Gli esseri viventi e i selfie

ANIMALI, ECOLOGIA, NATURA BIO | 2 commenti

La notizia del delfino morto in Argentina a causa dei selfie dei turisti mi ha sconvolto. Quanto può valere un selfie? Quanto la vita di un essere vivente, delfino o altro che sia? Riflessioni sulla stupidità umana e sull’uso delle tecnologie.

La notizia è di giovedì, ieri pomeriggio. L’ho subito condivisa sulla pagina Facebook del blog e sui miei canali social. L’articolo che ho letto per primo è questo, di La Repubblica.it. Un cucciolo di delfino è stato portato fuori dall’acqua dai turisti per scattare delle foto ricordo con lui, per lo più dei selfie. Ora, si sa com’è la gente, se vede che tu fai un selfie col delfino, lo vuol fare anche lei. E così il delfino passa di mano in mano, viene messo a terra, poi sollevato e passato ad altri per fare altre foto, altri selfie col delfino. Sarà stata la paura, l’essere fuori dall’acqua per tanto tempo, il sole cocente, le mani della gente che non sanno come trattarti o, più probabilmente, un insieme di tutto questo. Fatto sta che il cucciolo di delfino è morto, non ha retto a questo “tour de force” con una massa di turisti pronta a tutto per un selfie.

delfino_selfie

Il delfino morto a causa dei selfie coi turisti
(foto ©blitzquotidiano.it)

Si tratta di un cucciolo di Pontoporia blainvillei, chiamato anche delfino francescana. Il delfino francescana è una specie di estuario, che viveva nelle acque dei fiumi, ma che, ultimamente, si è adattata a vivere nelle acque dolci che confinano con quelle salate, negli estuari. Esemplari di questa specie si possono trovare lungo le coste del Sudamerica, dal Brasile all’Argentina. È stato classificato come “specie vulnerabile” dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura): se ne contano, infatti, meno di 30.000 esemplari al mondo.

Questa cosa dei selfie ci ha preso troppo la mano. Non amo i selfie. Mi riescono male e va a finire che poi li cancello. Quindi, raramente ne faccio uno. Sono poco sorridente oppure rido troppo, non mi si vede bene, sembra che sono addormentata o un po’ fuori di testa. Insomma, non mi piaccio affatto nei selfie. E poi, con tutto quello che c’è di bello da fotografare al mondo, il selfie di me stessa, fosse anche con un personaggio super-famoso, è l’ultima cosa alla quale penso. Ma il mondo va da tutt’altra parte, a quanto pare.

Mi viene in mente il caso di un infermiera che uccideva malati e faceva i selfie coi cadaveri. Ho ripescato la notizia, di un anno fa. Per dire che con i selfie stiamo esagerando.

Vale davvero la pena tirar fuori dall’acqua un delfino per scattare una serie di selfie che finiscono per ucciderlo? Non sarebbe stato meglio fotografarlo in mare, nel suo ambiente naturale, anche da lontano? A già, ma il selfie non è la stessa cosa. Il selfie vale più della vita di un essere vivente, delfino o altra specie che sia. E il selfie col cadavere? È solo un caso estremo di questa mania che sta prendendo una brutta piega? Forse, non sono esperta di sociologia e menti criminali.

Dunque, questa notizia mi ha davvero commosso, tanto che ho voluto dire la mia opinione. Credo che la stupidità umana, purtroppo, non ha limiti. E le tecnologie, che permettono di conoscere notizie da tutto il mondo in breve tempo, che permettono di mantenere legami con persone distanti, di lavorare e tanto altro ancora, possono anche diventare un limite. Come nel caso dei selfie che uccidono un povero cucciolo di delfino o che ritraggono una persona di fianco ad un cadavere.

Forse tutto è da far risalire a una sola cosa: il rispetto. Non c’è più rispetto per un essere, che sia una pianta, un animale o un uomo. E nemmeno per un cadavere. O forse sono io, che, sempre più spesso, non capisco questo mondo, non capisco fin dove possa arrivare la stupidità umana.

17 febbraio 2016, ore 18:30 aggiornamento – Sembra che la notizia, data da questo famoso quotidiano italiano, sia falsa. Ovvero, il delfino non è stato ucciso dai turisti che volevano fare foto generiche o selfie, ma era già morto. Meglio così, per il delfino, meno per le persone che continuavano a fare le foto con una animale morto, un cadavere appunto. Se è così, mi spiace per la notizia non vera: mi sono “fidata” di due quotidiani autorevoli. Detto ciò, il mio pensiero sui selfie e sulla stupidità umana resta invariato.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

2 Commenti

  1. pensierifusi

    Anche a me ha scosso molto questa notizia. L’essere umano certe volte è veramente stupido. 🙁

    • Sabrina

      Grazie pensierifusi per aver lasciato il tuo commento

ALTRI POST DA QUESTA CATEGORIA

Gli esseri umani e la bellezza della natura

Gli esseri umani e la bellezza della natura

Leggendo il libro di Andrea Bariselli, A wild mind, mi sono soffermata sui capitoli che raccontano da dove veniamo: quali sono le nostre origini e le nostre radici e come influenzano il nostro presente e futuro? Te ne parlo in questo post. Abbiamo visto quale rapporto...

Il cervello umano e i cambiamenti climatici

Il cervello umano e i cambiamenti climatici

Il cervello degli esseri umani è fortemente collegato con la natura. Leggendo il libro di Andrea Bariselli, A wild mind, ho fatto alcune riflessioni sul perché non riusciamo a mettere in pratica le azioni verso il clima di cui tanto parliamo. Te ne parlo in alcuni...

Inner Development Goals (IDG) e sviluppo sostenibile

Inner Development Goals (IDG) e sviluppo sostenibile

Negli ultimi secoli, il progresso scientifico e tecnologico nell’ambito dello sviluppo sostenibile ha fatto notevoli passi da gigante. Eppure siamo molto indietro nel raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030 e gli SDG non sembrano decollare come dovrebbero. Come...