Milano Recycle City. International Conference

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"Milano Recycle City" - International Conference - Milano, June 6th, 2014 - Fabbrica del Vapore

“Milano Recycle City” – International Conference – Milano, June 6th, 2014 – Fabbrica del Vapore

Il giorno seguente la Giornata Mondiale dell’Ambiente, si è tenuta a Milano la prima Conferenza Internazionale sul tema del riciclo dei rifiuti urbani presso la Fabbrica del Vapore.

L’Assessore alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran, ha aperto la conferenza portando i saluti delle istituzioni e rappresentando la città durante tutta la giornata.
Questa conferenza è stata organizzata dal Comune di Milano in collaborazione con Amsa, Conai-Consorzio Nazionale Imballaggi e Novamont.
La mattinata è stata dedicata a ragionare sull’Italia e in particolare sulla città di Milano, mentre nel pomeriggio sono intervenuti ospiti dall’Europa e dagli Stati Uniti per un confronto che dal livello locale si è spostato verso progetti europei e internazionali.

Dopo i saluti dell’Assessore Maran, il professor Renato Mannheimer ha riproposto una serie di dati statistici sui milanesi e sul loro rapporto con la raccolta differenziata in città.

Il 60% dei milanesi si dice favorevole a differenziare i rifiuti: segno di un forte “sentiment” verso la raccolta differenziata nella nostra città.

Ma poi, la fanno davvero, la raccolta differenziata? Sì e i dati lo confermano: nel mese di maggio 2014, Milano ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata. Non solo, ma se si comincia a differenziare, poi si è più favorevoli al differenziamento: questo è quello che emerge dai dati del professor Mannheimer e dal suo intervento da me rinominato “l’effetto traino del bidoncino dell’umido”! (ovvero: se ti forniscono degli strumenti, quali il bidoncino e i sacchetti per l’umido, sei più invogliato a differenziare i rifiuti).

International Conference – Milano –

Milano e le altre città europee

Milano e le altre città europee

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AMSA Nel mese di maggio Milano ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata. È l’ultimo dato riportato da Amsa a testimoniare l’ulteriore positiva crescita della raccolta differenziata in città, che nel 2012 era al 36,7%. Con questi risultati Milano conquista il podio delle migliori città a livello internazionale sopra il milione di abitanti.

A favorire le buone pratiche ha contribuito in modo particolare l’introduzione della raccolta porta a porta della frazione organica dei rifiuti, con un percorso iniziato a novembre del 2012 e che coprirà tutta la città a partire dal 30 giugno.
Il monitoraggio di questa frazione di rifiuto (da gennaio 2013 a gennaio 2014) ha messo in evidenza una buona qualità nei campionamenti effettuati, con un contenuto medio di materiale non compostabile pari al 4,27%.

CONAI L’importante traguardo di raccolta differenziata conseguito nel 2014 a Milano è stato reso possibile dallo storico ottimo andamento della raccolta di imballaggi:

  • oltre 20000 tonnellate di carta
  • quasi 7000 tonnellate di cartone
  • più di 20000 tonnellate di vetro
  • circa 1400 tonnellate di plastica e metalli e
  • quasi 1900 tonnellate di legno

(dati relativi alla raccolta nel periodo da gennaio ad aprile 2014).

In Italia, in 15 anni, i benefici per l’ambiente sono calcolabili in 350 miliardi di KWh risparmiati, 125 milioni di tonnellate di CO2 evitate e il mancato riempimento di almeno 100 discariche. Tutto questo grazie al recupero di poco meno di 105 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio (dati Conai)

Il sistema di raccolta La qualità della raccolta dei rifiuti a Milano è cresciuta grazie a un sistema integrato che ad oggi prevede 55.000 punti di raccolta, 11 riciclerie per rifiuti ingombranti e pericolosi (di cui 5 in città) e 1 CAM (ricicleria mobile), circa 250 campane stradali per carta e vetro e 37.000 cestini stradali (incluse le aree verdi).

A fine mattinata Donatella Pavan ed Ermete Realacci hanno introdotto il progetto Giacimenti Urbani, segnalando molte attività per le quali l’Italia è leader nel mondo, ad esempio lo sbiancamento dei jeans (sostenibile), la produzione di macchine agricole, la costruzione di giostre, oltre ad essere i primi in Europa per il recupero dei materiali.
E poi pausa pranzo nel bellissimo e caldissimo cortile della Fabbrica del Vapore.

Nel pomeriggio l’incontro è proseguito con le esperienze internazionali, soprattutto europee che avevo gran voglia di sentire, immaginando già commenti negativi visto che spesso l’Europa ci multa per i nostri comportamenti ambientali… Invece, ci sono state delle belle sorprese 🙂

Haley Rogers del Department of Sanitation of New York City, USA, ha parlato della raccolta differenziata nella “grande mela”. Ebbene, loro arrivano (solamente) al 17% della raccolta differenziata. In particolare, poi, i rifiuti finiscono nel sistema del riciclaggio per il 33%, l’organico è il 31%, altro materiale è il 26% e il 9% fa parte di altro. Nella spazzatura newyorkese rimangono molti scarti alimentari che spesso finiscono rosicchiati dai ratti che spopolano per le strade.

Alexander Gosten, del BSR di Berlino ha lodato i risultati raggiunti dalla città di Milano. Per quanto riguarda la capitale tedesca, ancora troppi sono i rifiuti che finiscono negli inceneritori: molto contribuisce a fornire biogas per le case e gli uffici, ma si può migliorare la raccolta.

Pål Mårtensson, ha portato l’esempio di Göteborg, Svezia. Una città portuale con 550 000 abitanti, con 300 stazioni di riciclaggio, che è arrivata al 34% di raccolta differenziata. Anche loro utilizzano molto gli inceneritori: più del 50% dei rifiuti finisce lì.
Un esempio interessante è quello del parco, “eco-cycle-park”:

Gijs Langeveld dai Paesi Bassi ha spiegato che da loro l’umido finisce nel contenitore, senza utilizzo dei sacchetti biodegradabili. La raccolta dell’organico andrebbe comunicata meglio, magari unendo arte ed ecologia e creando dei bidoni con disegni che invoglino a raccogliere anche la frazione umida.

Jože Gregorič dalla Slovenia, ha portato l’esempio della città di Lubiana. Qui la società incaricata della raccolta differenziata in città si chiama Snaga ed è attiva dal 1920! Il loro obiettivo è quello di arrivare al 55% della raccolta differenziata tra 5 anni. Alcuni centri raccolta dei rifiuti accolgono persino i “rifiuti pericolosi” e questo è possibile perché la gente è stata correttamente istruita sul loro smaltimento.
La filosofia del riuso è ancora da migliorare, invece.

A conclusione della giornata ha parlato Ricardo Cepeda illustrando il C40 – Climate Leadership Group – un gruppo di città e metropoli che si è unito per migliorare nella raccolta differenziata.

Quindi buone notizie per Milano che fa parte del C40, la rete mondiale delle città sostenibili e che si è aggiudicata per il 2014 la vittoria dell’International Transports Achievement Award dell’Ocse.

Ad ottobre – ha precisato l’Assessore Maran – ci sarà un altro incontro sul tema del riciclo per fare il nuovo punto sulla situazione a Milano, in Italia, in Europa e nel mondo.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

1 commento

  1. Mirella

    Meno male che Milano ha buoni risultati con la raccolta differenziata… Non lo avrei mai detto osservando i cassonetti del mio condominio… :-((

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