Tema di Expo 2015, il cibo ci parla anche attraverso gli ex libris grazie alla mostra-concorso della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, in questi giorni di apertura dell’Esposizione Universale.
Cosa sono gli ex libris? Una breve storia. “Un ex libris è una locuzione bibliografica che indica un contrassegno usato per comprovare la proprietà di un libro: contiene il nome del proprietario, un disegno, un motto (e a volte delle vere e proprie invettive feroci contro chi avesse rubato quel libro).”
Per capire meglio questa definizione, occorre tornare indietro nel tempo quando i libri erano dei manoscritti e in copia unica e ogni proprietario (giustamente) ci teneva molto a quell’unica sua copia. Allo stesso modo, le biblioteche e le grandi raccolte di libri private usavano apporre un timbro o un disegno nelle prime pagine di ogni libro per specificare l’appartenenza del volume.
L’ex libris cominciò a fiorire e a contenere, oltre al nome del proprietario, una frase che indicasse il carattere della persona e i suoi interessi oppure il tipo di raccolta di libri che possedeva (perché spesso le raccolte di libri erano a tema: storia, filosofia, letteratura… ad esempio)
L’ex libris più antico sembra essere quello del signor Hans Igler impresso negli anni 1470-1480. In Italia gli ex libris compaiono nel Cinquecento e si diffondono nel secolo seguente. Il primo ex libris italiano è considerato quello del Vescovo di Tortona, monsignor Cesare dei Conti Gambara ed è del 1548. L’ex libris si diffonde nella cultura di tutta Europa grazie alla nascita a Londra nel 1891 della “Ex libris Society”: per averne una in Italia, a Torino, si dovrà aspettare il 1912.
Il concorso e la mostra che ho visitato sono stati promossi dalla Biblioteca Braidense di Milano insieme all’Associazione Nuova Xilografia, a Vecchiantico AB Collezionismo e Lions Club International. Tema del concorso, lo stesso di Expo 2015 (Nutrire il Pianeta, Energia per la vita). Hanno partecipato 25 nazioni con più di 250 opere.
La natura anche negli ex libris. La mostra si potrà visitare per tutto il mese di maggio a Milano alla Biblioteca Nazionale Braidense che espone una scelta di ex libris che hanno partecipato al concorso (alcuni dei quali fotografati nella gallery qui sotto) insieme a parte della storica collezione (nella prima gallery) di proprietà della Biblioteca, datata fine Settecento – primi Novecento.
Osservando gli ex libris più antichi ho notato quanti fiori, quanta natura, quanti animali sono presenti in ognuno, segno che il proprietario del libro sapeva riconoscere e valorizzare anche la bellezza naturale.
Negli ex libris del concorso si nota ancora molta Terra, nel senso di Madre Terra, di colei che ci fornisce cibo. Tanti hanno trattato il tema del grano e del pane, tra i cibi più comuni, altri si sono rivolti anche al mare e ai pesci.
E in questi giorni di apertura dell’Expo qui a Milano il tema del cibo, del nutrire il Pianeta, dell’energia per la vita, si unisce alla necessità di salvaguardare la nostra natura e la biodiversità. Non vedo l’ora di visitare questa Expo e credo che mi perderò nel padiglione della biodiversità e nei cluster tematici dedicati alle nostre ricchezze naturali e alimentari.
Spero che questa grande esposizione possa essere una buona opportunità per conoscere e crescere, per imparare e curiosare. Perché le parole sentite per questa bella mostra possono applicarsi benissimo anche all’esposizione Universale appena inaugurata:
Le nostre tradizioni sono con noi, ma cambiano, si evolvono, vengono continuamente rinnovate. C’è molto artigianato che diventa impresa. C’è un’Italia che non fa notizia, che lavora ogni giorno con calma e serietà, che porta avanti le tradizioni, innovandole, e che attrae tanti Paesi nel mondo
[Nota: le foto delle gallery sono state scattate da me con una fotocamera automatica; ci sono molti riflessi dovuti ai vetri delle bacheche e a quelli degli imponenti lampadari]
Bellissimi alcuni ex libris. Sono d’accodo con te che l’Expo è assolutamente da visitare. Inoltre la biodiversità è la ricchezza della terra: peccato che la stiamo distruggendo. Un caro saluto.
Grazie Enrico per il tuo commento. Visitero’ Expo perché penso che bisogna vedere e conoscere e poi elogiare o criticare. Dispiace anche a me della distruzione del nostro Pianeta: ogni giorno cerco di far qualcosa per proteggere e far conoscere la bellezza della natura, delle piante e degli animali, anche attraverso il blog. Saluti anche a te 🙂