Il 25 marzo 2021 è il 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta, Dante Alighieri. Quale rapporto aveva Dante con la scienza, la natura e l’ambiente?
Nella giornata di oggi #DanteDì numerosi sono i contributi dedicati a Dante Alighieri. In questo post ti parlo del rapporto di Dante Alighieri con la natura, la scienza e l’ecologia.
Una mia personale riflessione, basata sulla pubblicazione di Arpa Veneto dedicata a Dante e all’ecologia. Forse una delle poche a raccontare il Sommo Poeta da questo punto di vista.
Dante e la scienza
Come considerava Dante la natura e l’ambiente? Me lo sono chiesta spesso, specialmente oggi che si ricorda l’anniversario dei 700 anni dalla morte del Poeta.
Tutti conoscono Dante per le sue opere, Dante poeta e scrittore, ma era anche uomo di scienza?
La scienza all’epoca di Dante non esisteva ancora così come la intendiamo noi, come attività di ricerca e sperimentazione che può essere replicata e verificata.
Al tempo di Dante le scienze erano la matematica, la logica, la fisica, l’astronomia e l’astrologia. Nella Divina Commedia e nelle opere minori Dante dimostra di padroneggiare tutte queste discipline. Infatti ha studiato le scienze fin dalla scuola primaria con abaco, calcolo e aritmetica per poi iscriversi alla scuola di “Arte dei medici e degli speziali”
La scienza tende alla certezza e alla verità e Dante è molto simile ad un moderno scienziato nella sua ricerca del bello, della meraviglia nella natura, della verità delle leggi che governano il mondo e l’universo.
Dante ha mostrato grande abilità nel saper osservare. La sua è una visione d’insieme che inquadra il generale così come il particolare.
Nella scienza moderna il naturalista è colui che colui che sa cogliere la natura nelle sue componenti generali, quali le reti ecologiche e gli ecosistemi, ma anche nel particolare di ogni ordine, famiglia o specie.
Come nella scienza moderna, anche Dante mantiene un’indipendenza di giudizio di fronte alla realtà scientifica ed è sempre il primo a dubitare e a porsi mille domande, caratteristiche che sono alla base di ogni progetto di ricerca.
Dante sa osservare la natura con stupore e meraviglia
Sa che osservare l’ambiente porta ad essere consapevoli della natura, del paesaggio, delle acque e del loro valore anche in rapporto all’essere umano.
Secondo Dante, gli uomini sono feroci. La terra potrebbe essere un’aiuola di pace e giustizia se non fosse per la crudeltà che spesso caratterizza l’essere umano.
Dante e la natura
Quale rapporto aveva Dante Alighieri con la natura? Leggendo il report di ArpaVeneto su Dante e l’ambiente ho racconta in un post l’ecologia, Dante e la Divina Commedia.
Quello che osserviamo oggi, così come all’epoca di Dante, sono la natura, il paesaggio, gli animali e le piante. Certo ai tempi di Dante Alighieri la natura era incontaminata e il paesaggio era molto diverso da quello attorno a noi dopo secoli.
Dante era meravigliato dalla natura e dalle sue leggi. La natura per Dante è espressione di Dio e conduce a Dio e la celebra con questo significato in tutte le sue opere.
Dante ha grande rispetto per la natura e per gli esseri viventi. Descrive rocce, cristalli, minerali e lo scintillio delle pietre preziose.
Per Dante, la natura è un luogo vivo, in continuo cambiamento e trasformazione
Egli osserva gli animali con originalità e con gli occhi di un naturalista moderno. Le formiche in fila, il cane che si gratta, il bue che si lecca il naso sono esempi che gli studiosi del poeta ci hanno fatto conoscere.
La volpe è astuta e il leone è coraggioso, sono elementi che Dante prende dai bestiari del mondo classico e riporta nelle sue opere.
Gli uccelli sono amati per la loro abilità nel volo, per i colori delle piume, per la dolcezza del loro canto.
Dante racconta, parla, grida la verità con passione e intelligenza. La conoscenza porta alla consapevolezza e nasce dalla curiosità, dallo stupore, dalla meraviglia.
C’è chi dice che Dante oggi sarebbe nelle piazze coi giovani, a dirigere le sue invettive contro chi inquina l’aria, la terra e le acque e a chiedere a chi fa le leggi di dare voce a queste richieste.
Data la sua grande passione per la scrittura, mi piace pensare a Dante anche come blogger: avrebbe oggi un grande successo. Denunciare quello che non funziona, raccontare la bellezza e la meraviglia di fronte alle creature viventi. La sua voce, così come la sua penna, avrebbero senza dubbio un largo seguito.
In questa giornata dedicata al 700esimo anniversario dalla morte di Dante, questo post è un mio contributo da lettrice della Divina Commedia a una grande opera, a un grande poeta come Dante Alighieri.
Il rapporto di Dante con gli animali, la natura e l’ambiente mi avvicina a lui. Anche Dante invita tutti noi a guardare la natura con occhi curiosi.
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Mi è piaciuto tantissimo questo post, non avevo mai visto Dante sotto questi punti di vista. Non sapevo che tra gli altri era uomo di scienza
Ti ringrazio, mi fa piacere. Certo lo scienziato come lo intendiamo oggi ai suoi tempi non c’era, ma ha studiato molte discipline, dalla matematica agli astri e ha osservato il mondi con curiosità