Durante la presentazione della mostra La visione di Leonardo ho incontrato un’opera che mi ha colpito in particolare già dal titolo. Curioso: d’assai pensieri. Poi mi sono ritrovata nella foresta realizza da Francesca Guiotto. Quando l’ho sentita parlare di natura e curiosità, ho capito subito che avevamo diversi interessi in comune. In questa intervista Francesca ci racconta come la natura e la curiosità in Leonardo da Vinci possono essere raccontate oggi con l’utilizzo del digitale.
Una delle opere digitali che mi ha più incuriosito durante la visita alla mostra La visione di Leonardo parla di natura e curiosità. Mi sono immersa in una foresta di carta, ho camminato tra alti alberi, con farfalle che volavano attorno a me. Quando ho sentito l’autrice dell’opera, Francesca Guiotto, raccontare della curiosità e della natura ho pensato subito che avevamo qualcosa in comune. Io e Francesca, ma un po’ anche noi due con Leonardo Da Vinci.
Francesca Guiotto è una visual artist che lavora coi pennelli e col mondo digitale. Le ho fatto tre domande per farci raccontare da lei la sua opera all’interno del percorso La visione di Leonardo.
Francesca Guiotto e l’opera Curioso: d’assai pensieri
Come mai hai scelto per la tua opera questo titolo: Curioso, d’assai pensieri?
“Il titolo deriva da un appunto che troviamo in uno dei manoscritti di Leonardo, nel Codice Trivulziano. In una delle sue liste di vocaboli che Leonardo scriveva come note per sé stesso. Quindi Leonardo è curioso per cercare una sorta di ordine agli infiniti pensieri che lo attraversano oppure è così ricco di idee proprio perché nutre la sua curiosità per ogni cosa? Forse entrambe o forse nessuna. Mi piace molto l’idea di mettere nei titoli dei miei lavori delle riflessioni aperte e questo piccolo appunto mi è sembrato perfetto per riassumere quello che per me è Leonardo: un Curioso. Ricco di idee e pensieri.”
Francesca, la Natura per Leonardo è “un grande libro da cui attingere”, la Natura è stupore e meraviglia. Come hai scelto gli elementi naturali che compaiono nella tua opera: le piume di uccelli, il gabbiano, gli alberi, le farfalle?
“Quando parto con l’ideazione di un progetto mi piace raccogliere molto materiale in una sorta di piscina mentale per poi tuffarmici dentro e vedere con quali idee riemergo dall’apnea. Con Leonardo Da Vinci c’è talmente tanto materiale, specialmente nei suoi manoscritti, che ho dovuto un po’ setacciare a priori provando a privarmi momentaneamente dell’idea del: “c’è tanto, da dove comincio?” Superato lo zoccolo iniziale ho avuto la sensazione che la mente, la scrivania e i manoscritti di Leonardo fossero un unico luogo dove Natura e disegno dialogavano intimamente in un equilibrio fatto di tratti, macchie, sfumati, chiaroscuri e parole specchiate. Quindi è stato spontaneo immaginarmi in un bosco dove questi elementi potessero essere esplorati.
La scelta degli elementi all’interno di questo bosco è stata dettata da diversi fattori: sicuramente volevo mettere dei riferimenti ai disegni naturali che troviamo nei suoi manoscritti come alberi, fogliame, rocce, gabbiani, farfalle, parti anatomiche. Però volevo che ci fosse un dialogo con ciò che probabilmente avremmo trovato nella sua scrivania: libri, pennelli, pennini e inchiostri, ma anche conchiglie che gli servivano per contenere i pigmenti ricavati da rocce e minerali, e poi fusaggini e sanguigne. Volevo che lo spettatore fosse catapultato dentro a questo mondo, e si sentisse come dentro ad un disegno di Leonardo Da Vinci.”
La curiosità e la natura per Francesca Guiotto
Curiosità e natura sono due parole chiave comuni alla tua opera, a questo blog e anche a Leonardo Da Vinci. E guardare le cose da punti di vista diversi. Francesca, come ti ha ispirato in questo Leonardo Da Vinci e nella tua opera digitale “Curioso: d’assai pensieri”?
“Diciamo che la miccia che ha dato origine al tutto è forse racchiusa in uno degli aneddoti che ci ha raccontato il curatore, Claudio Giorgione. Nel racconto c’era un Leonardo Da Vinci all’entrata di una grotta buia e profonda. In quel momento lui descrive che prova due sensazioni distinte e contrapposte: curiosità di entrare e scoprire cosa nasconde la grotta, mescolata con la paura per i pericoli che può celare. Questo per me è stato il link di connessione con Leonardo: la curiosità indomabile di fronte alla Natura.
