Il lupo in Italia torna ad essere in periclo dopo quasi 50 anni di tregua. In questi giorni il mondo del web si batte per salvare questi animali con gli hashtag #cacciaunNO e #soslupo. Ecco cosa sta succedendo.
Uno dei primi post che ho letto è questo della LAV. Si dice che la riunione tecnica della conferenza Stato-Regioni ha approvato il “nuovo piano di gestione del lupo”. Non è, però, una buona notizia perché, dopo ben 46 anni di tregua, si consente di uccidere i lupi in deroga alle norme di tutela. Si aspetta il voto finale del 2 febbraio prossimo.
A questo punto si chiede ai Presidenti delle Regioni di schierarsi a favore del lupo, come hanno già fatto le regioni Lazio e Puglia. Il Ministro dell’Ambiente Galletti, al contrario, si dice favorevole alla possibilità di cacciare i lupi in esubero – secondo il Ministro sono solo pochi esemplari.
Tante associazioni si sono schierate a favore del lupo: ENPA, LAC, LIPU, LNDC, WWF e altre ancora. Il pericolo sarebbe il ritorno al bracconaggio, problema che non è ancora stato risolto nel nostro Paese. Si chiede al Presidente del Consiglio Gentiloni di intervenire e fermare questa legge, visto anche il suo passato di direttore di una importante testata giornalistica a tutela della natura e dell’ambiente. In questo post si spiega come mai riaprire la caccia al lupo non sarebbe una buona soluzione.
Ieri è intervenuto anche WWF con il famoso personaggio di Lupo Alberto a spiegare i motivi di questa protesta che da giorni leggiamo online, promuovendo l’hashtag #soslupo usato anche nelle precedenti campagne di questa associazione in favore di questo animale selvatico.
ENPA propone di intervenire anche attraverso un “email bombing” per far sapere che siamo dalla parte del lupo: questo post spiega come fare.
Sono previste molte manifestazioni in ogni città. A Milano l’appuntamento è dalle 14 alle 17 davanti al Palazzo della Regione Lombardia. Questo l’evento su Facebook: “Giù le mani dal lupo!”
Continuiamo a farci sentire online con gli hashtag #cacciaunNO #soslupo e aspettiamo il prossimo 2 febbraio per sapere qualcosa del futuro di questo animale.
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