Ho partecipato ad un’emozionante esperienza culturale e turistica tra reale e virtuale nella Milano di Leonardo da Vinci con Ad Artem Milano e Way. Un’occasione da non perdere per vivere la città come la vedeva Leonardo da Vinci
Il tour È stato creato un virtual tour che mostra Milano come poteva essere ammirata da Leonardo.
Un viaggio turistico reale attraverso la città e virtuale attraverso il tempo:
“Leonardo da Vinci ci ha donato i suoi occhi per mostrarci la sua Milano, mettendo le persone al centro di un’esperienza totalmente immersiva nella Milano di allora”
Il percorso a piedi è di circa un miglio lombardo (1,8 km) della durata di 1 ora e 40 minuti, durante la quale si vede ricostruirsi e animarsi l’area tutt’attorno e le opere d’arte connesse alla narrazione, sono visualizzate e raccontate a 360°.
Ogni partecipante viene dotato di un avanzatissimo visore VR, all’interno del quale si attiveranno le esperienze virtuali. Ad accompagnare il viaggio sarà un esperto storico dell’arte, che accoglierà e guiderà il visitatore nel percorso e gestirà l’attivazione delle esperienze VR. A quel punto la guida reale lascerà il posto a quella virtuale che offrirà gli occhi di Leonardo per immergersi nei suoi luoghi e vedere ciò che lui stesso vedeva. Lo spettatore diverrà Leonardo: “You are Leo”.
1° tappa Piazza Duomo È un percorso davvero bello ed emozionante. Siamo partiti da Piazza Duomo, un Duomo che era in costruzione ai tempi di Leonardo e aveva la facciata della Chiesa di Santa Maria Maggiore. Anche la piazza era totalmente diversa, chiusa dai portici e dalla fabbrica del Rebecchino ed è bellissimo vedere com’era il centro della città nel Quattrocento.
2° tappa Palazzo Ducale. Quello che oggi chiamiamo Palazzo Reale era allora il Palazzo Ducale: qui abitava e lavorava Leonardo. Esisteva già il campanile di San Gottardo e all’interno del cortile si scopre una grande, enorme sorpresa – che ti racconto tra le curiosità naturalistiche alla fine del post.
3° tappa le vie delle corporazioni A questo punto si comincia a camminare tra le strade del centro. Non ci pensiamo mai, ma Via Speronari, Via Spadari sono così chiamate perché qui avevano sede le omonime Corporazioni milanesi. Passiamo davanti alla Casa dei Missaglia, famosi armaioli, che rappresenta la casa “tipo” di allora: bella per la città e funzionale per chi la vive (concetto ancora valido oggi nel 2019)
4° tappa la Pinacoteca Ambrosiana Non c’era al tempo di Leonardo, ma c’era la Chiesa di San Sepolcro e questo era il Foro della Città. Davanti alla Pinacoteca si può ammirare un monumento con lo schizzo della città di Milano fatto da Leonardo, molto preciso e corrispondente anche oggi
5° tappa Piazza e Palazzo Borromeo con la Chiesa di Santa Maria Podone che esistevano già ai tempi di Leonardo. Qui attorno le famiglie dei Morigi e dei Gorani avevano costruito le loro case con torri e queste torri medioevali si possono ammirare anche oggi lungo il percorso. Costeggiando il Monastero Maggiore con la sua cappella e San Maurizio arriviamo alla sesta tappa.
6° tappa Porta Vercellina e il Naviglio di San Girolamo. Ci fermaimo a vedere con il visore ai lati di via Carducci. Proprio questo era il confine tra la città e la campagna. Qui scorre il Naviglio con le sue imbarcazioni e in lontananza si nota la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in costruzione.
7° tappa Santa Maria delle Grazie. Siamo arrivati alla conclusione del tour. La Casa degli Atellani con La Vigna di Leonardo e S.Maria delle Grazie. Dalla piazza, grazie al visore, siamo dentro al refettorio a vedere Leonardo mentre dipinge la sua Ultima Cena.
Curiosità naturalistiche del tour La natura è ovunque ed ero certa che l’avrei trovata anche in questo tour artistico per le vie di Milano
Il cavallo di argilla, realizzato da Leonardo, era nel cortile del Palazzo Ducale. Un monumento enorme, alto più di 7 metri. Questa era la bozza per l’opera finale in bronzo, che non fu mai realizzata perché il bronzo serviva per la guerra. Ma Leonardo amava molto le statue equestri e non si arrese, passando subito a realizzare quella successiva per la famiglia Trivulzio.
Il roseto, sembra che al centro della Nobile Contrada della Rosa ci fosse un grande roseto, con fiori bellissimi e profumati. Non ci sono testimonianze scritte precise, ma è bello pensare ad una serra o a un grande giardino nel centro della Milano del Quattrocento
Animali e piante erano i simboli delle corporazioni anche nel Sestriere di Porta Vercellina. come abbiamo visto, una rosa rossa e una color argento erano simbolo della Nobile Contrada della Rosa. La Contrada dei Morigi aveva due topolini nel proprio stemma e quella del Girone cinque foglie verdi di palma.
Non è possibile raccontare la bellissima esperienza del tour You Are Leo: bisogna provarla! Tutte le info sul sito. Ecco il mini-video che ho realizzato e buon viaggio con Leonardo da Vinci
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