Sono nata in una valle tra i boschi in Veneto e la Natura è sempre stata con me nella mia infanzia e finora. Non potrei mai farne a meno. Specialmente nei miei viaggi mi sono spesso trovata in una situazione analoga a quella di Leonardo, dove, di fronte a una Natura selvaggia ed imponente, nel senso più primordiale del termine, ho avuto paura, uno specifico tipo di paura, cellulare ed antica.
Ora, io sono una persona molto curiosa, non dico sempre, ma quasi sempre la curiosità su di me ha la meglio. Quindi quando ho trovato questo punto d’accordo con Leonardo è stata la nota d’inizio per la mia ricerca.”
Il digitale e la tecnologia per raccontare la natura e la sostenibilità
La tecnologia come evoluzione del disegno: come potranno, secondo te, essere d’aiuto a raccontare la Natura, l’ambiente e la sostenibilità? Hai trattato questi temi in qualche tua opera? Ce la racconti in breve?
“Il racconto della Natura è uno degli argomenti che mi affascinano di più, non solo in Leonardo. Credo che l’essere umano spesso si dimentichi che fa parte della Natura.
La Natura è ovunque, può essere confinata in un’aiuola, in un piccolo parco. Lei comunque avrà la meglio in qualche modo, romperà l’asfalto con le sue radici, le formiche invaderanno i pic-nic di allegre famiglie la domenica e quella che chiamiamo erbaccia prima o poi ricrescerà nonostante tutti gli erbicidi.
Quello che voglio dire è che alla Natura non piace che le si dica dove stare, come stare e di essere perfetta. Lei ha un suo modo di essere perfetta, lei segue le sue regole. Credo che queste sue regole vadano riconosciute, ascoltate, osservate e capite per poter collaborare con lei. E questo, secondo me, Leonardo Da Vinci lo aveva capito bene.
Il suo modo di indagare attraverso il disegno con enorme rispetto ed armonia, mi fa intendere che lui abbia sempre cercato di remare con la Natura e non contro di lei.
Disegnare per me è sempre stato un modo per annotare, capire e farmi capire, immaginare e condensare. Amo approcciarmi al disegno e ai miei lavori come un bambino: cerco di usare le più svariate tecniche e amo mescolare anche nei miei progetti questo aspetto più ludico e sperimentale del mio lavoro.
Spesso la Natura è all’interno dell’equazione sia come tema che nell’utilizzo di elementi di riciclo, di scarto e usando materiali eco-compatibili e green. Non amo fossilizzarmi su un solo tipo di medium perché credo che ogni idea abbia bisogno di una sua tecnica e non il contrario.
Più lavoro in progetti che hanno come tema la Natura, più imparo a capire il mio punto di vista su di lei, sperimentando con tematiche, aspetti dell‘ecologia, ma anche tecniche e tecnologie che uso. Ci sono lavori come Parole Liquide che esplorano la natura più dal punto di vista tecnico dove ogni materiale utilizzato è un materiale di scarto che ho riciclato e a cui ho dato nuova vita all’interno del cortometraggio.
In Good Night, Sleep Bright! invece volevo trattare l’importanza delle idee, dell’arte e dei sogni, parallelamente rappresentati dall’albero e dalle stelle. Volevo creare un riferimento alla deforestazione e al fatto che per respirare ci serve ossigeno tanto quanto ci servono sogni, arte ed idee nuove.
L’acqua è un altro dei temi naturali che mi preme molto raccontare: in Mezzaluna, che si trova a Milano, Hydra Embrace o nella serie di foto Senz’acqua che relazionano la solitudine con l’assenza d’acqua in una piscina che, nonostante questa assenza, mostra comunque una sua memoria nelle tracce del suo passaggio e nella vita che rinasce attraverso i detriti.
Ora sto lavorando ad un altro progetto in fase di pre-produzione: Lune. Parlerà di una Natura più selvaggia ed ancestrale, quasi archetipica, relazionata con i ritmi della Luna e della Donna. Il mio intento con questi progetti è raccontare le molteplici sfaccettature che mi rivela la Natura e l’urgenza di agire nel nostro piccolo per ritornare a lei quanto più possiamo.
Grazie Francesca per averci raccontato la tua opera e la tua partecipazione a La visione di Leonardo. Per vedere le opere di Francesca visitate il suo sito e il suo portfolio.
Bravissima Francesca!👏🤗