La natura e Frida Kahlo

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Ho visitato la bellissima mostra dedicata a Frida Khalo presso il Mudec di Milano. Una donna con una vita piena e interessante, ma anche molto dolorosa e sfortunata. Quali elementi della natura erano tra i suoi preferiti? Le scimmie, il colibrì e il cane messicano

Mi ha sempre interessato la personalità di Frida Khalo. Ho ammirato i suoi abiti, la sua pettinatura, la sua decisione di raffigurarsi con le folte sopracciglia, i baffi e la sigaretta in mano. Per questo ho deciso di visitare la mostra a lei dedicata presso il Mudec di Milano (fino al 3 giugno 2018)

La donna Frida è un’artista davvero interessante. Impegnata in politica, amante del suo paese, il Messico, una personalità molto moderna. Ha sempre desiderato la libertà per ogni donna, libertà di vestirsi, fumare, fare lotta politica. La mostra racconta bene tutti questi passaggi, compreso l’amore per Diego Rivera, con il quale si è sposata due volte.

Dipingo i fiori per non farli morire- Frida Khalo -

“Dipingo i fiori per non farli morire”- Frida Khalo

Il dolore e la sofferenza sono l’altra faccia della medaglia della vita di questa donna. A 18 anni è rimasta vittima di un grave incidente: l’autobus sul quale viaggiava si scontrò  con un tram. Lei ha avuto profonde ferite al bacino e alla colonna vertrebrale ed è stata costretta per lunghi mesi a letto, dopo molte operazioni. Ha portato un busto che le impediva di muoversi, tanto da dover dipingere sdraiata. Questo incidente ha condizionato anche il suo desiderio di maternità: dopo due aborti spontanei e uno terapeutico, ha dovuto rinunciare a questo sogno e si è molto affezionata alle figlie della sorella

Il rapporto con la Madre Terra. Tra tutti i temi molto interessanti di questa mostra mi hanno colpito quelli legati al rapporto con la Madre Terra e con la natura. Non ci sono barriere tra Frida e la Madre Terra, né confini. La terra è rappresentata attraverso i miti legati ad essa, ma anche nella sua concretezza di suolo, di frutta, di radici. Per Frida natura è spesso “tomba e decomposizione”, un simbolo legato alla politica del suo popolo e alla sua condizione di persona bloccata dal dolore, ferma in un letto.

Il dualismo della natura. Frida Khalo rappresenta spesso gli elementi che caratterizzano il dualismo nella natura: il giorno e la notte, il buio e la luce, lo spirito e la materia. Frida dipinge di frequente la dea della Terra Cihuacoati, madre che dà la vita, dal cui grembo nascono le piante, secondo la mitologia azteca.

Le amate scimmie. Le scimmie sono uno dei tre animali più raffigurati da Frida Khalo. Nel dipinto “Autoritratto con scimmia” – uno dei miei preferiti – questo animale è simbolo di lussuria, ma anche di “affetto soffocante”. In questo quadro, l’animale si mostra premuroso e tenero, protettivo nei confronti della donna. Un nastro verde lega la donna alla scimmia: il verde è il colore “simbolo di luce calda e buona”. Lo sfondo del quadro è un po’ claustrofobico, ricco di piante tipiche del Messico tra le quali il ricorrente “cactus del vecchio” (Caphaloceros senili).

Il colibrì è il secondo animale amato da Frida. Nel bellissimo dipinto “Autoritratto con collana di spine e colibrì” si ritrova questo animale molto comune in Messico. Il colibrì è in relazione con  il culto della divinità solare, secondo la cosmogonia azteca. Per la cultura locale è simbolo della reincarnazione, rappresentando l’anima dei guerrieri morti durante il combattimento. Il colibrì si collega anche al “culto di Xipe-Totec, divinità che presiedeva alla rinascita, al passaggio dalla morte alla vita e viceversa”

Autoritratto con collana di spine e colibrì

Frida Khalo – Autoritratto con collana di spine e colibrì

L’amato cane nudo messicano. Il cane nudo messicano è la razza di cani più amata da Frida. Il Senor Xolotl, così chiamava Frida il suo caro cane, l’animale domestico preferito dall’artista, una grande compagnia per lei. È proprio questo cane, secondo gli Aztechi, ad accompagnare il defunto dalla vita alla morte.

Il cane è presente anche nel dipinto “Autoritratto con scimmia”: la donna, la scimmia e il cane rappresentano una trilogia amata dall’artista che aveva un profondo rispetto e amore verso queste creature. Forse perché non raccontavano il suo dolore e sapevano custodire i suoi segreti

Se amate questa artista, se questi animali vi hanno incuriosito, potete vistare la mostra fino al 3 giugno 2018. Sul sito trovate tutte le info.

Sabrina Lorenzoni

Sabrina Lorenzoni

Biologa ambientale

Blogger e green content writer, mi occupo di comunicazione digitale e divulgazione scientifica nei settori ambiente e biosostenibilità.

2 Commenti

    • Sabrina

      Grazie mille !

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