puoi trovare informazioni e sostenere i progetti della dottoressa Jane Goodall, visitando il sito Jane Goodall Institute Italia e Roots and Shoots
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