“Kedi la città dei gatti” è un bellissimo film che racconta del rapporto di questi felini con la città di Istanbul e con i suoi abitanti
Istanbul è la città dei gatti. Non sono mai stata in questa città ma mi affascina da sempre. Istanbul è detta anche “la Roma d’Oriente” per l’importanza raggiunta ai tempi degli imperi romano e bizantino. Una città ricca di storia e di arte, ma anche di tradizioni popolari. E soprattutto, la città dei gatti.
“A Istanbul i gatti sono lo specchio delle persone, e questo incredibile documentario racconta le anime della città attraverso i suoi gatti”
Kedi la città dei gatti è un film documentario che ci racconta di questi animali, del loro rapporto con le persone e con il territorio. In contemporanea gli abitanti della città esprimono i loro pensieri, i dubbi, le preoccupazioni sui nuovi quartieri, sulla natura che scompare, sul destino dei gatti.
Sono umili gli abitanti di Istanbul, persone semplici che narrano le proprie storie. Molti sono pescatori, altri lavorano in piccoli bar ristorante, ci sono una pittrice e un disegnatore e molta gente incontrata al porto o al mercato.
Mi ha colpito il grande amore per i gatti che ognuno di loro manifesta, a modo proprio naturalmente. C’è chi pensa che i gatti siano degli alieni e che occorre trovare una via per comunicare con loro. Chi invece afferma che sono come noi, hanno un proprio carattere e proprie abitudini, solo un linguaggio differente, ma non così difficile da interpretare.
La gente si prende cura di questi gatti rispettando la loro natura. Li fa entrare in casa, li lascia riposare, dà loro da mangiare ma poi li lascia liberi di uscire, di girare per la città, di far visita al vicino di casa.
I gatti sono parte del territorio, del quartiere, tutti devono prendersene cura: “tutti noi abitanti di Istanbul abbiamo un conto aperto col veterinario”. Infatti è molto bello che chiunque incontri un gatto malato subito si affretti a portarlo a curare dal veterinario, secondo la filosofia: “se stanno bene loro, sto bene anche io”
Il potere terapeutico dei gatti. Ogni persona che ha raccontato la propria storia nel film ha nominato il potere terapeutico dei gatti. Io ne sono convinta – e ho anche letto un libro molto interessante del quale ti parlerò presto.
Il gatto ci cura, con la sua presenza, con le sue fusa, con i suoi richiami: “il gatto ci ricorda che siamo vivi” – queste sono le parole usate da un cittadino di Istanbul che mi hanno molto emozionato.
Allo stesso modo noi dobbiamo prenderci cura di loro, dando loro del cibo, un riparo, curandoli se serve, coccolandoli, ma sempre assecondando la loro natura e il loro carattere.
Sì perché ogni gatto, come ogni persona, ha il proprio carattere. C’è il maschio spavaldo, il boss del quartiere e il gatto tranquillo che si fa i fatti suoi. C’è il cacciatore di topi e il gatto grasso che deve fare la dieta. Ogni padrone ama e conosce il suo gatto proprio per la sua natura, per il carattere, per come si comporta.
“I gatti ci collegano a Dio, è Dio che ce li manda per comunicarci qualcosa” Sia che tu sia credente o no, penso che ci sia del vero in questa affermazione. La terapia con i gatti è una delle tante forme di terapia con animali conosciute da centinaia di anni.
Nel volantino del film si leggono queste parole:
“Sono centinaia di migliaia i gatti che vagano liberamente nella metrolopli di Istanbul. Per migliaia di anni hanno gironzolato dentro e fuori alla vita delle persone, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono così ricca la città. Vivono tra due mondi – quello selvaggio e quello domestico – e portano gioia e voglia di vivere alle persone che scelgono di adottare.”
Grazie agli abitanti di Istanbul per aver raccontato storie semplici, ma molto belle, vere e ricche di aneddoti, di filosofia. Grazie al regista per le inquadrature aeree della città e del mare e per averci fatto conoscere la città ad altezza di gatto.
Ecco cosa ha detto il regista del film, Ceyda Torun:
“Quando abbiamo deciso di realizzare questo film, avevo un’idea di come sarebbe dovuto essere. Volevo mostrare Istanbul in un modo che andasse al di là di quanto scritto sulle guide turistiche ed esplorare temi che potessero far riflettere lo spettatore sul rapporto che gli abitanti della città hanno con i gatti e con la natura. Speriamo che questo film possa essere questo tipo di esperienza per tutti e che gli spettatori escano dalla sala con il desiderio di accarezzare un gatto e visitare Istanbul”
Ora li amo più di prima e non vedo l’ora di poter visitare quella fantastica città che sembra essere Istanbul. E tu, hai visto il film? Cosa ne pensi? Quale rapporto hai con i gatti?
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