Francesca Fughelli è una book blogger. In questa intervista ci racconta si sé, di com’è nato il suo blog Libringioco e della sua passione per i libri per bambini e ragazzi.
Francesca è una donna esplosiva, che ama il web e la filosofia, la cucina e la musica. In comune abbiamo la passione per la natura e gli animali e l’idea che stiamo andando verso una nuova coscienza collettiva
Chi è Francesca Fughelli
Francesca Fughelli è laureata in storia della filosofia e si occupa di comunicazione online in ambito istituzionale. Ama leggere e raccontare i libri per bambini e ragazzi, aiutando gli insegnanti a riorganizzare le biblioteche scolastiche.
La filosofia junghiana e la pasticceria sono altre due passioni di Francesca, oltre alla natura e alla sua bellissima cagnolina Sofia.
Francesca Fughelli e il suo blog Libringioco
- Francesca, sei nata a Bologna e lavori nella più antica biblioteca pubblica di questa città, la BUB. Raccontaci la bellezza di questo luogo e dei libri che contiene.
Ciao Sabrina, grazie per la tua domanda che mi permette di parlare di libri e del mio amore per la lettura.
La BUB è la Biblioteca Universitaria di Bologna e si trova nel cuore della Cittadella universitaria.
E’ stata fondata nel 1712, quando il conte bolognese Luigi Ferdinando Marsili donò alla scienza 900 manoscritti orientali e 140 sue opere. Nel 1742 un altro bolognese, il naturalista Ulisse Aldrovandi, donò 160 manoscritti, 18 volumi di tavole acquerellate, 3.600 opere a stampa, oltre a quasi 3.500 matrici xilografiche.
Nel corso del tempo altri nobili e ricchi bolognesi donarono le loro collezioni: Ferdinando Cospi, il cardinale Filippo Maria Monti che donò oltre 10.000 volumi e una quadreria di 400 ritratti di uomini illustri e, nel settembre del 1755, il bolognese papa Benedetto XIV destinò alla BUB la propria biblioteca privata – 25.000 volumi a stampa e 450 manoscritti.
Attualmente il patrimonio ammonta a oltre 1.300.000 volumi a stampa, 400 dipinti, 1.000 incunaboli, 12.000 manoscritti e una collezione di libri antichi stimabile in oltre 150.000 volumi.
- Com’è nata la tua passione per la filosofia e per il web? Cos’hanno in comune questi settori, in apparenza molto distanti tra loro?
La passione per la filosofia è nata sui banchi del liceo, grazie all’incontro con un professore che la insegnava in modo semplice e comprensibile.
Se pensiamo alla filosofia, ci vengono in mente immediatamente discorsi difficili e staccati dalla realtà, teorie arzigogolate, libri pieni di citazioni greche e latine senza traduzione. Per questo, per molti, la filosofia è qualcosa di respingente, perché incomprensibile e legato al passato.
Invece la filosofia è importante, perché insegna un metodo per leggere la realtà che ci circonda, per capire come modificarla e per costruire un mondo migliore.
I grandi filosofi del passato, se ci pensate, sono partiti dall’analisi della realtà in cui hanno vissuto e hanno proposto un modello per migliorarla.
Sono rimasti appunto modelli, prototipi, utopie, perché i filosofi non sono mai stati al potere, anzi spesso sono stati perseguitati e mandati a morte. Nelle loro opere hanno scritto cose scomode e preso posizioni molto forti nei confronti del pensiero dominante.
Anche il web è un modello di costruzione della realtà, in questo caso virtuale. Un mondo complesso, variegato, a volte feroce, che ognuno di noi ha il dovere di rendere un luogo migliore.
- Il tuo blog, Libringioco: come hai iniziato e qual è il tuo progetto
Il primo incarico che ho avuto quando ho iniziato a lavorare in biblioteca è stato occuparmi della sala di lettura per bambini e ragazzi e di organizzare le attività di promozione della lettura.
Libringioco è nato proprio da quella esperienza e dal desiderio di parlare di libri, intervistare autori, raccontare iniziative e segnalare uscite interessanti a un pubblico più vasto rispetto agli utenti della mia biblioteca.
Sono una lettrice, non un critico letterario, e questa condizione mi dà una grande libertà: quella di parlare solo e soltanto libri che ritengo belli, formativi, di spessore.
Racconto i libri che ho letto ai ragazzi che frequentano le Scuole Secondarie di Primo Grado, le medie insomma. Consiglio agli insegnanti come allestire una biblioteca scolastica e come fare promozione alla lettura in classe, anche aiutandoli a costruire percorsi multimediali.
Da un anno circa faccio anche interviste costruttive a autori, illustratori, librai ed educatori, e più in generale a tutti coloro che hanno a che fare con la lettura, i bambini e i ragazzi.
- Hai partecipato al percorso Blog in Rete e fai parte del gruppo LeROSA: come ti arricchiscono queste esperienze?
LeROSA è un progetto ideato da Giulia Bezzi come parte benefit della sua società. L’obiettivo è quello di costruire una rete di donne che possano sviluppare business insieme e costruire la loro felicità.
