Care amiche e cari amici, auguro a tutti voi che siete in partenza una buona vacanza e un buon rientro a chi ha già terminato le vacanze. Un particolare abbraccio a chi non potrà fare vacanza e resterà a casa: sappiate che in questo momento io mi trovo in questa stessa vostra situazione.
Il tempo di vacanza mi ha fatto pensare a mete esotiche e ai recenti fatti di cronaca (nera, anche se animale). Avrete senz’altro letto del caso del leone Cecil ucciso da un dentista americano nel Parco Nazionale di Hwange, in Africa nello stato dello Zimbabwe.
Il leone è stato attirato al di fuori del parco per poi essere colpito e ferito con arco e frecce. Ma la crudeltà del gesto non è finita lì: è stato ucciso con un fucile e poi scuoiato e decapitato. L’autore del gesto è il dentista americano Walter Palmer, noto cacciatore di trofei. Non solo ha ucciso il povero Cecil ma ha anche corrotto delle guardie per essere aiutato in questo suo piano. Ora è ricercato negli Stati Uniti e lo Zimbabwe lo richiede per processarlo.
Non solo trofei animali, ma anche souvenir. Se tutti riteniamo un crimine uccidere un leone o un altro animale al solo scopo di portarlo a casa come trofeo, molti cadono nella tentazione di portare a casa dei souvenir animali da paesi africani o asiatici.
Visitando il BiodiversityPark ad Expo 2015, vi consiglio di curiosare la mostra “Storie di biodiversità”. Qui troverete lo stand della CITES (Convention of International Trade of Endangered Species of wild flora and fauna) che in Italia è curata dal Corpo Forestale dello Stato.
Qui mi sono trovata di fronte ad un ghepardo imbalsamato (simile a questa tigre), a borse, scarpe, cinture di pitone e coccodrillo, a sciarpe di lana di animali in via d’estinzione, ad avorio e coralli. Sono in visione anche innumerevoli scatole (sequestrate) con scritte in cinese o asiatico che raccontano che il contenuto ha potere curativo o afrodisiaco: si tratta di parti di animali come la tigre, il rinoceronte, lo squalo, uccisi per “staccargli” questa parte che interessa e spesso lasciati lì al suolo a morire.
La CITES si occupa di conservare la diversità biologica del Pianeta, di tutelare gli habitat naturali (foreste, barriere coralline, deserti…), di preservare la natura per le generazioni future, di promuovere un rapporto consapevole con la natura e l’uso sostenibile delle risorse naturali, di regolamentare il commercio delle specie in pericolo. Agisce in Italia e in altri 181 Paesi al mondo. Il suo lavoro, così come quello della forestale, è prezioso ovunque ci sia natura.
Gli agenti della CITES si occupano di certificazioni di specie protette, svolgono ispezioni sul territorio, negli allevamenti, nei negozi di animali, negli zoo e negli acquari. Fanno attività investigativa e di intelligence, utilizzando anche tecniche di laboratorio forense per l’identificazione delle specie. Fanno formazione e aggiornamento, oltre a svolgere gran parte del lavoro presso le dogane, nel controllo passeggeri e nell’import-export.
Alcuni dati:
35 000 le specie tutelate dalla Convenzione di Washington
23 miliardi di euro la stima del traffico di specie protette
53 i team specializzati del Corpo Forestale sul territorio italiano
70 000 i controlli effettuati annualmente in Italia dal CFS
circa 3 000 specimen sequestrati annualmente dalla Forestale
Se avete notizia di un possibile traffico di specie protette, chiamate il Corpo Forestale dello Satto al numero 1515 oppure segnalate con una mail a: cites.investigativa@corpoforestale.it
Allora, buone vacanze a tutti 🙂
Osservate gli animali e le piante in natura, fotografate, filmate, scrivete e disegnate, ma non danneggiate in alcun modo loro e l’habitat e lasciate vivere nel loro ambiente ognuno di loro.
Se la foto vi piace, la trovate come sempre nella pagina “cose belle gratis” tutta per voi… Condividete!
Buone vacanze anche a te!
Grazie Dora
Ti abbraccio!
Buone vacanze e divertiti, un abbraccio