Blog in Rete è un percorso formativo per blogger che cercano di trasformare la loro passione – nel mio caso la lettura di libri per bambini e ragazzi – in un lavoro, attraverso una rete di connessioni territoriali e online.
Di queste esperienze condivido la vision e i valori:
- la connessione al territorio e alle persone che ci vivono
- la costruzione di una rete di rapporti umani che siamo vantaggiosi per tutti
- un nuovo modo di comunicare che porterà a un modo migliore di vivere
- un atteggiamento positivo che mette in rete conoscenze, competenze, esperienze diverse per cambiare la realtà che ci circonda!
Francesca Fughelli e la natura
- Sei curiosa di natura? Raccontaci un episodio che lo dimostra
La curiosità è il mio punto di forza, ma anche il mio limite. Mi piace scoprire cose nuove, anche lontanissime dalla mia formazione, e vivo dei veri e propri innamoramenti.
Oltre ai libri e al web, mi sono appassionata alla psicologia junghiana, ho una vena esoterica che mi accompagna da anni, studio i tarocchi, ne so abbastanza di astrologia e di ermetismo, amo cucinare e ho fatto sia la scuola da pasticcera che quella da cuoco.
La curiosità è anche il mio punto debole, perché disperdo tempo ed energie in mille rivoli. Chi mi conosce bene sa che sono fatta a delta e non a estuario. Ma è la mia natura.
- Tre libri che hai recensito, a tema natura e ambiente che vorresti consigliare ai giovani lettori di curiosa di natura
Per bambini di 6-7 anni consiglio il meraviglioso albo illustrato “Le mani di Anna” di Sarah Zambello, la storia di una bambina silenziosa, osservatrice, gentile con tutte le creature. Anna ama stare in giardino, ma in disparte, perché gli altri bambini non giocano mai con lei, la tengono a distanza e la giudicano “strana”. Ma in cosa consiste la diversità di Anna?
Per chi invece ha già 8-9 anni c’è un altro albo illustrato che merita di essere letto: è “La montagna più alta” di Pierre Zenzius che racconta l’eroica avventura della prima scalata sulla cima del Monte Bianco. Una storia che ci parla di fatica e di rispetto per le montagne. Alla fine del racconto scoprirete chi è il narratore!
A chi ha già compiuto 10 anni consiglio invece il libro illustrato “Lorenz e il segreto di re Salomone” di Luca Novelli. E’ una autobiografia immaginaria del padre dell’etologia che ci ha insegnato a rispettare gli animali, non fare loro ciò che non vorremmo fosse fatto a noi, evitare lo sfruttamento sconsiderato delle risorse del pianeta e il sovrappopolamento a discapito delle altre specie. A vivere a contatto con la natura di cui anche noi facciamo parte.
- Vivi con una bellissima cagnolina di nome Sofia: raccontaci qualche aneddoto sulla sua storia e sulla vostra quotidianità. Come ci arricchiscono la vita i nostri amici animali?
Sofia è una randagina di Palermo arrivata nella mia vita 6 anni fa. Dopo tanti anni passati insieme non so se sono io ad aver salvato lei o, al contrario, se è stata lei a insegnarmi a vivere una vita più semplice e vera.
Sono nata e cresciuta in una famiglia che ha sempre avuto animali: cani, gatti, pappagallini, perfino una tartaruga di terra. I miei nonni e i miei genitori mi hanno insegnato ad aver cura e rispetto per le altre creature e a non averne paura.
Sofia è il primo cane di cui mi prendo cura completamente. E’ certamente un impegno. Sofia ha bisogno di uscire almeno tre volte al giorno, con qualsiasi tempo, domenica e giorni festivi compresi. Deve essere sfamata, curata perché anche lei si ammala, spazzolata e pulita con regolarità.
Ma questo impegno è ampiamente ricambiato dall’affetto assoluto e dalla fedeltà che mi dimostra.
Devo dire che voler bene a Sofia è facile, perché è un cane dolce, giocherellone, curioso ed è sempre di ottimo umore.
- Scienza e filosofia sono due materie affini. Come può la filosofia aiutarci a vivere in un mondo migliore, più equo e sostenibile?
Ancora oggi la filosofia rivolge lo sguardo al mondo, non più per conoscerlo e costruirlo ma per riconoscerlo e accettarlo.
In questi anni la filosofia si interroga sull’uomo non più padrone del mondo ma come parte di esso: un nuovo essere umano, che si riappropria di un punto di vista, sentimenti, immaginazioni, valori che dall’età moderna aveva smarrito.
Aspetto la nascita di una nuova coscienza collettiva, che faccia ogni giorno scelte responsabili e rispettose dell’ambiente, del lavoro dell’uomo e del benessere animale.
Sono ottimista: i segnali sono incoraggianti, credo che manchi poco.
Grazie Francesca per averci raccontato di te, dei libri, di Sofia e del tuo blog Libringioco che consiglio a tutti voi di seguire.
Bellissima intervista! Mi sono segnata di trovare in biblioteca “ Le mani di Anna” da leggere al mio bambino!
Grazie, mi fa piacere sapere che hai trovato spunti di lettura per i tuo bimbo.